Visitato il 25 Aprile. Ingresso scontato 3€ + 3€ x audioguida indispensabile per comprendere il percorso espositivo del museo. Nei giorni in cui non ci sono sconti l'ingresso è di 5€. L'audioguida è provvista di due prese per cuffie (non comprese) ed è provvista di altoparlante per cui utilizzabile per piccoli gruppi. Purtroppo non ho chiesto se fosse disponibile un dei ragazzi gentilissimi, per guidarci nella visita. I tre piani espositivi, nel ex seminario, ospitano testimonianze di grande valore storico ed artistico a decorrere dal settimo secolo d.C. fino ad oggi. Tra le 350 opere esposte nelle camerette dei seminaristi, io consiglio di soffermarsi su un dipinto del pittore Molfettese Corrado Giaquinto, "il sogno di San. Giuseppe", peccato per l'illuminazione che non ne rende grazia. Sono esposte sculture e dipinti riferibili alle scuole meridionali, paramenti sacri dei vescovi di Taranto, candelieri, arazzi, crocifissi e ricchi corredi d’altare in avorio e madreperla. Interessante la storia o leggenda legata al Tesoro di San Cataldo, come quella legata ad uno sportello di tabernacolo dal valore inestimabile in oro e topazio scolpito, visibile nella mia foto, e l’antica croce in oro rinvenuta sul petto del santo nell'anno 1000 al momento del ritrovamento del corpo all’interno del sarcofago marmoreo. In una sala alcune troccole e un manichino vestito da confratello. Tempo di visita 1...
Read moreInaugurato nel 2011, è ubicato nell'edificio cinquecentesco dell'Arcidiocesi di Taranto che, per oltre quattro secoli, è stato sede del Seminario Arcivescovile. Il complesso museale, costituito da un blocco a corte chiuso sui quattro lati, include un percorso espositivo diviso in sette sezioni tematiche: liturgica - cristologica - mariana - santi - ordini e confraternite - cattedrale - arcivescovi. La mostra, suddivisa tra il primo ed il secondo piano, comprende 36 sale, molte delle quali costituite dalle cellette dei seminaristi, in cui sono esposte più di 300 opere d'arte databili tra il VII ed il XX secolo, rappresentate da quadri, sculture, arredi sacri, reliquie, monili provenienti da chiese, dal patrimonio dell'Arcidiocesi, dal tesoro di San Cataldo. Unico neo di questa pregevole e bella esposizione è l'illuminazione, in particolare quella dei dipinti, molti dei quali di grandi dimensioni, spesso troppo concentrata o talvolta del tutto insufficiente, costruita con una concezione...
Read moreInteressante, con alcuni pezzi pregevoli, come la croce di San Cataldo; il rubino più grande al mondo (4 kg in origine, ora 2kg) inciso pregevolmente, numerose oggetti preziosi di arte sacra in corallo, avorio, pietre preziose, il rarissimo filato bisso, numerosi vesti antiche, filate e dipinte, bellissime e altro ancora. Anche begli scorci sul porto dalle finestre. Gentili all'accoglienza, servirebbe certamente un accompagnamento per capire meglio la portata dei singoli articoli esposti, come ho avuto la fortuna di avere io..visto che in quel frangente ero l'unica visitatrice (oppure andrebbero stampate alcuni folder con qualche pezzo e dettagli in evidenza). Vale la pena, anche se 6€ non sono pochi, ma mi hanno spiegato che il biglietto include lo sconto di 2€ che avrei avuto per il museo di archeologia, come in...
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