In una giornata che prometteva serenità e buon cibo, ci siamo ritrovati catapultati in un vero e proprio dramma culinario, un cantiere a cielo aperto che si spacciava per ristorante. Immaginate la scena: tavoli imbanditi a pochi passi da operai che, indaffarati e ignari del nostro disappunto, danzavano tra trapani e seghe elettriche. La colonna sonora del nostro pranzo? Un'orchestra di rumori meccanici, con un solista che, nel clou del suo esibito mestiere, ha osato chiedermi di attaccare il suo trapano a una ciabatta elettrica, complice involontario di questa sinfonia del disastro.
Il servizio, se così si può chiamare, era affidato a una signora che, nella sua innocente incomprensione della lingua italiana, ci ha servito una ciotola che sembrava raccontare storie di pasti precedenti, un reliquiario degli avanzi. L'altra, padrona della lingua ma non dell'arte dell'ospitalità, preferiva dedicarsi a teatrini di conversazioni con conoscenti, lasciandoci a contemplare la nostra solitudine culinaria.
Il cibo, unica nota lievemente positiva in questo caos, si salvava per la sua discreta qualità. Il riso brillava di una luce propria in mezzo al disordine, offrendoci un fugace momento di piacere in un mare di disattenzioni. Ma, ahimè, anche la più squisita delle pietanze perde il suo fascino quando servita in un'arena di polvere e rumore, dove l'aria si tingeva dell'odore acre di calcinacci, testimoni silenziosi di una ristrutturazione troppo audace.
Alla richiesta del conto, un gesto di resa di fronte all'assurdo, abbiamo deciso di portare via ciò che restava del nostro pasto, un trofeo di sopravvivenza. La signora, nel suo tardivo tentativo di scuse, non ha colto l'essenza del nostro disappunto. Non era questione di spostare un tavolo, ma di rispetto, di professionalità, di un'attenzione che avrebbe dovuto essere scontata.
Quel pranzo si è trasformato in un racconto di poca professionalità, un monito per chi crede che l'arte dell'ospitalità possa essere messa in secondo piano. In quel teatro del ridicolo, abbiamo imparato che la cura per il cliente è l'ingrediente più raro e prezioso, la vera essenza di un'esperienza che avrebbe dovuto essere memorabile per...
Read moreThe foods taste great, even for me as a tourist, we have different taste but Mozi's foods is similar to Indonesian Chinese food. So if you come to italia and looking for chinese food, i recommend Mozi's.
The place and atmosphere is nice and cozy. The waiter is very friendly and helpful.
When my mom's chopstick fell, i just plan to take it to put it aside, but apparently the waiter help and ask not to take it. She then come back to my mother with new pairs...
Read moreOne of the best Chinese restaurants I've ever been to! The food is authentic and the staff are extremely sweet! While on we are on our Italy trip, we decided to switch it up. We were NOT disappointed! The shrimp fried rice, was amazing; and the wenzhou noodles were the BEST I have ever had! When a Chinese restaurant is filled with people from China, you know that the food will be good! I highly recommend for anyone passing through, to try...
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