This Renaissance-style cathedral, whose construction in some details (marble coatings of the facade) is not yet finished, was erected in the 15th century on the site of two pre-existing Romanesque cathedrals (dedicated to San Esteban and Santa Maria del Popolo). The cathedral contains the remains of San Siro, the first bishop of Pavia (3rd-4th century).
The works began in 1488 by order of Bishop Ascanio Maria Sforza Visconti, under the direction of the architect Cristoforo Rocchi, soon replaced by Giovanni Antonio Amadeo and Gian Giacomo Dolcebuono. The original project, with three naves in the longitudinal axis and in the transept, flanked by semicircular niches and large central dome covered by triangular niches, also reflects the decisive influence of Bramante, for which the Cathedral of Pavia constitutes in practice a general essay for the new Basilica of St. Peter in Rome. Leonardo da Vinci, visiting Pavia during the early stages of the work, also contributed his contribution to the project, it seems that in regard to the foundation technique. Part of the altar dates back to 1521, by Gianpietrino Rizzi, Leonardo's student; another part is due to Bernardino Gatti (1531).
The work of the cathedral continued through the centuries with different fortunes, and already in the seventeenth century the part corresponding to the presbytery was finished, due to the later century the rising of the dome drum. The structure was incomplete until 1898, when the facade and the dome were completed according to the original project by Giovanni Antonio Amadeo.
In the 1930s the construction was completed with the construction of the two arms of the transept, made according to the original designs of the 16th century but using a reinforced cement bearing structure, made in such a way that it did not alter the internal architectural lines. Such a constructive technique was necessary for aesthetic reasons but also because it was the only one that guaranteed the possibility of safeguarding the underground advances of the old medieval cathedral of Santa Maria del Popolo.
The very long constructive life of the Cathedral of Pavia, developed in an arch of four centuries, constitutes a rare example of adherence to the original project conceived so long ago and of the will to complete it as...
Read moreThe cathedral was begun in 1488, under architect Cristoforo Rocchi, who was soon replaced by Giovanni Antonio Amadeo and Gian Giacomo Dolcebuono. The original project, with a nave and two aisles flanked by semicircular niches and a large central dome, was influenced by Bramante, some details of it later appearing in St. Peter's Basilica in Rome. Leonardo da Vinci is also known to have contributed to the project. In 1521, the altar area was completed by Gianpietrino Rizzi, a pupil of Da Vinci. By the 17th century, the presbytery had been completed but only in the following century was the tambour built, while the dome itself and the facade had to wait for the 19th century. The dome was designed by Carlo Maciachini and completed in 1885, but partially collapsed the same year. In 1930, construction continued with the two arms of the transept, for which the original plan was followed, although using reinforced concrete (in order to save the remains of the medieval Santa Maria del Popolo). The arms are still missing part of the internal marble decoration. The church is on the Greek Cross plan: it therefore has the same length and width at the transept. At about 84 m (276 ft), it is one of the largest edifices with a central plan in northern Italy.[citation needed] The central dome, with an octagonal plan, is 97 m (318 ft) tall, with a total weight of some 20,000 tons. It is the fourth in Italy in size, after St. Peter's Basilica, the Pantheon and the Cathedral of Florence.
!Be aware of the lunch break during which the...
Read moreStato di conservazione: in fase di ristrutturazione Note storico-artistiche da decreto vincolo: “fu edificato sull’area di due cattedrali medievali dove si collocò la prima pietra il 29 giugno 1488. Venne costruito sotto la direzione di Bramante Urbino, che si avvalse della collaborazione di altri architetti del secolo. All’interno, da una pianta ottagonale si erge l’arditissima cupola che è la terza d’Italia. L’interno rivestito in marmo di Ornavasso, Angera e Carrara, racchiude alcune opere d’arte di rilevante interesse.” La cattedrale, la cui costruzione è in alcuni particolari (rivestimenti marmorei) tuttora non completata, sebbene l'inizio dei lavori risalga al XV secolo sorge sul sito delle due preesistenti cattedrali romaniche (Santo Stefano e Santa Maria del Popolo). La cattedrale contiene le spoglie di San Siro, il primo vescovo di Pavia (III-IV secolo). A fianco del Duomo era situata la Torre Civica, di cui si ha menzione fin dal 1330, ulteriormente innalzata nel 1583 da Pellegrino Tibaldi e crollata il 17 marzo 1989. La costruzione della cattedrale iniziò nel 1488 sotto la direzione dell'architetto Cristoforo Rocchi, ben presto sostituito da Giovanni Antonio Amadeo e da Gian Giacomo Dolcebuono. Il progetto originale, con tre navate nell'asse longitudinale e nel transetto, affiancate da nicchie semicircolari e grande cupola centrale raccordata mediante nicchioni triangolari, riflette anche l'influenza decisiva del Bramante, per il quale la cattedrale pavese costituì in pratica una prova generale per la nuova Basilica di San Pietro a Roma. Anche Leonardo da Vinci, in visita a Pavia durante le prime fasi dei lavori, diede il proprio contributo progettuale, pare per quanto riguarda la tecnica di fondazione. Parte dell'altare risale al 1521, di Gianpietrino Rizzi, allievo di Leonardo; un'altra parte si deve invece a Bernardino Gatti (1531). Il cantiere della cattedrale proseguì attraverso i secoli con alterne fortune, e se già nel XVII secolo la parte corrispondente al presbiterio fu completata, si deve al secolo successivo l'innalzamento del tamburo della cupola, e solo alla fine del 1800 la cupola stessa e la facciata furono completate (rispettivamente nel 1885 e nel 1898), sempre rispettando il progetto originale. Negli anni '30 del XX secolo la costruzione fu ulteriormente completata con l'edificazione dei due bracci del transetto, realizzati secondo i disegni originali cinquecenteschi ma utilizzando una struttura portante in cemento armato, realizzata in modo tale da non alterare le linee architettoniche interne. Tale tecnica costruttiva fu necessaria sia per motivi statici, sia perché era l'unica che garantisse la possibilità di salvaguardare gli avanzi sotterranei dell'antica cattedrale medievale di Santa Maria del Popolo. I due nuovi bracci attendono ancora parte del rivestimento marmoreo interno. La lunghissima vicenda costruttiva della Cattedrale di Pavia, sviluppatasi in un arco di oltre quattro secoli, costituisce un raro esempio di aderenza al progetto originale concepito tanto tempo addietro e di volontà nel completarlo come era stato definito dall'Amadeo. Il monumento è un edificio di notevoli dimensioni. La pianta è a croce greca, con tre navate affiancate da cappelle semicircolari. Pertanto la chiesa presenta un'identica misura di lunghezza e di larghezza al transetto, pari a 84 metri circa. La navata centrale, di dimensioni doppie delle laterali e percorsa da due gallerie praticabili, è alta circa 30 metri. Con tali dimensioni, la Cattedrale di Pavia è tra i più imponenti templi a pianta centrale del nord Italia. La cupola centrale, a pianta ottagonale, con un'altezza di 97 metri, una luce di 34 ed un peso nell'ordine delle 20 mila tonnellate, è la quarta in Italia per dimensioni, sorpassata soltanto dalla basilica di San Pietro, dalla cupola del Pantheon di Roma (più bassa, ma con una luce di ben 43 metri) e dalla cattedrale di Firenze. Catalogo dei Beni Vincolati del Comune di...
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