Ubicato in fondo ai giardini pubblici posti al di sotto del nucleo storico del Castello, raggiunto grazie alla cortesia di residenti perché privo di una adeguata e diffusa segnaletica, la Galleria Comunale d'arte Moderna e Contemporanea gode del preventivo passaggio attraverso l'ombroso e ben curato parco quasi a costituire necessaria cesura con il rumoroso e trafficato ambiente urbano. Questo passaggio è peraltro obbligatorio perché la biglietteria è sita sotto il costone roccioso del Castello in una cava recuperata a spazio d'arte contemporanea che ben dispone alla successiva visita nella adiacente palazzina sede della Galleria. Già all'ingresso si intuisce che la visita sarà impegnativa scorgendo in prospettiva la sala con le opere scultoree di Ciusa e la simmetrica apertura laterale delle sale che ospitano permanentemente la Collezione Ingrao costituita da quadri e piccole sculture di autori vari moderni tra cui Morandi, Mafai, Boccioni, Balla, Modigliani e tanti altri a coprire un periodo che va dall'inizio del 1900 agli anni '60. L' esposizione è sorprendentemente ricca ed organizzata secondo un filo logico legato soprattutto alle relazioni personali tra i vari artisti in ambienti degli anni '30 ben curati ed illuminati per un vero e completo godimento di tutte le opere esposte. Gradita la solerte ed attenta, ma discreta, sorveglianza del personale addetto. È auspicabile una migliore e più diffusa informazione in merito alla Galleria per favorire una più agevole raggiungibilità non solo dal largo Dessi ma anche dal Viale...
Read moreAl termine dell'ombrosa allea dei Giardini Pubblici, innervata di verzura prodigiosamente prodiga e fittamente punteggiata di sedili e fontanelle che invitano ad un contemplativo ristoro, rotto solo dai lieti gridi dei fanciulli che si baloccano fra i bassi rami e le palme, ristà il palazzo che un tempo ospitò la Regia Polveriera - oggi sede della Galleria Comunale. La facciata neoclassica ci introduce in un ambiente recentemente ammodernato, lustro di marmo e legno, così invitante nella canicola agostana che non si esita a varcarne le porte a vetri, su cui campeggiano smerigliate melusine reggenti lo scudo cagliaritano. La collezione, poi, giustamente lodata, prende abbrivio da un tardo ottocento italiano, incerto ancora fra verismo e simbolismo, e si addentra in un ricco novecento, trascorrente delle avanguardie al pop. I nomi sono quelli blasonatissimi di Balla, Boccioni, Depero, Carrà, De Pisis, Casorati, Maccari, Wildt per citarne solo alcuni. E un commovente Morandi, sorpreso, nel folto carteggio intercorso coll'aggregatore della collezione, l'emerito Avv. Francesco Paolo Ingrao, sorpreso, dicevamo, a prodigarsi in ringraziamenti per un prosciutto e molte arance ricevute in dono dal munifico committente. Arricchiscono la visita la sala dedicata alla struggente opera scultorea del Ciusa e la finale sorpresa della "quadreria", che omaggia il benefattore della Galleria con un simbolico richiamo a quello che fu il suo studio: fitti volti a altre pitture che sornioni ammiccano dalle pareti al...
Read moreLa Galleria comunale d'arte di Cagliari è un'istituzione museale situata in una struttura storica ai giardini pubblici, in largo Dessì. Inaugurata nel 1933, è la principale sede dei Musei Civici di Cagliari che comprendono anche il Palazzo di Città e il Museo d'Arte Siamese Stefano Cardu. La Galleria sorge sulla sede della Polveriera dell'Arsenale Sabaudo, risalente alla fine del 1700. Il prospetto principale neoclassico, che divenne il fondale prospettico del viale dei Giardini Pubblici, fu realizzato nel 1828 da Carlo Boyl di Putifigari. Dismesso l'uso militare alla fine dell'Ottocento e acquisito dalla municipalità, l’edificio subisce delle nuove modifiche all’inizio degli anni Trenta del Novecento, ad opera di Ubaldo Badas, per divenire Galleria d’Arte, primo museo civico della Sardegna, nel 1933. Alla Galleria è annesso il CARTEC - Cave per l'arte Contemporanea, realizzato nelle grotte artificiali risalenti all'epoca medievale, che furono cave della pietra con cui fu costruita l'antica città di Cagliari. Durante la Seconda Guerra Mondiale lo spazio fu utilizzato come rifugio antiaereo e come deposito. Restaurato nel 2015, il CARTEC ospita le esposizioni temporanee. I Giardini circostanti, risalenti alla prima metà dell'ìOttocento, sono naturale estensione dello spazio del museo; ospitano, oltre alle orìginali sculture ottocentesche e alla statua di Cerere, di epoca Romano imperiale, importanti opere scultoree di artisti contemporanei: Mimmo Paladino,.Antonio Paradiso, Mauro...
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