L' arco Clementino fu edificato tra il 1735 e il 1738 per volontà del Senato anconetano, in onore di Papa Clemente XII che concesse alla città il "porto franco" dando un notevole impulso ai traffici marittimi. Il progetto dell'opera fu affidato al grande architetto Luigi Vanvitelli, che in città disegnò anche il Lazzaretto e il riammodernamento della chiesa del Gesù. Una curiosità è sapere che nelle intenzioni della committenza del progetto, questo nuovo arco doveva oscurare il pagano arco di Traiano, infatti sul suo attico (parte sommitale) doveva essere posta la statua benedicente di Clemente XII. La statua acquistata a Roma, opera dello scultore Agostino Cornacchini, quando giunse ad Ancona ci si accorse che la struttura dell'arco non poteva reggere il notevole peso della statua in marmo; a quel punto il Senato anconetano decise di porla "momentaneamente" in piazza Grande, agli anconetani la collocazione piacque talmente tanto, che li rimase fino ad oggi e la piazza prese il nome di piazza del Papa. Esteticamente l'arco ha solo il prospetto rivolto verso il mare costruito in pietra d'Istria perché questo doveva fungere da biglietto da visita della città ai mercanti provenienti dal mare. Un gioiellino sopravvissuto fortunatamente agli orrori dei bombardamenti alleati, che la città purtroppo dovette subire e tra questi quello più devastante del 1^ novembre 1943 che provocò tantissime vittime.