Non esagero quando dico in modo totalmente trasparente che si tratta della peggior trattoria in cui sia mai stata a Piacenza. Ritengo parzialmente vera la diceria secondo cui si mangi meglio nella provincia piacentina piuttosto che in città, ma questa esperienza supera di gran lunga qualsiasi aspettativa in negativo a cui potessi arrivare. Penso che ci voglia una gran fantasia anche a centrare così poco un obiettivo, partendo da un "assaggio" offerto dalla casa: il vino bianco sembrava quasi aceto, mentre la spalla cotta (di cui era composto metà tagliere) risultava semplicemente immangiabile. Il salame piacentino e la coppa, invece, erano nella media, anche se un filo troppo salati. Ma il piatto da cui sono rimasta maggiormente sconcertata è stato il bis di primi: i pisarei avevano sia la consistenza che un sapore particolarmente scialbo, mentre i tortelli erano insipidi. Non credo di essermi mai trovata davanti un piatto di pasta così cattivo in un locale prima d'ora. Per fortuna, a controbilanciare un minimo la situazione di per sè abbastanza grave, c'erano i secondi di carne preparati con una certa minuzia. In particolare, faccio i miei complimenti al misto di brasato e piccola di cavallo accompagnati dalla polenta. Un ottimo bilanciamento per un piatto senza difetti: la carne era leggermente dolce e si scioglieva praticamente sulla lingua, mentre la polenta mi ha particolarmente sorpreso in positivo, dato che solitamente la trovo poco appetibile, mentre qui sprizzava di gusto. Solo per questo mi sento di dare due stelle piuttosto che solo una, ma le ritengo comunque regalate. Non mi dilungo, poi, con le verdure bollite che accompagnavano gli altri secondi, indescrivibili per quanto cozzavano male con le portate. È la prima volta che rinuncio a priori a dare almeno una chance al dolce della casa, ma dopo una panoramica del genere, non penso avessi alternative. Abbiamo pagato "poco" solo perché l'antipasto era come fosse stato offerto dal locale, e ognuno di noi ha ordinato un solo piatto in maniera effettiva. Per la qualità abbastanza scadente del tutto, infatti, i prezzi sono ridicolmente alti, anche per la media di Piacenza. In più, anche il servizio è stato particolarmente carente: lo staff era dispersivo e l'attesa per le portate decisamente troppo dilatata nel tempo. Senza parlare del rumore. Caspita, che baraonda. Posso capire che si tratti di un locale antico, ma è possibile che non ci fosse alcun modo per abbassare l'inquinamento acustico del ristorante? Insomma, non ci tornerò mai più; una volta è bastata ed è pure avanzata. Ripeto, se do due stelle è perché...
Read moreWhat? You come to Piacenza and you miss Tre Ganasce? You are crazy! This is a wonderful restaurant, local food, great service. You are served with appetizers once on the table, accompanied with sparkling wine. Offered by the hosts. Local food prepared with care. Duck cooked in the oven. Served with vegetables. Trippa with cannellini beans, simply spectacular. Zuppa inglese as dessert. Lugana as white wine. Liquorice liquor, home made. Unforgettable. Limoncello. Furniture and table set simple but classy. Prices absolutely fine. The hosts are really welcoming. Three...
Read moreHo cenato in questo locale giovedì 14 ottobre. TRE GANASCE ha un suo fascino vissuto e di vecchio stile
che ti fa sentire la tipicità del luogo: era proprio quello che cercavo.
Sempre di più si fatica infatti a trovare locali che richiamano la semplicità e la familiarità.
Oramai troppi sono i ristoranti omologati e uguali che non ti fanno più percepire dove sei, né mangiare prodotti del posto.
Sono gentili e trovi clienti di ogni genere, dalla gente di lì, ai turisti esteri a gente di lavoro, ai ragazzi.
Siamo stati accolti con un benvenuto di aperitivo offerto dalla casa, fatto da un calice di vino e un grande tagliere di salumi ed altri stuzzichini che prendete se vi va, in quanto è già un piatto/porzione abbondante.
Poi si passa ai primi locali, come tortelli fatti a mano, zuppe, polenta, ecc. ; ci sono poi dei secondi di spezzatini di varie carni, verdure e contorni e ognuno sceglie in base al proprio gusto, da un menù ampio. Tutto più che ottimo.
I dolci sono interessanti e di vario tipo, come pure il vino locale in brocca bianco/rosso di buona qualità; ma se si preferisce un vino in bottiglia hanno un’ampia scelta di buone etichette.
Ogni porzione è abbondante ed i prezzi di ogni piatto/bottiglia sono più che onesti, come pure il conto finale.
Se poi prendete un caffè o un amaro locale, ve lo accompagnano anche con delle arachidi e mandaranci di stagione che nessuno si aspetta, ma che poi tutti mangiano.
Infine alle signore viene offerto un gadget utile per la cucina.
Grazie Andrea, quando verrò a Piacenza certamente tornerò a...
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