L'Hangar Bicocca lo considero un luogo sacro. Il tempio milanese dell'arte. Un dono fatta alla cittadinanza dalla ex Pirelli. Oggi una centrifuga culturale a livello realmente europeo che dona lustro e importanza culturale a Milano, città europea e di straordinaria eccellenza come ce ne sono in Italia. Meravigliosa la libreria specializzate in arti multiple, ed il personale: gentile, preparato, professionale. Gli ingressi sono gratuiti, previa registrazione on line...Purtroppo a volte ci si imbatte in farraginose procedure burocratiche nella gestione dei servizi come per esempio una inutile e arcaica fila per poter entrare senza la previa registrazione, quando si potrebbe risolvere il tutto telefonicamente con l'assegnazione di un codice ottenibile registrandosi anche al momento on line...ma sa va sans dire. Visitata la mostra sulle meravigliose macchine cinetiche di Jean Tanguely e quella di video arte di Saodat Ismailova. Decido prima dell'ingresso, per un caffè e un cappuccino...la fila è mostruosa. Solo una persona dietro al banco, probabilmente ce ne sarà una seconda, immagino...ma no non si vedono altri baristi. Come si fa a far fare ad una sola persona la cassa ed il servizio? Cosa fà la commessa cassa e caffè, brioches, focacce ed altre amenità culinarie servite senza lavarsi le mani dopo aver toccato il danaro incassato?? Da sola??? Rinuncio e passo oltre dopo 15 minuti di fila e va da sé che ne avevamo davanti a noi ancora sei persone in fila...Dopo la meravigliosa mostra si decide comunque di ripassare al bar per un caffè anche se siamo alle 12.40...si stanno preparando i tavoli per pranzi e prenotazioni. Decidiamo di pranzare al medesimo bar bistrot IUTA. Siamo accolti con gentilezza e ci assegnano un tavolo x due. Ci portano una busta di pane colorato e non, gommoso...probabilmente non fresco. Arriva un gentilissimo e garbato ragazzo, elegante e con una meravigliosa carica ed entusiasmo contagiosi a prenderci la comanda. Ci consiglia un primo del giorno: dei ravioli piuttosto intriganti alla crema di porri e carciofi (il prezzo non è stato indicato in carta, contrariamente del resto che era scritto nel menù). Accettiamo di buon grado...aggiungo un calice di Primitivo di Manduria ed uno smouty di kiwi. Poi ordino un dolce della casa; interessante se non fosse che la ricotta era insapore ed acquosa, poi un acqua naturale e due caffè...di cui dopo il pranzo durante le conversazioni...fin qui tutto bene. Ma la sorpresa arriva al pagamento del conto. Guardate voi lo scontrino che ho allegato e giùdicate voi se il prezzo pagato per due primi, un bicchiere di vino, un dolce e due caffè al tavolo e due al banco sia congruo ad una onesta pretesa per quello che si è consumato. Siamo alle solite...non è da fighi e nemmeno da lustri o prestigioso far pagare cifre inopportune gli avventizi che malauguratamente capitano in trappole del genere e devo dire che Milano è diventata una abitudine generalizzata, una gigantesca trappola dai costi da Arabia Esaudita senza averne ne la dimensione nel il lusso di tali luoghi. Un vecchio detto suona così: "tanto paghi tanto vale"...beh a Milano questa regola non sempre vale. La qualità di quello che abbiamo consumato era piùttosto mediocre, e non giustifica un primo di ravioli a 20€ cad. Non li paghi nemmeno da Cracco Peck! Una tale richiesta è arrogante e pretestuosa. Non discuto il prezzò piuttosto quello che ho ottenuto pagando 75€! È di questi tempi di locali del genere ne pullulano a iosa con una qualità mediocre o scadente e offrendo cibi a dir poco inadeguati al prezzo richiesto. Peccato perché il luogo è bello e...
Read moreThis was the worst experience I had alone with a baby at a restaurant so far. They didn’t want to give me a menu until I sit down at a table because I was feeding my baby in an area for coffee only. They did give the menu to the people next to me though who didn’t have a child. I sat down at the table and they ignored me for 15 minutes. I went inside to ask another waiter there who finally served me after taking his time to clear a table although there were many other clear tables and no other guests waiting, haha. pasta was really salty but ok and the prices are not that high so I didn’t care at this point anymore. This is the first review I ever write via Google, but this was just bad. I saw that they’re bashing people who give bad reviews, so here you go, have fun treating a mother poorly, since you’re really...
Read moreNice bistrot right at the entrance of the main building, we got in right after our visit to the temporary exhibition for a quick lunch break. Friendly staff, nice menu with several interesting options: we went for a fried rice with stracciatella cheese topping (not on the menu, so it might be worth asking what the daily special is), and a tuna tartare with white/black rice and orange zest. Nicely presented and both delicate and good, we paid 36€ including water and 2 coffees. Good option to be paired with the visit to the hangar bicocca and not to starve on the way back to the...
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