The current building, which dates from the 12th and 13th centuries and probably towards the end of the thirteenth century, was built, at the behest of Archbishop Rainaldo, on the ruins of the Byzantine cathedral destroyed by William I called the Malo (1156), of which it is still possible to observe on the right of the transept part of the original floor that extends under the central nave.
Even before the Byzantine cathedral, also due to the presence of the Diocese of Bari, which in fact dates back at least to the fifth century, when the participation of Bishop Concordio in the Roman Council of 465 is attested, there was an ancient episcopal church dating from around the sixth century, whose remains are found under the central nave, as suggested by one of the floor mosaics containing an inscription in which the name of Bishop Andrea (758-761) appears. Structured with three naves, with square pillars and cross vaults built with stone blocks placed in a herringbone pattern, it was probably in the place where the crypt of the current cathedral, the episcopate of Santa Maria, stands. It confirms the existence of the foundations of an apsidal building whose axis had to be placed slightly oblique to that of the current cathedral.
In place of this episcopal church, in the first half of the 11th century the archbishop Bisanzio (1025-1035) had a new church built, which was later completed by his successors Nicola I (1035-1061) and Andrea II (1061-1068), his successors . This church was then destroyed by William the Bad during the destruction of the entire city in 1156 during which only the Basilica of St. Nicholas was spared.
For the work of the current building materials from the previous church and other destroyed buildings were used. Consecrated on 4 October 1292, the church is inspired by the style of the Basilica of San Nicola. The building then underwent a series of renovations, demolitions and additions starting from the 18th century. During the eighteenth century, the façade, the interior of the naves, the interior of the Trulla (the ancient baptistery of the twelfth century, today the sacristy) and the crypt were rebuilt in Baroque form to a design by Domenico Antonio Vaccaro. The interior decoration was instead restored to the ancient Romanesque features in the fifties of the...
Read moreLa Cattedrale di Bari, dedicata come tutte le Cattedrali del mondo a Maria Assunta e successivamente anche a San Sabino (infatti è "Cattedrale di San Sabino IN Maria Assunta") è posta vicinissimo il Castello normanno-svevo ed a pochissimo dalla Basilica di San Nicola, era il centro vitale religioso della città. Nasce al limite del primo insediamento antico, e secondo alcuni storici dell'epoca, vicino la moschea ed il palazzo degli Emiri. All'interno, nella Cripta, la sepoltura di San Sabino, Vescovo di Canosa di Puglia, che fino al 1700 era Patrono di Bari ma dopo tale data, con votazione, lascia il posto a San Nicola che diventerà il protettore barese; sempre in Cripta, ha posto l'icona "dell'Odegitria", venerata a Costantinopoli, che la leggenda vuole fosse stata dipinta da San Luca Evangelista. L'originale andò distrutta nel 1453 quando Costantinopoli fu presa e distrutta dai Turchi e l'icona venerata è una copia del 1500, realizzata da una copia ancora più antica. Con l'arrivo delle ossa di San Nicola e la costruzione della Basilica a lui dedicata, oltre che per motivi politici (i prelati erano filo bizantini, quindi i Normanni li tolleravano), per la Cattedrale inizia un periodo di decadenza che culmina con la distruzione della stessa ad opera di Guglielmo il malo, Signore normanno, che punisce il clero e la cittadinanza, per l'insurrezione creatasi in un momento di sua assenza. Oltre la Cattedrale, Bari venne letteralmente rasa al suolo ed i cittadini, banditi dal perimetro: li non doveva sorgere più nulla.si salvare solo la, Basilica di San Nicola, in quanto più vicina ai Normanni. Il divieto di far rinascere ed abitare quelle terre Cina dieci anni dopo, con la morte di Guglielmo il mali, e l'avvento del nipote detti Guglielmo il buono, che permise il ritorno dei baresi e la riedificazione della città. Si ricostruisce, o meglio si restaura la Cattedrale ed il 2 febbraio 1233 si consacra l'altare maggiore alla presenza dell'Imperatore Federico II di Svevia. Il 4 ottobre 1292, la Cattedrale viene finita e consacrata solennemente. Nel 1700 viene deturpata dall'avvento della moda barocca, cosa che, all'inizio del 1900, quasi decide di riportare la chiesa alla costruzione originale, fa si che la Cripta resti barocca poiché nella rimozione dei marmi, si vede che tutti capitelli erano stati scolpiti e squadrati, per poterli inserire in colonne di marmo. Lo scempio è ancora visibile in quanto una sola colonna è testata come al momento della rimozione dei marmi, semi scoperta. Per ovvi motivi, la Cripta si decise di lasciarla in stile barocco, vista l'impossibilitá di recuperare l'architettura romanica-pugliese. Interno con un pulpito in pietra molto bello: molto interessante è la visita del succorpo (€ 3,00) con ritrovamenti stratificati da strade a chiese. Le foto sono relative al "solstizio d'estate" del 21 giugno 2021, momento in cui la luce solare colpisce il rosone centrale della facciata proiettandola sul "rosone musivo" posto sulla pavimentazione. Il tutto dura attimi, non ore! Ma lo spettacolo è unico, come tutta la Chiesa che...
Read moreNIGRA SUM SED FORMOSA. ‘Sono nera ma bella’. In realtà la traduzione originale del Cantico dei Cantici dall'ebraico antico o dall'aramaico dovrebbe suonare solo ‘Sono nera e bella’. Molti si chiedono perché la Madonna sia raffigurata in moltissime opere di color ocra scuro o completamente nera in statue. Le ragioni possono essere molte, ma le principali sono due. Della prima si è detto ed affonda nelle Sacre Scritture, mentre della seconda più profondamente sentita nell’Europa nord orientale e nel sud italia, è che il colore bruno evoca maggiormente il concetto di emanazione spirituale della divinità. L’effetto emotivo, magnetico è impressionante, come nel caso di questa raffigurazione, che poi è quella della Madonna di Costantinopoli a Bari, nella Cattedrale di San Sabino, edificio splendido e di rilevante valore artistico. E’ la Madonna Odigitria, cioè ‘colei che conduce e mostra la via’. E’ un'immagine davvero ipnotica e questa foto non le rende giustizia. C'è poi una terza ragione, più sotterranea, relativa al culto di Iside, la Dea scura dalla quale partorisce l'alba, il Dio Sole, quindi la Madonna è la vera Iside che genera Cristo, sole dell'umanità. Le Madonne Nere sono diffusissime in tutta Italia, ma il motivo per cui si avverte una certa comunanza tra il nostro meridione, le isole e l’est Europa è perché la tradizione bizantina si radicò e sopravvisse più lungamente che altrove, fino all’arrivo dei Normanni e degli Svevi, che di fatto posero fine all’Impero Romano d’Oriente in Italia. E nella tradizione che oggi definiamo ‘ortodossa’ c’erano e ci sono forti stilemi artistici e iconografici, peraltro figli di una concezione molto profonda. Scriverà infelicemente Karl Marx alla moglie nel 1856: «Per quanto brutto sia il tuo ritratto, mi serve per il migliore degli scopi ed ora capisco perfino come mai le madonne nere, i più offensivi ritratti della divina madre, possano trovare una venerazione indistruttibile e perfino più veneratori di quanti ne hanno i bei ritratti». In questa chiesa ho meditato di scrivere i miei libri 'Medjugorje, i Segreti rivelati' e 'Medjugorje, la Via della Redenzione', in esclusiva su amazon, che hanno come argomento le apparizioni...
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