Nel Palazzo Boncompagni,ora Benelli,nacque e visse fino alla salita al soglio pontificio il Cardinale Ugo Boncompagni, divenuto poi Papa con il nome di Gregorio XIII: a lui si deve la riforma del calendario giuliano con l’istituzione del nuovo calendario gregoriano. Il nucleo originario del palazzo venne iniziato da Cristoforo Boncompagni prima del 1537 e completato nel 1539 come conferma una lapide sul prospetto. Se il disegno del nucleo originario del palazzo potrebbe essere del Peruzzi (architetto senese morto nel 1536) per il completamento ed ornamento del palazzo, sia dell’interno che dell’esterno, i figli di Cristoforo, Ugo e Boncompagnoi, è probabile che si rivolsero a Jacopo Barozzi (detto il Vignola) ritornato a Bologna nel 1543 dalla Francia sotto la protezione del Paolo III. La scala elicoidale e la conclusione del loggiato con il portale di accesso alla scala per il loro vigore e maturità sia figurativa che strutturale, fanno pensare al Vignola; la decorazione in cima al finestrotto sopra la porta è poi analoga a quelle che il Vignola progettò per il Palazzo dei Banchi. Il grande salone di rappresentanza al piano terreno dove il cardinale Ugo Boncompagni, poi Papa, riceveva il pubblico è ornato di un bellissimo e raro camino in pietra serena realizzato probabilmente su disegno di Pellegrino Tibaldi, che poi dipinse nella seconda metà del 1500 con i suoi allievi, gli affreschi della volta ed il sopracamino. Nel 1575, anno giubilare, Papa Gregorio XIII Boncompagni testimoniando l’affetto per la sua città natale commissionò un affresco che si trova nella Sala Bologna nel cuore dei Palazzi Apostolici tra gli appartamenti privati del Papa e gli uffici della Segreteria di Stato. L’affresco rappresenta la città di Bologna con tutti i suoi edifici, strade e mura. in esso l’unico edificio non religioso che appare con il tetto dorato, è proprio il Palazzo...
Read moreDomenica 27/07/25 ho "visitato il palazzo" con mia figlia . Le virgolette sono d'obbligo perchè, esclusi il giardino al lato dell'ingresso principale, il piccolo chiostro al pian terreno e la sala dell'udienza papale (dove sembrerebbe che le udienze non ci siano mai state), del palazzo non viene mostrato praticamente nulla anche con la scusa che è abitato e quindi si tratta di ambienti privati. In cambio però ci siamo sorbiti uno spiegone di quasi un'ora sulla mostra temporanea sulla quale non mi pronuncio perchè degustibus...(ma andatevi a vedere di cosa si tratta sul sito del palazzo) ospitata in piccole stanze spoglie contigue una all'altra. Il tutto per due biglietti alla modica cifra di €12 l'uno senza nessun tipo di riduzione. Nulla da ridire invece sulla brava guida che dal suo canto ha svolto in maniera seria e professionale il suo lavoro. Insomma...considerando che si paga più per vedere una mostra, direi che è da evitare se pensate di fare una visita di un palazzo nobiliare con l'intento di immergervi in quelle atmosfere magiche che tanto hanno acceso e alimentato la fantasia degli amanti della storia ma soprattutto del bello. P.S. Con 10€ (mia figlia di 17 anni è entrata gratuitamente) abbiamo visto la mostra permanente e temporanea al MamBo! P.P.S. Il giorno prima siamo stati a Firenze e anche li, che di cose belle ce ne sono a volontà, abbiamo visitato i Giardini di Boboli, sempre con €10 e sempre con mia figlia entrata...
Read moreA huge thank you to Giulia who guided us in the Palazzo. We booked a visit to the Alfredo Pirri exhibition but it turned out to only be available in Italian which we did not know. Giulia made sure we were included in the tour by preparing a written overview of things in English which was super helpful and sweet. The exhibition was really cool and we enjoyed our visit...
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