Non posso offrire un giudizio imparziale, perché i momenti trascorsi in questo luogo sono ricordi troppo belli e intensi per me. Ma cercherò di essere sincero. Ci sono stato due volte, e per entrambe, dopo tanto tempo, mi sono sentito a casa. È una piccola bottega dove si respira la vita tra le risate degli amici e l'energia della proprietaria, che corre tra i tavoli inseguendo quello che è palesemente il frutto della sua fatica e della sua passione, ma tutto questo era un contorno sfumato, perché lì dentro tutti i miei sensi erano concentrati a non perdere neanche un dettaglio di quelle due serate da sogno che mai mi sarei immaginato di vivere. D'inverno, i vetri sono tutti appannati per il calore della cucina alimentato dai cuori irrequieti degli innamorati che, seduti a un piccolo tavolo quadrato, si sfiorano le mani e sanno che quel posticino, per quanto scompigliato e informale, sarà per sempre un rifugio sicuro, uno scrigno che custodisce gli sguardi e i sorrisi che raccontano ciò che le parole non possono dire. Proprio quei vetri appannati contribuivano al mio estraneamento: da fuori non si vedeva dentro, e da dentro non si vedeva fuori ed io in quei momenti, seduto a quel tavolo, ordinando i miei udon squisiti, mi sentivo come sconnesso da tutto il resto del mondo… Quasi tutto! Le uniche cose che contavano, tutto ciò che era veramente importante, era lì, davanti a me. Fuori, oltre quei vetri, poteva esserci l’apocalisse. Non mi sarebbe importato. Il calore che mi nascondeva alla vista dei passanti mi scaldava il corpo; la compagnia mi scaldava l’anima. Avessi potuto, avrei fermato il tempo. Il luogo non ha pretese. L’atmosfera è puramente casalinga, spontanea, senza fronzoli. Non si impegna a dare un’immagine falsata di sé. Si avverte un po’ di disordine, ma questo riflette l’operosità della signora che lo gestisce, che si dà da fare per servire ottimi piatti nel minor tempo possibile. Gli udon non hanno bisogno di commenti: quelli vegetariani e quelli ai gamberi non hanno eguali. I mochi… Non ho troppi criteri di paragone, ma sono stati i più dolci della mia vita. Ero felice,...
Read moreIt’s almost been a year since I had lunch there. Still miss the delicious and fresh handmade food, and the hospitality and enthusiasm from the restaurant owner. ❤️
Having tried so many East Asian restaurants in Europe, I would say this is the only place that makes me feel like home. The price is also reasonable. It’s almost impossible to get handmade gyozas/dumplings elsewhere in Europe for this price. Highly recommend! Hope to go...
Read moreIl sushi migliore che si possa mangiare a Monza! Niente a che vedere con gli AYCE e la loro insincera e patinata varietà: da Slurp il menù è più corto, può capitare che qualche ingrediente la sera tardi sia finito e i tempi di preparazione sono, a volte, più lunghi della media ma l'esperienza è magnifica proprio perché tutto si gioca nell'eccellenza e nell'autenticità dei prodotti. Per non parlare della quantità, veramente generosa. I piatti ti accolgono amorevolmente nella cucina nipponica e con la stessa familiarità della proprietaria, gentilissima, disponibile ed educata. Ci si sente a casa ma a casa è impossibile da replicare! E quindi ogni occasione è buona per andarci o prendere...
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