Il palazzo Diomede Carafa è un palazzo monumentale di Napoli edificato nel XV secolo lungo il decumano inferiore.
Cenni storiciModifica
Il palazzo venne fondato nel XV secolo da Diomede Carafa primo conte di Maddaloni con lo scopo di ospitare i reperti dell'antichità rinvenuti nella città, ricostruendo sostanzialmente un preesistente edificio medievale probabilmente sempre appartenente alla famiglia Carafa.[1] La ricostruzione fu quindi completata nel 1466 ed è testimoniata anche da un'epigrafe latina sul cortile d'onore:
«HAS COMES INSIGNIS DIOMEDES CONDIDIT AEDES& CARAFA IN LAUDEM REGIS PATRIAEQUE DECOREM& EST ET FORTE LOCUS MAGIS APTUS ET AMPLIUS IN URBE% SIT SED AB AGNATIS DISCEDERE TURPE PUTAVIT»
(L'insigne conte Diomede Carafa edificò questa casa. È a lode del re e decoro della patria. Ci sia anche un sito forse più ampio e adatto in città, ma egli ritenne turpe separarsi dagli avi.)
Secondo il Chiarini, che riprese notizie di Bernardo De Dominici, il progetto del palazzo medievale preesistente appartiene a Masuccio Primo,[1] mentre nell'attribuzione del progetto del palazzo vengono avanzate tuttavia anche altre teorie, tra le quali si ipotizza che la paternità dell'opera sia da ricondurre ad Angelo Aniello Fiore, scultore e architetto a cui si deve il progetto del palazzo Petrucci, con il quale ci sono diverse analogie architettoniche, e che lavorò con i Carafa per lungo tempo e che realizzò per loro un sepolcro alla famiglia nella chiesa di San Domenico Maggiore.
Il palazzo successivamente passò al figlio di Diomede e ancora dopo, poiché i conti di Maddaloni non ebbero eredi, divenne proprietà del ramo dei Carafa di Columbrano, che lo ristrutturarono riportandolo ai vecchi splendori dopo anni di abbandono. Dopo la morte della duchessa Faustina Pignatelli, moglie di Francesco Carafa di Columbrano, il palazzo ritornò di nuovo nell'oblio e nel 1815 venne acquistato dai Santangelo[1] che lo adibirono a...
Read moreLa Napoli storica è così. Cammini per antiche strade apparentemente normali, ma basta alzare la testa e guardarsi intorno per capire che tutto è.. fuorché banale. Basta varcare la soglia di un palazzo per accorgersi che gli spazi aperti sono all'interno. Diomede Carafa, primo conte di Maddaloni, fece costruire questo palazzo espressamente per ospitarvi reperti dell’antichità rinvenuti a Napoli: una sorta di museo ante litteram, dunque, il Palazzo Diomede Carafa di via San Biagio dei Librai. Decumano inferiore parallelo a via dei Tribunali, nel cuore del centro storico. Nella corte del palazzo domina un imponente testa di cavallo, la cui copia originale esposta al MAN, è attribuita...
Read moreBellissimo palazzo rinascimentale situato sul decumano inferiore, immediatamente riconoscibile per il suo esterno bugnato bicolore su cui si arrampica da un lato un enorme glicine, per il bellissimo portone ligneo intagliato e recentemente ristrutturato, sovrastato dalla statua di ercole. Nell'ampio cortile, tra colonnati, archi e fregi, spicca la testa di cavallo attribuita a Donatello, anch'essa ristrutturata, copia dell'originale conservata al MANN. Nel suo interno si possono trovare diverse attività e...
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