Ristorante L'Acciuga Perugia — Restaurant in Perugia

Ristorante L’Acciuga – Michelin Star or Michelin Tire?

Tucked glamorously next to an auto body shop in the picturesque lowlands of Perugia (yes, the GPS did not glitch—this is intentional), you’ll stumble upon the delightfully baffling Ristorante L’Acciuga. Quirky? Oh, absolutely—if by quirky you mean a Frankenstein patchwork of vibes: a little fine dining, a dash of grandma chic, a pinch of flea market randomness… none of it quite fitting together, yet here we are.

Parking feels like you’re abandoning your car on the shoulder of a minor highway. And once inside? Expect service with a shrug. My friend, a left-handed waterless wonder, had his place setting corrected wrong multiple times—because apparently being left-handed is a Michelin offense. To add sparkle to the chaos, the staff poured sparkling water into his still water glass like it was some avant-garde hydration roulette. Very experimental. Very… misguided.

As for the food—well, it certainly looked nice, kind of like runway models who forgot how to walk. One dish had carrots paired with sweet ice cream (??), a flavor combo that screamed Help me, I’m trapped in a Top Chef challenge gone rogue. The tuna, sous-vide to an odd grayness, was generously topped with enough iodized salt to season Lake Trasimeno. Another dish featured cod risotto mysteriously drenched in what tasted like recycled eel consommé—I swear it was the same broth from the dish two courses earlier. It felt like a sad, underfunded sequel to Jaws, but the fish was mechanical and overacting: Jaws 5 – The Leftovers Strike Again.

And speaking of fishy—let’s talk about the bathroom. Ever wondered what it smells like when a 55-year-old chain-smoker douses himself in fading Acqua di Parma to mask body odor? Now add a splash of tire grease and stale mop water. It’s a full sensory assault. Oddly enough, it was the one thing that snapped me back to reality—a pungent reminder that this fever dream of a meal was, in fact, real life.

We had just come from Ada the night before, which was a masterclass in hospitality, elegance, and taste. L’Acciuga, by contrast, felt like it was auditioning for a Michelin tire...

Il ristorante "L'Acciuga" si posiziona immerso nella zona industriale di Settevalli a Perugia. Trovare parcheggio è difficile, poiché il ristorante stesso non offre spazi dedicati. L'accoglienza, inizialmente formale ma successivamente sciolta, anticipa un'esperienza gastronomica di livello.

Il focus principale dello spazio è sulla cucina, con un design ispirato alla Scandinavia nella mobilia che, tuttavia, fatica a emergere completamente a causa della posizione industriale circostante. L'inizio è promettente con un aperitivo di focaccia e olio locale proveniente dal frantoio di Bettona.

Il trittico di antipasti presenta un maritozzo salato, una tartelletta di cipolla di Cannara e una reinterpretazione della bruschetta. La scelta del Franciacorta Saten Santus, seppur delicata, è accompagnata da un prezzo forse eccessivo. Il percorso degustazione "Fidarsi" inizia con una tartare di melone salato (Dicembre, ma la stagionalita'?) e crema di ricotta, offrendo un buon mix di sapori.

Il pane al mais con insalatina di granchio presenta un'idea interessante, ma il gusto del granchio non emerge completamente. Gli gnocchi al topinambur, nocciole, whisky, kefir di panna e ribes mostrano una combinazione variegata, sebbene il ribes risulti un elemento fuori posto. I maltagliati di roveja rappresentano una piacevole sorpresa con il grano saraceno forse troppo croccante.

Il fungo cardoncello, accompagnato dalla crema di noci e bacche di sambuco, è una combinazione riuscita, anche se la consistenza liquida della crema può risultare complicata da gestire. La triglia in crosta con pate di fegato di coniglio e salsa allo zafferano è il punto culminante, con il fegato che potrebbe sovrastare la delicatezza del pesce, ma nel complesso ben bilanciato.

Il pre-dessert, un cubetto bianco di ricotta e finocchietto su ghiaccio, offre una sorpresa gustativa piacevole. Il dessert finale, una spuma di aglione con gelato al finocchietto, è un colpo di genio culinario, tanto insolito quanto efficace. Il conto finale di 279 euro e' una cifra impegnativa (anche dovuta al ricarico sulle bevande), ma in questo stadio culinario, la spettacolarità dell'esperienza quasi giustifica la somma.

Il team di sala, con un plauso speciale per la visita al caveau dei vini, e la brigata di cucina meritano stima per la dedizione. "L'Acciuga" è un campo da gioco culinario intrigante e la fiducia è sicuramente meritata rimanendo aperti alla partita successiva, magari con il menu primavera/estate a fare da...

Dinner at l’accugia last night was top class. The food excelled, featuring twists on the familiar (spaghetti with cinnamon and nutmeg; risotto with celery jus and horseradish), the inventive (crab with pear overlaid with black garlic gelatin and sauced with green bean extract) and the whimsical (beer ice cream and caramel popcorn for dessert). The wine pairings were sublime, exclusively Italian and mostly Umbrian. The service was attentive but unobtrusive, with five servers quietly dancing around our table in carefully choreographed and practiced roles. The ambience was like a private dinner party, with small and large tables enjoying themselves in the company of others. This is what fine dining looks like in 2022.

For people with mobility impairments: totally...