Sicuramente non può mancare una passeggiata qui, uno dei lungomare di Palermo che nell'ultimo trentennio ha cambiato volto, regalando così una passeggiata lungo la riva del mare tra le antiche mure, palazzi nobiliari e monumenti storici. Con il Foro Italico oggi si passeggia sulla storia, infatti prima della seconda guerra mondiale, il mare giungeva a ridosso del percorso attuale della strada, fu durante i bombardamenti tedeschi ed americani che il mare si allontanò per via dei detriti delle macerie del centro storico e della zona portuale depositati in questa zona di costa. Si estende dalla Cala a Villa Giulia e il suo nome per esteso è Foro Italico Umberto I in onore e ricordo del re assassinato nel 1900. Il nome foro italico le fu dato, la prima volta, nel 1848 durante i moti antiborbonici dal parlamento siciliano, per esser mantenuto dal 1860 con l'annessione al regno di Sicilia. L'idea di un lungomare e la sua realizzazione si sviluppa fino ai giorni nostri ma nacque nel 1582, dal viceré Marco Antonio Colonna, prima l'aspetto era molto diverso la costa era un punto di probabile approdo nemico e quindi veniva vissuta come confine da difendere, la dimostrazione sta nel fatto che la sua conversione in passeggiata, come punto panoramico tra mare e monumenti storici, portò alla demolizione di due delle fortificazioni marittime, il bastione del Tuono prima (1734) e il bastione di Vega dopo (intorno al 1784). Così come la vediamo oggi è frutto del ripristino iniziato negli anni novanta fino al duemila dopo che dalla fine della seconda guerra mondiali era stata trascurata e lasciata in abbandono, ricordo che negli anni ottanta l'unica attrattiva che portava i palermitani lì erano le cosiddette, nominate e chiamate così, "giostre" un agglomerato di giostre che occupavano ciò che oggi è un prato. Ma il posto perdeva attrattiva perdendo il suo punto di forza ovvero la vista sul mare. Oggi restituito alla città è punto di incontro, riferimento per chi vuole fare una passeggiata, yoga, correre o portare i bambini a giocare all'aria aperta, è vissuto come una grande aria verde, sarebbe da lavorarci e manutentare più spesso ma dove c'è uno spazio pubblico comune dovrebbe esserci più attenzione e rispetto da parte dei fruitori in modo da mantenerlo pulito e dignitoso per tutti, così come in una casa affollata ognuno deve fare la sua parte per non farla apparire...
Read moreThe Foro Italico in Palermo is an absolute gem! This incredible, expansive space offers a welcome respite from the hustle and bustle of the city. Its vastness provides ample room for a variety of activities, making it a versatile destination for locals and visitors alike. Whether you're seeking a peaceful stroll, a place for outdoor recreation, or a venue for events and gatherings, The Foro Italico delivers. The serene atmosphere and lush surroundings create the perfect backdrop for relaxation and rejuvenation. It's a true oasis in the heart of Palermo, and a must-visit for anyone looking to escape the urban landscape and immerse themselves in...
Read moreIl cibo era buono e per questo darò 2 stelle, nonostante il posto fosse affollato ci hanno fatto sedere subito, ma per tutto il resto sono stati carenti. Iniziamo con il servizio, c'era molta confusione e si dimenticavano i piatti (a noi il menù fisso non è mai arrivato e perciò ho richiesto in cassa di non pagarlo), abbiamo richiesto più volte le ostriche con lo spumantino ed hanno sbagliato a portarlo doppio, più volte abbiamo richiesto un thè e alla fine ci viene detto che lo avevano solo caldo e potevano accompagnarlo con del ghiaccio (quella sera c'era un' afa che si faceva fatica a respirare), gli antipasti ottimi, dalle ostriche fresche, all'antipasto "foro italico" squisito, frittura di pesciolini leggera, pesce fresco e vedere i cuochi al bancone con i polipi era veramente suggestivo e caratteristico, peccato che poi ci è arrivato un primo dal gusto sublime erano delle busiate con pesto di pistacchio con ciliegino e gambero rosso, ottimo, veramente molto delicato e con una cremina densa al punto giusto (un po' come la carbonara) però i gamberi erano di piccola pezzatura con tutta il guscio e dava veramente fastidio mangiare la pasta con in mezzo le antenne che alla fine abbiamo dovuto lasciare il piatto quasi intero, un vero peccato ed uno spreco, anche perché il piatto lo aveva ordinato mio figlio di 12 anni e si sa come sono i ragazzini, ma in realtà nemmeno noi adulti siamo riusciti a mangiarlo. Ci tornerò perché il cibo meritava davvero e chiederò prima come saranno serviti i piatti , ma solo se vedrò poca gente e sperando che nel frattempo abbiano cambiato qualcosa nella gestione delle comande ecc ecc... perché quella sera è stata una catastrofe, non solo per noi, ma anche per i clienti che erano...
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