“Pregiatissima cripta romanica resto della sovrastante basilica di culto ariano esistente al tempo di Rotari. La datazione è controversa tra il VII e XI sec. E’ a cinque navate con affreschi sulle crociere delle volte”. La costruzione della chiesa si fa risalire al tempo di re Rotari (636-652) ma l'esistenza, nell'interno della cripta, di capitelli d'arte ostrogota, lascia supporre che Rotari abbia ricostruito la chiesa sull'area di una preesistente cattedrale. Sembra che l'edificio avesse pianta basilicale, con tre navate di notevole lunghezza scompartite da otto grandi colonne marmoree. La chiesa fu restaurata nei primi anni del Seicento, mentre nel secolo seguente, minacciando rovina, fu demolita e integralmente ricostruita. Soppressa nel 1805, fu atterrata nei primi decenni del Novecento. La cripta, unica parte risparmiata dalla demolizione, si presenta come un tempietto coperto da volte a crociera con archi apparenti sostenuti da dieci elementi portanti che sono privi di base. Su questi dieci pilastrini e colonnette poggiano altrettanti capitelli di tipo tronco-piramidale ad alto fogliame di palma senza nervature ma con un contorno. I capitelli sono sormontati da un abbozzo di pulvino, più largo spesso dello stesso capitello, ma nascosto dall'imposta delle volte. Gli studiosi hanno considerato questi elementi come appartenenti alla chiesa ricostruita da Rotari. Per quanto riguarda la muratura della cripta, viene attribuita al secolo VII o alla fine del secolo VI. Le volte conservano interessanti tracce di affreschi romanici. Catalogo dei Beni Vincolati del Comune di...
Read moreDi solito la costruzione della chiesa si fa' risalire ai tempi di Rotari, ma l'esistenza all'interno di capitelli ostrogoti, lascia capire che Rotari abbia ricostruito la chiesa sull'area di una pre-esistente cattedrale di culto ariano eretta dagli Ostrogoti.
Lo storico longobardo Paolo Diacono afferma che ancora ai suoi tempi si mostrava il luogo ove sorgevano la residenza e il battistero del vescovo ariano, accanto alla basilica di Sant'Eusebio. Lo stesso storico ci informa che verso la fine del regno di Rotari, il vescovo ariano di Pavia, Anastasio, si convertì col suo gregge alla chiesa cattolica e più tardi, dal 658 al 681, divenne vescovo cattolico di Pavia. Così la chiesa divenne cattolica.
La chiesa fu restaurata nei primi anni del '600, mentre nel secolo seguente cadde in rovina, fu demolita e integralmente ricostruita. La chiesa fu soppressa nel 1805, la chiesa fu atterrata nei...
Read moreSemplicemente spettacolare. La cripta di Sant’Eusebio si trova in piazza Leonardo da Vinci, nei pressi delle torri di fronte all’Università di Pavia, ed è ciò che rimane di un’antica chiesa longobarda al tempo di re Rotari (636-652). Inizialmente sede del vescovo ariano, fu dedicata a Sant’Eusebio dopo la conversione al cattolicesimo da parte dei Longobardi. Menzionata nell’Historia Langobardorum di Paolo Diacono, l’edificio di culto è stato completamente ricostruito nell’XI secolo, rimaneggiato tra Cinquecento e Seicento, rifatto nel Settecento e raso al suolo del tutto nel 1923 per fare spazio all’adiacente Palazzo della Posta. La cripta è ciò che...
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