Angolo Palladio — Restaurant in Vicenza

During our week-long stay in Vicenza, we found ourselves drawn back to Angolo Palladio for dinner on three separate evenings—an experience that was consistently warm, welcoming, and delicious. From the moment we arrived, the staff made us feel like welcomed. Our waitress not only remembered us but also recalled my previous order, a small gesture that speaks volumes about the care and hospitality here.

The food was simply excellent—each dish served warm, with subtle, thoughtfully balanced flavors that let the ingredients shine. The grilled polenta was a standout: soft, buttery, and melt-in-your-mouth tender. The branzino was cooked to perfection, while the pastas were all beautifully prepared. My mother and husband especially loved the linguini with shrimp and ginger, a dish with just the right hint of brightness.

The staff was more than accommodating, even serving us a crisp, fresh insalata mista upon request, despite it not being listed on the menu. The baccalà alla vicentina was outstanding—rich, savory, and comforting. For meat lovers, the steak was a hit: well-seasoned and perfectly cooked.

Desserts were not to be missed. The tiramisu was among the best we've had, and the small cookies served at the end were an unexpected and delicious surprise. The setting added to the charm, with soft white lights and a cozy, intimate atmosphere that made every meal feel special.

We only wish Angolo Palladio was in our neighborhood in New York—it would surely become our go-to spot. We’ll absolutely be back on our next trip to Vicenza. Highly...

The worst place I have ever seen. They brought us a burnt pizza. We were too hopeful to eat a real, tasty Italian Pizza but we are mistaken.

It might sound comic but really I can make a better pizza than this restaurant. How can it be possible to eat an unpleasant pizza in Italy.

After all they also charged 5 euro more for serving, even if it was not written in menu.

I asked " For what are you charging 5 euros extra?) The waiter told " because we served, we brought cutlieris and plates. "

I was amazed because I was in 8 countries whilst my Europe tour and none of waiters in other restaurants served for us. We always ate with hands and drunk from the bottle! 😶 that's why we did not pay for serving!!!😏😏😏

After this serving price, I gave 50 cents tip. What they actually deserve or even doesn't deserve!

I hope that you won't go there to eat a burnt pizza by paying extra...

Cena gibbonica pre-ferie. Clima da tregenda, nubi dense si affolavano nel cielo, ma al momento del parcheggio splendeva un sole ironico sul parcheggio Ca9. Recuperata Irma, reduce dalla consueta giornata dedita a sbrogliare matasse burocratiche ed eccoci in spiaggia.

Su delle sedie prive di senso scorgiamo Head of Gibbons, il re d'Oltreoceano con la regina dei claim che lo marca stretto, un terzetto di gibboni storici uno dei quali mostra il ventre molle quasi fosse un trofeo. Il reverendo come sempre diffonde gioia tutto intorno, tanto che le sedie senza senso si trasformano in comode poltrone. Ci sono anche un giovane gibbone cui è stato asportato un lobo in circostanze ancora da chiarire, uno dei pettorali vecchi dello smilzo e l'Ego dell'Head of All.

Arriva anche Pecorella, il Dandy e, con il giusto ritardo, le due pupe abbronzate al punto giusto. Per ultimi arrivano anche Max Pezzali e il Collezionista di scatole che ci regalerà diverse perle nel seguito della serata.

Lo smilzo e la smilza sono a seminare il panico sulla costa adriatica, insieme a Laura o altri due. Pare che proprio mentre noi sentivamo i racconti degli addii al celibato al tempo del covid, un gruppo di ragusani sia passato per Cervia. Si dice che fossero presi molto male, reduci da un viaggio a piedi verso nord alla ricerca di due gemelle. Non sono noti altri particolari.

Dopo aver fatto pagare a Sigonella quasi tutto, decidiamo che è ora di cena e ci dirigiamo sotto un cielo tetro verso le piazze. Siamo accolti da un tavolo parlante che ci fa sedere 7 da un lato e 9 dall'altro, in onore dei criteri di dimensionamento cui molti di noi sono abituati.

La signora degli allevamenti sfida il Dandy sul terreno di cosa sia in effetti un pollo, il collezionista ci fa scorgere la magia che si cela nelle sue scatole, ma soprattutto ci informa sui segreti dell'industria della carne, mentre, non a caso, ci nutriamo con delle minuscole ma buone tartare. Viene fuori che ci sono dei giochi in scatola a tema ecologico con protagonisti dei polli ibridi. Non è stato chiarito se siano previsti anche dei polli elettrici.

Il reverendo declama i versi del poeta maledetto, sghignazzando persino troppo. Ne consegue che inizia a piovere, ma protetti dal portico, possiamo continuare a rischiare la vita mentre un premio Nobel fa su e giù in monopattino alla velocità del suono nel formaggio.

Tutto sommato un'esperienza buona, arricchita dal tiramisù che ci ha consentito di scambiare tra di noi la variante delta con una discreta efficacia.

Da notare che, mentre tornavamo al parcheggio, abbiamo sentito dei gemiti in dialetto di Ragusa, ma non era ben chiaro da dove...