My girlfriend and I were deeply disappointed by our experience trying to visit the Bologna Cathedral. On our first attempt, we were turned away because her shoulders were showing. Fair enough, we understand and respect modesty rules in religious spaces. So, we went out of our way to purchase a scarf to cover her shoulders and returned, only to be refused again, this time because she was wearing shorts. What made this particularly infuriating was the blatant inconsistency: we had just seen other women with shorter shorts and dresses being allowed to enter freely, some even exiting the cathedral as we stood at the door. The arbitrary enforcement of the dress code wasn’t just inconsistent, it felt deliberately unfair. To be clear, we’ve visited this very cathedral before on a previous trip, dressed similarly, and there were no issues whatsoever. It seems the standards change depending on who is at the door. It was clear that the man from the church responsible for admissions was exercising personal power rather than upholding any coherent standard. His behavior seemed to go beyond policy, it felt punitive and egotistical, as if he were on a personal power trip, enjoying the opportunity to gatekeep rather than welcoming visitors in good faith. Even the military guard stationed at the door gave us a look that seemed to say he too didn’t understand the decision. That says everything. This wasn’t just a disappointing encounter, it was an insult to visitors who had shown cultural awareness, courtesy, and willingness to adapt. A church should reflect the values it preaches: humility, fairness, and hospitality. What we experienced was the opposite, small-minded behaviour driven by ego small-minded petty displays of authority.
I would recommend not visiting until this man is...
Read moreLa prima chiesa posta al di fuori delle mura che alcuni studiosi ipotizzano fungesse da cattedrale, dedicata in origine ai Santi Nabore e Felice e probabilmente risalente al IV secolo, venne distrutta in un incendio nel 906. Si decise così di riedificare la nuova cattedrale dentro le mura di selenite che proteggevano una piccola porzione dei resti della Bononia romana dalle incursioni barbariche. L'edificazione in prossimità della Porta di San Cassiano (poi denominata Porta di San Pietro o Piera) a fianco di un campanile paleocristiano di estrazione ravennate, ellittico nella base e rotondo alla cima, facente parte di un preesistente complesso cultuale probabilmente del VI secolo, deve essere collocata tra il X e l'XI secolo. In un disegno-rilievo di Giuliano da Sangallo custodito nella Biblioteca Vaticana, attinente ad un battistero che sorgeva nelle immediate vicinanze, si vede chiaramente che la planimetria ad ottagono, con quattro portali corrispondenti ai punti cardinali e quattro absidiole, coinciderebbe quasi del tutto con il Battistero degli Ariani a Ravenna. Questo ha fatto supporre che il battistero e il campanile elicoidale (costruito così per essere orientato contro l'azione dei venti predominanti), facessero parte di un perduto complesso dedicato al culto degli Ariani coevo a quello di Ravenna. La chiesa misurava 57 metri di lunghezza, ma un incendio divampato il 1º agosto 1141, la lesionò così gravemente da consigliarne la ricostruzione totale. I lavori di ricostruzione e ampliamento furono affidati a Magister Albertus e la nuova cattedrale venne consacrata da papa Lucio III nel 1184. La nuova chiesa, realizzata in laterizio, misurava 70 metri di lunghezza, 26,80 metri di larghezza per 23 metri di altezza e si presentava nel tipico stilema romanico di tipo lombardo-emiliano con la facciata tripartita a salienti, a tre navate con archi a sesto acuto sostenuti da pilastri polistili e tre absidi corrispondenti alle tre navate. Contemporaneamente fu sopraelevato il campanile da 31 metri a 40 metri.
Nel 1220 Maestro Ventura (maestro campionese o comacino) iniziò la costruzione di un nuovo portale marmoreo sul fianco meridionale della chiesa, detto porta dei leoni. Sia Leandro Alberti che il Vasari rimasero molto stupiti e ammirati da questo portale tanto che lo stesso Vasari, nonostante la sua nota avversione verso le opere medievali, lo descrisse nella seconda edizione delle Vite. L'Alberti riferisce che era composto da due leoni per lato in marmo rosso da cui si innalzavano due colonne terminanti in un arco. Sopra di esso c'erano due telamoni per lato raffiguranti un giovane e un vecchio seduti chini, con le mani poggianti sulle gambe incrociate, i quali a loro volta sostenevano delle colonne tortili terminanti in un ulteriore arco. Nella lunetta vi era scolpito il Cristo con a destra San Pietro e a...
Read moreCatedral barroca que puede pasar desapercibida por encontrarse su entrada en los soportales, pero que es de obligada visita si quieres conocer los monumentos más importantes de Bolonia. Antes de la catedral de San Pedro, en el lugar ya existía una iglesia en el año 1028, con un campanario a su lado de vieja edad romana y base circular (al estilo de Ravena). Esta fue destruida por el incendio devastador del año 1141, y de tal manera fue construida y consagrada por el Papa Lucio III en el 1184. En el 1396 se construyó un porche alto delante de la fachada que después fue rehecho en el año 1467. Aquí, aproximadamente a partir del año 1477, los grandes pintores de Ferrara, Francesco del Cossa y Ercole de' Roberti, trabajaron en la Capilla Garganelli, en la cual crearon un ciclo de frescos, que influyò notablemente Niccolò dell'Arca y Miguel Ángel. Se salvaron muy pocos fragmentos de tales frescos con la reconstrucción. Bajo el orden del cardenal Gabriel Paleotti el edificio se reconstruyó de manera radical en su interior, a partir del año 1575. Las (re)construcciones fueron tan profundas que causaron el derrumba de las bóvedas en el 1599. A partir del 1582, esta es elevada al rango de Iglesia Metropolitana (o sea, sede obispal con jurisdicción sobre obispos y sus diócesis del mismo territorio) del papa Gregorio XIII. Por fin, este templo fue reedificado al principio del año 1605 y entre el 1743 al 1747 recibió una nueva fachada diseñada por el arquitecto Alfonso Torreggiani y por el querer del papa Benedicto XIV. Una de las curiosidades que se puede encontrar en el interior es un péndulo de Foucault, un instrumento inventado por el físico francés del mismo nombre para demostrar la rotación de la Tierra. Se exhibió por primera vez al público en 1851 en el Panteón de París. El boloñés cuelga en la capilla de San Michele, junto al altar mayor, no lejos del famoso reloj de sol Cassini. Consta de un cable de unos 19,5 metros y una esfera de cobre de unos 40 cm de diámetro y un peso de 9 kg. Funciona gracias a un electroimán. El plano de oscilación completa una rotación completa en 34 horas. Fue inaugurado por el prof. Umberto Eco (1932-2016, quien hizo famoso al instrumento al nombrar una de sus...
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