The present castle was built by Sigismondo Pandolfo Malatesta, lord of Rimini, beginning on March 20, 1437, but only the central nucleus of this structure remains. According to the contemporary chronicles, Malatesta designed it, although it is known that several architects worked on the construction, including Filippo Brunelleschi, who visited Rimini for two months in 1438. Construction lasted some 15 years.
The castle-palace originally was surrounded by a large moat, with a ravelin at the main entrance, sporting the heraldic symbols of the House of Malatesta. The walls were thought to be thick enough to bear the impact of the new artillery pieces of that period. Although originally positioned externally from the city, it has no towers facing that side: all towers are in fact oriented towards the city. These towers are square, and once housed a bronze cannon each.
The central part of the castle was also the Malatesta residence, with rooms decorated with tapestries, curtains and frescoes. Also the exterior was decorated, as suggested by the few maiolica tiles visible. Sigismondo Pandolfo Malatesta died here in 1468.
In 1821 the castle was turned into barracks for the local Carabinieri. Five years later, the external walls were demolished and the moat filled. After a period of decline, the edifice is now used for cultural...
Read moreSigismondo ne iniziò la costruzione il 20 marzo del 1437, penultimo mercoledì di quaresima, alle ore 18.48: giorno, ora e minuto probabilmente erano fissati da un oroscopo predisposto con cura dagli astrologi di corte. Ne proclamò la conclusione "ufficiale" nel 1446, un anno per lui particolarmente fortunato: ma in realtà vi si lavorava ancora nel 1454. Il castello fu concepito come palazzo e fortezza insieme, come degna sede per la corte e per la guarnigione e come segno di potere e di supremazia sulla città. Come architetto dell’opera fu celebrato dagli scrittori di corte lo stesso Sigismondo, che infatti se ne attribuisce la paternità nelle grandi epigrafi marmoree murate nell’edificio. Se per architetto intendiamo l’ispiratore, l’ideatore, il coordinatore, cioè un committente con esigenze e idee ben precise, allora possiamo accettare questa "attribuzione". In ogni caso egli si è servito dell’opera di diversi professionisti e specialisti; abbiamo notizia di una importante consulenza eseguita a lavori da poco iniziati da Filippo Brunelleschi, che nel 1438 fu a Rimini per un paio di mesi e compì tutta una serie di sopralluoghi alle principali fortezze malatestiane in Romagna e nelle Marche. La costruzione conserva un notevole fascino, con le sue grosse torri quadrate e le poderose muraglie a scarpa, il cui effetto originario, quando si innalzavano dal profondo fossato, doveva essere formidabile paragonabili, per la loro inclinazione e grandiosità, a piramidi. L’ingresso verso la città, che era un terrapieno e costituito da un doppio rivellino con ponti levatoi, è ornato da uno stemma costituito dal classico scudo con bande a scacchi, sormontato da un cimiero a testa d’elefante crestato e affiancato da una rosa quadripetala: si tratta di un rilievo d’ispirazione pisanelliana, di buona qualità, scolpito da un artista probabilmente veneto, come dimostrano le cadenze goticheggianti della figurazione. A sinistra e a destra dello stemma è scritto "Sigismondo Pandolfo" in caratteri gotici minuscoli, alti e pittoreschi. Fra lo stemma ed il portale marmoreo è murata una delle epigrafi dedicatorie del castello, con un solenne testo latino scolpito in caratteri lapidari (uno dei primi esempi di "rinascita" dei caratteri classici). Per Sigismondo il castello doveva rappresentare visivamente la fortezza del potere, secondo un concetto ancora del tutto medievale, realizzato necessariamente in forme tradizionali, cioè più espressionisticamente pittoresche che razionalmente armoniche; come dimostrava la mutevole prospettiva delle torri, la compattezza delle cortine merlate, l’uso costante di archi acuti e di inserti lapidei e ceramici, lo sfarzo delle dorature e degli intonaci colorati in verde e rosso (i colori araldici malatestiani) documentati dagli scrittori. In questo suo amatissimo castello Sigismondo è morto il 7...
Read moreScopri Castel Sismondo: Il Cuore Medievale di Rimini!
Benvenuti a Castel Sismondo, il gioiello medievale che troneggia nel cuore di Rimini, un castello che racconta una storia di potere, arte e intrighi, e che vi trasporterà indietro nel tempo fino all’epoca dei Malatesta, una delle famiglie più influenti del Rinascimento italiano.
Costruito per volontà di Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini e genio strategico, Castel Sismondo non è solo una fortezza: è il simbolo del potere e della visione di Sigismondo. L’architettura robusta e sofisticata, che combina elementi di difesa militare e raffinata bellezza rinascimentale, riflette la personalità ambiziosa del suo creatore. Le alte mura e i bastioni fortificati vi racconteranno storie di battaglie e rivalità, mentre i dettagli artistici suggeriscono il gusto e la sensibilità di un epoca di grande rinascita culturale.
Perché Dovete Assolutamente Visitarlo?
Immersione Storica Unica: Ogni angolo di Castel Sismondo è intriso di storia. Immaginate di camminare negli stessi cortili dove Sigismondo Malatesta orchestrava le sue strategie e ospitava gli artisti più rinomati dell’epoca. È un’opportunità per esplorare le origini di Rimini, e di scoprire come la città fu un centro di cultura e potere. Architettura e Arte Rinascimentale: Castel Sismondo è un’opera d’arte, progettato con meticolosa attenzione. Ammirate le torri, le mura fortificate e i bastioni, costruiti per resistere agli assedi e riflettere la maestosità della famiglia Malatesta. I dettagli architettonici vi lasceranno senza fiato, facendovi percepire la grandezza del Rinascimento. Mostre ed Eventi Culturali: Oggi Castel Sismondo è un luogo di cultura attiva, che ospita esposizioni, eventi teatrali e mostre d’arte. È il centro della vita culturale di Rimini, dove passato e presente si fondono in un’atmosfera unica. Non perdete l’occasione di partecipare a una delle mostre temporanee o degli eventi che arricchiscono continuamente l’esperienza di visita. Un Tuffo nel Mondo dei Malatesta: Sigismondo Malatesta non era solo un signore della guerra, ma anche un amante delle arti e della cultura. Scoprirete le vicende affascinanti di questa figura enigmatica, protagonista di passioni, amori e rivalità con altre famiglie italiane del tempo. È un’esperienza che renderà viva la storia di Rimini come nessun libro potrà mai fare.
Consiglio da Insider: Visitate Castel Sismondo al tramonto, quando le luci della sera avvolgono le mura antiche in un’aura magica. È il momento perfetto per vivere appieno la bellezza di questo luogo e per scattare foto memorabili!
Castel Sismondo non è solo un monumento, ma una porta aperta sulla storia e l’anima della città di Rimini. Venite a scoprirlo, e lasciate che il fascino di quest’antica fortezza...
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