La basilica fu costruita nel XV secolo. La facciata, a filari irregolari di pietre con tetto a doppio spiovente, è caratterizzata da un portale d’ingresso in pietra e inquadrato da una cornice fortemente aggettante che fa apparire le due colonne corinzie ai lati, parzialmente incassate. Superiormente un timpano curvilineo conclude il portale a fianco del quale si trovano due pilastri con nicchie, ciò che resta di un progetto seicentesco della facciata mai realizzato. Sui due lati corti del vestibolo si aprono altri due portali. Il tamburo ottagonale presenta nella parte superiore un rivestimento in laterizio e costoloni in pietra. L'edificio presenta un impianto planimetrico a pianta centrale ottagonale sormontata da una cupola e preceduta da un vestibolo che risulta essere coperto da una cupola centrale a volta a botte le cui nervature si uniscono idealmente alle lesene delle pareti sottostanti. Tutta la copertura è rivestita di lacunari decorati da fiori, e nei pennacchi della cupola sono collocate quattro valve di conchiglia. Il fregio della trabeazione, i quattro spicchi della cupola e il dossale dei sedili che corrono lungo tutta la lunghezza del vestibolo sono in marmo rosso. Sui lati dell’ottagono sormontato dalla cupola del Vasari, si aprono sei cappelle radiali che ospitano importanti opere d’arte, mentre sul lato opposto all'ingresso si trova la scarsella da cui si accede alla sacrestia. Gli archi d'ingresso alle cappelle sono fiancheggiati da lesene che sorreggono una trabeazione, al di sopra della quale si trova riprodotto su due piani lo stesso motivo della coppia di lesene, qui inframmezzate da una bifora. La cappella centrale, più alta delle altre, accoglie l'altare maggiore dove un'edicola con colonne corinzie e un frontone curvilineo racchiude l’affresco della “Madonna...
Read moreLa Basilica della Madonna dell’Umiltà rappresenta un notevole esempio di architettura rinascimentale. L’origine della chiesa e legata a un evento miracoloso che riguarda un’immagine della Madonna, un tempo conservata nell’antica chiesa medievale di Santa Maria Forisportam. L’episodio avvenne nell’anno 1490, in concomitanza di un periodo turbolento di lotte tra fazioni cittadine. Pare che dal dipinto sgorgarono lacrime argentee, probabilmente evidenza del dolore della Vergine per quelle guerre sconsiderate. La popolazione e gli abitanti del circondario iniziarono così un continuo pellegrinaggio presso quel luogo di culto, e, quando ci rese conto che la devozione aumentava in maniera esponenziale, si decise di dedicare alla pittura uno spazio che fosse più all’altezza di quei nuovi miracoli a cui la città stava assistendo. La prima pietra fu messa nel 1495, sotto la direzione dell’architetto Giuliano da Sangallo, per poi proseguire, a metà Cinquecento, con la guida di Giorgio Vasari, voluta specificatamente da Cosimo I. È proprio al Vasari che è dovuta la cupola, elemento architettonico che, visibile da ogni parte di Pistoia, è un chiaro rimando alla cupola del Brunelleschi a Firenze. La ricchezza degli interni è dovuta ai devoti più benestanti, le cappelle laterali, per esempio, furono decorate per volere di importanti famiglie pistoiesi, come quella dei Rospigliosi. Si distingue, tra le altre opere, l’altare maggiore, realizzazione dello scultore Pietro Tacca, allievo del...
Read moreOn our way from Piazza Duomo, trying to find the way back to our car, a duome appeared at the end of a small street - and urged us to find out what it was. (We hardly ever use a tourist guide when we visit places and so we risk to miss something - or be surprised to discover something amazing). And it was astonishing, the Basilica which, somehow hidden behind the houses, opened up. I took some pics from inside, but the photos hardly can show what we...
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