Ieri a distanza di diversi giorni dal mio compleanno con alcuni amici siamo andati a festeggiare da "Acacie e Pepe". Avevamo letto molte recensioni positive e volevamo provare questo ristorante, nel cuore di Centocelle, noto per la sua cucina e cicchetti. I cicchetti tipici della tradizione veneta rappresentano piccole porzioni di cibo da gustare in compagnia, e nel ristorante vengono rivisitati in modo sperimentale con combinazioni e abbinamenti estremamente gustosi. Rappresentano degli antipasti ideali per chi ama sperimentare nuovi sapori senza appesantirsi troppo. Dato che eravamo molte persone dopo aver gustato i cicchetti tra di noi ci siamo divisi, come di consueto, tra primi e secondi, così da poter assaggiare e provare tutto ciò che ci incuriosiva maggiormente. Ecco quello che abbiamo provato.
I cicchetti Cannolo romano (con coda alla vaccinara) Panelle, chutney di zucca, funghi sott'olio Bao homemade, maiale sfilacciato, verza marinata, mela verde Crocchetta di pane e mortadella alla brace, fonduta di provola e melograno Tagliatella di seppia alla cacciatora e la sua scarpetta Sashimi di tonno alla fornara e peperone crusco
I primi Fettuccina, cannellini, cozze, chorizo e olio di coriandolo Scialatiello al ragù di cervo , ricotta salata, melograno Quadrotto, salsa di pomodoro bruciato, tonno e cipolla brasata
I secondi Bombetta di pesce spada in crosta di puttanesca, scarola, salsa di alici Tagliata di manzo marinata al whisky, zucca affumicata, spianci, noci e mayo al miele Filetto di maiale al pepe verde, patata in tre cotture alle erbe, bacon affumicato
Il personale è estremamente cortese e disponibile. Gli ingredienti usati per creare i piatti si sono rivelati tutti di grande qualità e freschezza. Se i cicchetti rimangono qualcosa di unico da provare, nella loro varietà e fantasia, i secondi piatti si sono dimostrati ben bilanciati riuscendo a sorprendere il palato con ottimi abbinamenti di sapore.
La creatività del menu, la qualità degli ingredienti e l'accoglienza calorosa lo rendono un'esperienza culinaria da far provare ad...
Read moreFesteggiare l’anniversario vicino casa, si può!! Una bella situazione, il locale è carino, ha un bel dehors sotto una pergotenda, ma anche all’interno non si sta male Il menù è intrigantemente ruffiano, ma stiamo al gioco, vediamo Ci facciamo portare la carta dei vini e scegliamo un vermentino Sant’Eufemia, sapido e fresco, molto accattivante Io voglio assaggiare il cannolo romano, un bel connubio tra tradizione romana e siciliana, una bella cialda, fritta bene e croccante con all’interno l’esuberanza della coda alla vaccinara, che spettacolo, inusitato ma di grande impatto godereccio Anche il tortino morbido con la fonduta di pecorino non scherza, però, molto molto buono La seconda portata non può che dare lustro al nome, x cui Acacie e Pepe con un sentore di miele di acacie, cremoso e spettacolare, molto ben legato, un gusto che ti rapisce Mia moglie si fa incuriosire dal Pare Matriciana, anche qui l’estro dell’eclettico Chef si fa sentire e sforna un piatto vegetariano che spacca, da assaggiare anche Pare Carbonara, la prossima non scappa Poi io, però voglio assaggiare un buon secondo, se tanto mi da tanto Vado sul filetto di maiale, melanzana affumicata e croccante e cioccolato, beh che dire un tripudio di sapori che non ti aspetti, ottimo, che facciamo, non ci prendiamo un dessertino?? X cui 2 scelte diverse, una mousse al cocco cremoso di arachidi e terra di cacao con caramello salato, delizioso, poi a sfidare un Salentino doc come me, il Caffè leccese che non è pernulla il classico caffè di casa mia, ma che mi ha stupito x il sapiente dosaggio di latte di mandorla e caffè su una spuma vellutata di crema, l’hai fatto bene ed è un ottimo dolce, con il latte di mandorla Maglio di Maglie (LE), cioè del mio paese sarebbe stato strepitoso, consigliato sito ed indirizzi Complimenti...
Read moreIl ristorante incuriosisce per il simpatico gioco di parole tra l’ubicazione del locale (Via delle Acacie) e il piatto forte (Acacia e Pepe) che è una cacio e pepe insaporita da una punta di miele di acacia che ha un sapore più delicato del miele millefiori e non stona per nulla anzi secondo me rende il piatto molto più saporito e meno “pesante” da buttare giù rispetto ad una versione classica. Il menù è simpatico, ci sono cicchetti che sono piccole porzioni come il cannolo romano, la tartare e l’ovetto col tuorlo alla cracco che incuriosiscono molto. Tra i primi Acacia e Pepe ruba abbastanza la scena, ma ce ne sono altri sempre di ottimo livello. I secondi piatti non sono da meno, anche qui crea abbastanza curiosità con abbinamenti di ingredienti atipici/dolci con carne e pesce. Noi abbiamo provato la guancia di maiale al caffè e il filetto di manzo al cioccolato bianco, buonissimi! Non abbiamo ancora provato i dolci perché per esaurire la curiosità si finisce sempre per mangiare tanto. La carta dei vini è povera ma concreta, poca scelta ma con vini che si fanno apprezzare un po’ da tutti per rapporto qualità prezzo. Lo chef a fine serata fa il giro dei tavoli ed è piacevole scambiare due chiacchiere sulla cena. È il ristorante che non ti può deludere perché basta un po’ di passione in cucina per cucinare bene anche a casa… ma non tutti abbiamo tempo e modo di sperimentare abbinamenti particolari quindi non può deludere e resta nei ristoranti che pensi per primo quando vuoi concederti qualcosa fuori le...
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