La chiesa di Santa Caterina a Treviso, oggi sconsacrata, si trova nella via omonima, di fianco all'ex convento di Santa Maria; insieme ad esso fa parte del complesso di Santa Caterina, una delle sedi dei Musei civici di Treviso. Nel luogo oggi occupato dalla chiesa e dal convento sorgeva in origine il palazzo dei da Camino, signori di Treviso dal 1283. Nel 1306, alla morte del capostipite, il "buon Gherardo", gli succedettero i figli Rizzardo, assassinato nel 1312 proprio sotto la loggia del palazzo, e Guecellone, costretto alla fuga durante una rivolta popolare nello stesso anno. Il palazzo, che aveva ospitato anche Dante Alighieri, venne in tale occasione gravemente danneggiato e rimase in stato di abbandono, assieme agli splendidi giardini prospicienti le mura della città, per più di trent'anni. Tranne che per una Presentazione al tempio di Jacopo Palma il Giovane, oggi conservata nella sagrestia del Duomo di Castelfranco Veneto, non c'è traccia delle opere asportate. La maggior parte degli affreschi superstiti, eseguiti tra la seconda metà del XIV e i primi decenni del XV secolo, si concentra sulla parete destra. Benché realizzati senza un piano preordinato (i vari riquadri venivano eseguiti a seguito di elargizioni di cittadini benefattori, o per offerte ex-voto, o per la richiesta di sepolture), i lavori si possono dividere in due gruppi omogenei: il primo gruppo, nella metà parete verso le absidi, risale alla seconda metà del Trecento; il secondo gruppo, nella metà parete verso la facciata anteriore, all'inizio del Quattrocento. Tale raggruppamento rispecchia le due fasi di costruzione della chiesa, caratterizzata da una lunga interruzione fra il 1348 e la fine del XIV secolo. Questi affreschi, coperti nel 1590 da uno strato di intonaco, riemersero nel 1944 e furono restaurati fra il 1997 e il 2001 con fondi privati e pubblici. Il primo gruppo di affreschi, in un primo tempo attribuito a...
Read moreMostra Boldini, Selvatico, Arturo Martini bellissima con inaugurazione all'aperto. Ottima introduzione dell'Assessora alla cultura signora De Gregorio. Sicuramente poco efficace l'intervento del direttore Fabrizio Malachin che ha voluto perdersi in una metafora poco calzante che evidenziava più che altro la sua attività sportiva in montagna e nulla ha detto sui pittori, sulle opere esposte, sulle motivazioni che hanno suggerito questa mostra sulla donna, e anche nulla ha detto sulle musiche. Forse meglio farsi affiancare da un esperto d'arte e lasciar perdere in queste occasioni il suo evidente super-ego. Allestimento di grande cura, complimenti. I Musei Civici di Venezia avrebbero parecchio...
Read moreMostra su Paris Bordon molto interessante ma il prezzo a mio avviso è elevato per la quantità di opere esposte. La biglietteria si è rivelata in piena confusione per colpa di un malfunzionamento informatico che a quanto pare impediva agli addetti di calcolare " a mano" il resto corretto, costretti tra le altre cose a fare i biglietti a mano e privi di ricevute fiscali. Faccio notare che l'1Gennaio molti musei sono gratuiti, consiglio di cercare di incentivare la visita di questi musei e mostre con prezzi più alla portata di...
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