La iglesia de san Francisco de Asís está situada frente a una gran plaza en la parte alta de la ciudad, muy cerca del sasso Barisano. Esta zona es parte de la antigua ciudad medieval, en donde residían las familias más adineradas. Hoy es uno de los barrios más concurridos y animados de Matera, con numerosos restaurantes y tiendas de moda. La iglesia de san Francisco ha sufrido importantes modificaciones a lo largo de su historia. La iglesia actual se levanta sobre una antigua iglesia rupestre soterrada en el subsuelo y que se encuentra bajo una de las capillas. Este antiguo templo se encontraba bajo la advocación de los santos Pedro y Pablo y formaba parte de un pequeño monasterio de origen bizantino. La actual iglesia está dedicada a san Francisco de Asís ya que, según cuenta la tradición popular, el santo visitó esta antigua iglesia en el año 1218. Durante la expansión del movimiento franciscano en el siglo XIII se construyó aquí una iglesia románica ubicada sobre el antiguo templo subterráneo, y ya bajo la advocación de san Francisco. De esta antigua iglesia románica apenas quedan restos visibles, uno de ellos es la pila bautismal del siglo XIII que se encuentra junto a la entrada. En el siglo XV la iglesia sufrió una amplia reforma, ampliando su estructura y añadiendo las capillas laterales en el interior. Finalmente, en el siglo XVIII se llevó a cabo la completa remodelación de la fachada, quedando la iglesia tal y como la vemos hoy. La actual fachada barroca fue construida a lo largo del siglo XVIII siguiendo el estilo barroco imperante en Europa. El diseño de la fachada lo realizan los arquitectos Vito Valentino y Tommaso Pennetta. Está conformada en dos cuerpos o plantas. El cuerpo inferior, sobreelevado por unos escalones, está conformado por un portón adintelado adornado con volutas vegetales y festones. La puerta está flanqueada por cuatro pilastras encastradas, decoradas con capiteles corintios. Estas pilastras sustentan unas cornisas, rematadas con las esculturas de san Francisco de Asís a la derecha y san Antonio de Padua a la izquierda. En este cuerpo inferior se abren cinco ventanales que dan luminosidad al interior de la iglesia. En el cuerpo superior se abre un nicho que alberga la estatua de la Virgen de la Bruna, patrona de Matera. La hornacina de la Virgen está ricamente ornamentada con volutas y guirnaldas, rodeada por unos ángeles que sostienen un paño y rematada por una corona. La iglesia tiene planta de nave única con diversas capillas en los laterales separadas por anchos pilares cuadrados sobre los que se asientan arcos de medio punto que sustentan unos muros cortos ricamente decorados con estucos de yeso y pinturas. Toda la nave está cubierta con un techo de madera pintado con trampantojos en cuyo centro se puede ver una pintura con el emblema entronizado de la orden Franciscana (una cruz Tau y los brazos cruzados de Cristo y san Francisco). Al fondo de la nave se encuentra el presbiterio, enmarcado por un gran arco ojival, con un ábside cuadrangular en el que se halla el altar mayor en mármol blanco. Tras este altar se encuentra el coro en el que destaca un políptico desmenbrado del siglo XV dividido en nueve pinturas sobre tablas en cuyo centro se encuentra la Virgen entronizada con el niño. Encima de estas pinturas al temple se ubica un órgano de manufactura reciente. La entrada a la iglesia es libre y gratuita, aunque siempre respetando el culto de los feligreses. El templo está abierto de 8 a 12 horas y de 16:30 a 20 horas. La iglesia de san Francisco es uno de los templos más importantes del barroco tardío de la Puglia. Una joya de la arquitectura religiosa de Matera, con una magnífica fachada barroca, que merece la...
Read moreChiesa di S. Francesco d'Assisi
La chiesa di S. Francesco d'Assisi è l'unica struttura superstite dell'omonimo ampio complesso conventuale demolito negli anni '50 dello scorso secolo per far posto all'edificio della Banca d'Italia La comunità francescana si insedia a Matera nel preesistente complesso ipogeo dei Santi Pietro e Paolo intorno alla prima metà del XIII secolo e comincia ad edificare la prima chiesa sub divo tra il 1250 e il 1300 circa. Di dimensioni ridotte, questa doveva occupare l'area dell'attuale abside: nella cella campanaria è ancora possibile leggerne il portale a sesto acuto. Il tempio non fu mai ultimato: un programma edilizio più vasto, dovuto alle mutate disponibilità economiche della comunità religiosa, produsse un complesso di notevoli dimensioni con due chiostri. La nuova chiesa si sviluppa in senso ortogonale alla precedente ed assume caratteri icnografici frequenti nell'architettura francescana: invaso spaziale monoaulato, copertura a capriate lignee, ancora esistenti al di sopra dell'attuale soffitto, databili alla prima metà del XIV secolo, arco trionfale acuto, abside piatta voltata a crociera. In questo stesso periodo si costruisce anche la cella campanaria, a destra dell'abside. che conserva ancora i caratteri stilistici dell'epoca: volta a crociera con snelli costoloni impostati su peducci scolpiti a motivi antropomorfi e zoomorfi, dipinti murali tardogotici con figure di Santi. portale esterno trilobato fiancheggiato da archeggiature cieche. Tra il XV ed il XVI secolo si realizza l'ampliamento dell'impianto monoaulato del tempio con la costruzione delle cappelle laterali. La serie posta a sinistra dell'ingresso viene edificata inglobando le campate del chiostro del convento adiacente alla chiesa, mentre le cappelle di destra sono costruite intorno alla fine del XVI secolo. Nel XVII secolo il mecenatismo di Mons. Vincenzo Lanfranchi, vescovo della città, consente ai Francescani di Matera di apportare miglioramenti alla chiesa rappresentati soprattutto dal controsoffitto ligneo a lacunari e medaglioni decorato con rosette intagliate e dorate e con una scultura raffigurante Immacolata posta in posizione centrale. Ai lavori di restauro intrapresi nel corso del XVII secolo, seguono, nella prima metà del '700, quelli di ricostruzione della facciata della chiesa (1751) e di decorazione degli interni (1756) secondo gli schemi della cultura tardo-barocca. Con la soppressione dell'ordine religioso, sancita dalle leggi napoleoniche, la cura della Chiesa di San Francesco viene affidata a sacerdoti nominati dal Capitolo della Cattedrale. Nel XX secolo l'antico soffitto ligneo seicentesco viene sostituito con una nuova struttura, nel 1934, e decorato nel 1945. Lo spazio della navata, compresso dal soffitto piano, si espande nell'ampia crociera dell'abside e si dilata nelle cappelle laterali ognuna delle quali è definita da particolari soluzioni architettoniche e decorative volte dalle strutture complesse, stucchi parietali, altari policromi, alzate scintillanti di durature con misteriosi mascheroni e...
Read moreLa chiesa di San Francesco d'Assisi è un luogo di culto cattolico di Matera in stile barocco, situato nella centralissima piazza San Francesco. Il primo nucleo della chiesa è stato un'antica chiesetta ipogea intitolata ai santi Pietro e Paolo, ancora oggi visitabile accedendo tramite una botola da una cappella e contenente un affresco raffigurante la visita del 1093 a Matera del Papa Urbano II. Il nome si fa risalire ad una visita nella chiesa riportata da alcuni cronisti di San Francesco d'Assisi del 1218.
La chiesa ha subito numerose trasformazioni, con una struttura originaria risalente alla prima metà del XIII secolo, ampliata nel XV secolo, per assumere lo stato attuale nel XVIII secolo con la costruzione della facciata barocca da parte degli architetti Vito Valentino e Tommaso Pennetta. La facciata barocca ospita nella parte alta tre statue, con l'Immacolata al centro e San Francesco e Sant'Antonio ai lati. L'interno è ad una sola navata con soffitto piano dipinto, lungo la quale si aprono delle cappelle laterali. La navata termina con l'abside quadrangolare, introdotta da un arco a sesto acuto e coperta con volta a crociera; a ridosso della parete di fondo, alle spalle dell'altare maggiore, si trova la cantoria, il cui parapetto è decorato dagli scomparti di un polittico del XV secolo con nove dipinti a tempera su tavola, attribuiti a Lazzaro Bastiani. Al di sopra di essa vi è l'organo a canne, costruito da Fratelli Ruffatti nel 1955 e dagli stessi modificato nel 1978, a trasmissione elettrica e con 22 registri su due...
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