Review of Porta Felice in Palermo
Porta Felice serves as the grand entrance from the seaside to the Cassaro, one of Palermo's main historic axes. The gate, named after Donna Felice Orsini, the wife of the Spanish viceroy Marcantonio Colonna, was commissioned in 1582 to give a monumental entrance to the Cassaro, which had been extended to the sea a year earlier.
The architectural details are intriguing—the facades feature inscriptions with verses from poet Antonio Veneziano. Interestingly, the passage of time has led to a differentiation between the two facades: the inner one, facing the city, leans more towards Renaissance styles, while the outer one, with its gray marble cladding and sculptures, showcases Baroque characteristics.
While Porta Felice has an interesting history, it may not be worth a dedicated trip from the city center unless you're already planning to visit the port area. However, if you do find yourself there, I recommend stopping by the nearby Giardino Garibaldi for a...
Read moreIngresso monumentale del Cassaro, l'attuale Corso Vittorio Emanuele. Costruito dal 1581 al 1637, ove l'intervallo di tempo permise la differenziazione delle facciate dei piloni: così abbiamo il prospetto interno (affacciato sulla città) con caratteristiche più tendenti agli stilemi rinascimentali, mentre il secondo realizzato con rivestimenti e sculture in marmo grigio dai caratteri e dalle connotazioni tipicamente barocchi. I piloni rivestiti di marmi, decorati con colonne, balconi, logge, architravi, balaustre, capitelli, cornici, fasce, festoni, ghirlande, mascheroni, piedistalli, plinti, gradini, fregi, riccioli, volute e pigne sommitali, furono ulteriormente arricchiti nel 1644. In corrispondenza delle balaustre si stagliano imperiose le aquile coronate che reggono le insegne reali e l'acronimo SPQP (Senatus PopulusQue Panormitanus).Ai lati sono insastonati i doppi scudi con le armi del viceré e della città.Sui contrafforti esterni delle logge sono collocate le statue raffiguranti Santa Ninfa e Santa Cristina.
Il prospetto interno affacciato su Piazza Santo Spirito, realizzato in conci intagliati, per mancanza di particolari scultorei e marmorei
prospetto interno affacciato su Piazza Santo Spirito, realizzato in conci intagliati, per mancanza di particolari scultorei e marmorei (ad eccezione del rivestimento alla base e della balaustra del terrazzo), presenta chiaramente la ripartizione su tre ordini. Al piano terra le porte d'accesso ai piloni. Nel secondo ordine un balcone e una finestra incorniciati da dettami in stile rinascimentale. Al terzo la balconata belvedere con contrafforte a ricciolo. I vani costituivano appartamenti ad uso dei pretori cittadini.[7] Affreschi realizzati da Pietro Novelli decoravano le volte degli ambienti interni.[9]
Il varco interno nella sua profondità non presenta alcun rilievo se non i cornicioni marcapiano fra il secondo e il terzo ordine sui quale si sviluppano i balconi con porte sormontate da timpani.
Il manufatto misurava 92 palmi d'altezza per 54 di larghezza, con un vano di passaggio largo 32 palmi. In seguito ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, il pilone destro venne quasi interamente distrutto, ma un attento restauro ha riportato la porta al suo antico splendore, seppur perdendo alcuni degli elementi...
Read moreLa Porta Felice è una delle porte di Palermo. Rappresenta l'ingresso dal lato mare al Cassaro, uno degli assi principali della città. Prende il nome da Donna Felice Orsini, moglie del viceré spagnolo Marcantonio Colonna, che, nel 1582, decise di dare un ingresso monumentale al Cassaro (l'attuale Corso Vittorio Emanuele), prolungato fino al mare nel 1581. Con la morte del viceré, la costruzione della Porta, costituita da due imponenti piloni, progettata dall'architetto Mariano Smiriglio, riprese sotto il mandato del viceré Lorenzo Suárez de Figueroa y Córdoba, duca di Feria, e i lavori si protrassero fino al 1637 durante il vicereame di Luigi Guglielmo I Moncada, duca di Montalto. L'intervallo di tempo trascorso permise la differenziazione delle facciate dei piloni: così abbiamo il prospetto interno (affacciato sulla città) con caratteristiche più tendenti agli stilemi rinascimentali, mentre il secondo (successivo al primo, terminato dagli architetti Pietro Novelli, Smiriglio e Vincenzo Tedeschi, prospiciente al mare), realizzato con rivestimenti e sculture in marmo grigio dai caratteri e dalle connotazioni tipicamente barocchi. I piloni rivestiti di marmi, decorati con colonne, balconi, logge, architravi, balaustre, capitelli, cornici, fasce, festoni, ghirlande, mascheroni, piedistalli, plinti, gradini, fregi, riccioli, volute e pigne sommitali, furono ulteriormente arricchiti sul prospetto alla Marina, da due fonti dal viceré di Sicilia Giovanni Alfonso Enriquez de Cabrera, conte di Modica e grande ammiraglio di Castiglia nel 1644. Due ulteriori vasconi sormontati da iscrizioni marmoree fanno ala nei contrafforti laterali. Due nicchie delimitate da colonne e architravi, custodiscono altrettante statue canefore elevate su piedistalli e sormontate da epigrafi magnificanti Filippo...
Read more