San Lorenzo 2.0 — Restaurant in Marsala

AVOID AT ALL COSTS!!!!

I’m giving it 2 stars only because the food saved the night. Service is a disaster. I arrived at 10 pm when all the other customers were already eating. My order was taken at 10:30 pm and food started arriving at 11 pm, the appetizer had to be changed twice, because they brought something different every time. The second time the so-called “seafood” appetizer contained Surimi!! Something unheard of in a Sicilian coast town/fish restaurant. When the main courses finally arrived the great taste of one steak was destroyed by the cold and old oven potatoes. The other main course was also excellent. In all this, not a single apology was made by any member of the staff, including the owner. The toilets were filthy, and the bill was expensive for what we received. All in all, a very...

È indubbiamente il locale più à la page di Marsala, talmente famoso per il suo acronimo SLO, che se chiedi in giro dell’Osteria San Lorenzo quasi non la conoscono. Arredato in stile Milano da bere, offre buoni piatti con portate tanto minuscole al punto da essere più idonei ad un assaggio che non al mangiare in caso di fame. I prezzi, poi, sembrano più adatti al Pirata di Montecarlo che ad un ristorante di Marsala. In tema di antipasti, ad esempio, il Crudo di mare al sale di Mothia con crostacei che potrebbero (?) essere abbattuti (è più elegante che dire surgelati) ovvero scampi, gamberi, pesce fresco e tartara di seppia, costa 25 euro. Il fritto di mare 18 euro, con un bell’asterisco che indica prodotti abbattuti. La voglia di stupire e di "farlo strano" per una città che nel pesce fresco ha il suo maggior tesoro, è presente anche nei primi piatti. E' il caso del Risotto Vialone Nano IGP con funghi porcini, fonduta di erborinato e noci di Sorrento; 18 euro. Il festival del surgelato, pardon abbattuto, prosegue anche con i secondi piatti, anche questi con prezzi da oreficeria. Il pescato del giorno costa 55 euro al chilo, seppie e calamari 45 euro al chilo, mentre il baccalà su specchio di carciofi ha il prezzo polare di 18 euro. Stendiamo poi un velo pietoso sulla bandiera gastronomica della zona, il gambero rosso di Mazara che, manco a dirlo, potrebbe (?) essere abbattuto. Riassumendo, prezzi alti e porzioni piccole scoraggiano il consigliare...

Locale dalle buone potenzialitá, cibo buono nulla di dire e quindi positivo, ma niente di degno da ricordare (anche se non ho segnalato che la mia tagliata di tonno non era a cottura media come chiesi su loro espressa domanda) e un inaspettato intrattenimento di piano, ma il servizio per me é da migliorare perché se una sola persona prende le ordinazioni si rischia di aspettare un po', perché i camerieri - a parte una ragazza - sono sembrati un po' troppo ingessati tentando di far sembrare un locale di un livello superiore a quello che é (o che vorrebbero che fosse), perché se chiediamo ad uno qualsiasi di loro se si puó chiedere una richiesta al pianista e questa persona non lo sa, dovrebbe informarsi invece che farfugliare qualcosa e poi assentire alla nostra idea di provare nell'intermezzo di un pezzo e l'altro, infine perché a tratti si notava una piccola confusione tra i camerieri. Forse si sono resi conto che non erano al top ed hanno effettuato un piccolo ma gradito sconto (10€) da noi non richiesto, ad ogni modo prezzo nella media. Ho segnalato un disguido con il tavolo di ciò che poteva annidarsi tra marmo e telaio. Ultimo ma non meno importante, soprattutto di questi tempi, mancanza di sapone in entrambi i bagni...