L'edificio su cui in seguito sarebbe intervenuto Palladio era il Palazzo della Ragione, realizzato secondo il progetto di Domenico da Venezia, che inglobava a sua volta due edifici pubblici preesistenti, un'importante strada di comunicazione tra il centro, il Borgo di Berga e Campo Marzo. Alla sinistra dell'edificio sorge tuttora la torre detta dei Bissari (XII secolo), alta 82 m, il cui pinnacolo è del 1444.
Realizzato in forme gotiche verso la metà del Quattrocento, il Palazzo della Ragione nel suo piano superiore è interamente occupato da un enorme salone senza supporti intermedi, il salone del Consiglio dei Quattrocento. L'ambiziosa copertura a carena di nave rovesciata, ricoperta da lastre di rame, in parte sollevata da grandi archivolti, era ispirata a quella realizzata nel 1306 per il Palazzo della Ragione di Padova. Il rivestimento della facciata gotica fu realizzato a rombi in marmo rosso e gialletto di Verona, ed è tuttora visibile dietro l'aggiunta palladiana. Il motivo a rombi è lo stesso delle facciate di Palazzo Ducale a Venezia. L'edificio era sede delle Magistrature pubbliche di Vicenza e, al piano terreno, di un attivo gruppo di botteghe.
Dal 1481 al 1494 Tommaso Formenton circonda di un doppio ordine di logge l'antico palazzo. Due anni dopo la fine del cantiere crolla l'angolo sud-ovest e per oltre quarant'anni i vicentini dibatteranno sulle modalità della ricostruzione. Nel corso dei decenni vengono investiti del problema i più quotati architetti operanti nella regione: Antonio Rizzo e Giorgio Spavento nel 1496, Antonio Scarpagnino nel 1525 e quindi Jacopo Sansovino nel 1538, Sebastiano Serlio nel 1539, Michele Sanmicheli nel 1541, e da ultimo Giulio Romano (1542) che elabora la singolare proposta di innalzare piazza delle Erbe e isolare l'edificio al centro di una grande piazza simmetrica. Nonostante pareri tanto illustri, nel marzo del 1546 il Consiglio cittadino approva il progetto di un architetto locale di trentotto anni, allora decisamente poco conosciuto: Andrea Palladio. L'incarico al proprio protetto fu senza dubbio una delle migliori vittorie di Giangiorgio Trissino (il mentore di Palladio), capace di coagulare intorno al suo nome la maggioranza dei consensi. Anche se accanto al giovane architetto, quasi a garantirne l'operato, figurava l'esperto e affidabile Giovanni da Pedemuro, per dissipare ogni dubbio il Consiglio chiede la costruzione di un modello ligneo di una delle nuove arcate da sottoporre al giudizio dei vicentini. Dopo altri tre anni di discussioni, che rimettono in gioco i progetti Rizzo-Spavento e Giulio Romano, nel maggio del 1549 viene definitivamente approvato il progetto di Andrea Palladio per il quale si esprimono con forza i nobili Gerolamo Chiericati e Alvise Valmarana, che negli anni successivi saranno committenti di Palladio per i propri palazzi di famiglia (Palazzo Chiericati e Palazzo Valmarana). questo egli diviene ufficialmente l'architetto della città di Vicenza, responsabile di un'opera grandiosa (interamente in pietra e che a consuntivo costerà la notevole somma di 60.000 ducati) senza eguali nel Cinquecento veneto: per ottenere un altro incarico di tale portata dovrà attendere gli anni 1560, con il cantiere della chiesa di San Giorgio Maggiore a Venezia. Al tempo stesso, il salario di 5 ducati al mese costituirà per Palladio e la sua famiglia una indispensabile fonte costante di reddito, cui non rinuncerà per tutta la vita. Il cantiere procederà a rilento: il primo ordine di arcate settentrionali e occidentali sarà concluso nel 1561, il secondo livello, avviato nel 1564, sarà completato nel 1597 (diciassette anni dopo la morte di Palladio), il prospetto su piazza delle Erbe nel 1614.
La balaustra venne adornata con statue di Giovanni Battista Albanese, Grazioli, Lorenzo Rubini.
Il palazzo così trasformato rimase quindi ricordato come Basilica Palladiana dal nome del suo architetto e conserva, a seguito di numerosi restauri, l'aspetto dell'opera cinquecentesca progettata...
Read moreLa Basilica Palladiana o anche chiamato Palazzo della Ragione, è il capolavoro dell’architetto Andrea Palladio, elegante, grandiosa, straordinaria, con le sue colonne bianche e i suoi giochi chiaroscuro delle logge, rappresenta l’edificio simbolo della città di Vicenza. Venne realizzata tra il 1549 e il 1614 in piazza dei signori, nel salotto della città vicentina, su progetto del grande architetto rinascimentale. Progettata con un doppio ordine di logge, che ancora oggi regalano alla vista tutta la sua eleganza e solennità, coinvolgendo con il gioco di luci e ombre, creato dal ripetersi dello stesso modulo architettonico. A valorizzarla sono i due ordini sovrapposti, dorico-toscano sotto e ionico sopra, con una struttura basata sull’utilizzo della finestra serliana, composta da un arco a tutto sesto, sostenuto da colonne. Presso l’angolo nord della Basilica s’innalza la Torre Bissara, detta anche Torre di Piazza, alta 82 m, costruita per volere della famiglia Bissari, nel 1226. Al piano superiore la Basilica Palladiana è interamente occupata da un enorme salone, senza supporti nel centro a sostenerlo, ed era la sede del Consiglio dei Quattrocento. L’ambiziosa opera di carena di nave rovesciata, è stata ricoperta da lastre di rame, in parte sostenuta da grandi archi, ispirati dal Palazzo della Ragione di Padova, costruito nel 1306. Il rivestimento della facciata gotica invece richiama lo stesso motivo della facciata del Palazzo Ducale a Venezia, con rombi in marmo rosso e giallo di Verona. Nella struttura trovava spazio al primo piano la sede della Magistratura pubblica di Vicenza, e invece al piano terra c’erano una serie di colorate botteghe. Dal secondo piano si accede alla sala Domus Comestabilis, e all’ampia terrazza sovrastante la basilica, che offre ai tanti turisti provenienti da tutto il mondo una grandiosa vista sui tetti della città e sulle colline circostanti. Le tante statue che coronano la balaustra dell’edificio sono state scolpite tra la fine del XVI e il XVII secolo. La bellissima piazza, che venne sconvolta dai bombardamenti aerei della guerra, fu successivamente ripavimentata e, proprio in quel periodo, si decise di abbassare il livello realizzando due gradini, come base, in modo da conferire all’edificio slancio e leggerezza. Oggi, il grande salone del primi piano viene allestito per mostre d’arte e convegni, grazie alla sua centralità e alla sua suggestiva cornice. La Basilica Palladiana è un monumento nazionale dal 2014 e patrimonio dell’umanità...
Read morePalladian Basilica is a building that tries very hard to impress. Columns, arches, everything is decorous and noble, just like “an architectural classic for a textbook”. But, to be honest, don’t expect revelations inside: it’s more like a huge stone hint that they once knew how to build beautifully and on a grand scale here. Palladian Basilica is a classic of the genre: architectural grandeur plus a modern bonus in the form of a ticket office at the entrance. Yes, yes, Andrea Palladio probably dreamed that his creation would be perceived centuries later as “another expense item on vacation”. It’s beautiful inside, no doubt, but you feel like you’re not in a temple of architecture, but in a “pay-and-see” museum. As a result, you get a symbiosis: the spirit of the Renaissance and a light aroma of commerce. Well, art also...
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