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Museo d’Antichità J.J. Winckelmann — Attraction in Trieste

Name
Museo d’Antichità J.J. Winckelmann
Description
Nearby attractions
Castello di San Giusto
P.za della Cattedrale, 3, 34131 Trieste TS, Italy
Roman Theatre of Trieste
Via del Teatro Romano, 34121 Trieste TS, Italy
Trieste War Memorial
Parco della Rimembranza, 34100 Trieste TS, Italy
Unity of Italy Square
Piazza Unità d'Italia, 34121 Trieste TS, Italy
Parco della Rimembranza
V.le della Rimembranza, 34131 Trieste TS, Italy
Parrocchia di Santa Maria Maggiore
Via del Collegio, 6, 34121 Trieste TS, Italy
Piazza della Borsa
Piazza della Borsa, 34121 Trieste TS, Italy
Lapidario Tergestino
P.za della Cattedrale, 3, 34124 Trieste TS, Italy
Basilica of San Silvestro
Piazza S. Silvestro, 1, 34121 Trieste TS, Italy
Basevi Garden
Via S. Giacomo in Monte, 34131 Trieste TS, Italy
Nearby restaurants
Pizzeria Trattoria Al Campanon
Via S. Giusto, 2, 34143 Trieste TS, Italy
Antica Hostaria da Libero
Via Risorta, 7/A, 34131 Trieste TS, Italy
Donna Amalia
Largo Giulio Ascanio Canal, 2, 34143 Trieste TS, Italy
Osteria Ai Veci Triestini
Via S. Giusto, 3, 34143 Trieste TS, Italy
Alla Valle
Via della Madonna del Mare, 18, 34124 Trieste TS, Italy
Mastro Birraio
Via Felice Venezian, 24, 34121 Trieste TS, Italy
Taverna La Scaletta di Joyce
Via Donato Bramante, 4, 34143 Trieste TS, Italy
Taverna Sapori Greci
Via di Crosada, 1/A, 34121 Trieste TS, Italy
Copacabana
Via del Teatro Romano, 24, 34121 Trieste TS, Italy
Hostaria Malcanton
Via Malcanton, 10, 34121 Trieste TS, Italy
Nearby hotels
La CASACUADRA di San Giusto - Trieste
Via Tor S. Lorenzo, 6, 34124 Trieste TS, Italy
Gens Julia
Via S. Michele, 7, 34124 Trieste TS, Italy
Hotel all’Arco
Piazza S. Silvestro, 4, 34121 Trieste TS, Italy
Bed&Breakfast Trieste
Via della Galleria, 3, 34100 Trieste TS, Italy
Urban Hotel Design
:reception in, Androna Chiusa, 4 n.b, Via Punta del Forno, 3, 34121 Trieste TS, Italy
Città di Parenzo
Via degli Artisti, 8, 34121 Trieste TS, Italy
Le Gallerie Trieste - quattrorighe e duerighe
Via della Galleria, 10, 34124 Trieste TS, Italy
Hotel Capitelli
Via Trauner, 1, 34121 Trieste TS, Italy
Tre rose
Via Tommaso Grossi, 16, 34131 Trieste TS, Italy
Hotel James Joyce
Via dei Cavazzeni, 7, 34121 Trieste TS, Italy
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Museo d’Antichità J.J. Winckelmann things to do, attractions, restaurants, events info and trip planning
Museo d’Antichità J.J. Winckelmann
ItalyFriuli-Venezia GiuliaTriesteMuseo d’Antichità J.J. Winckelmann

Basic Info

Museo d’Antichità J.J. Winckelmann

P.za della Cattedrale, 1, 34124 Trieste TS, Italy
4.6(269)
Open until 4:00 PM
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spot

Ratings & Description

Info

Cultural
Family friendly
Accessibility
attractions: Castello di San Giusto, Roman Theatre of Trieste, Trieste War Memorial, Unity of Italy Square, Parco della Rimembranza, Parrocchia di Santa Maria Maggiore, Piazza della Borsa, Lapidario Tergestino, Basilica of San Silvestro, Basevi Garden, restaurants: Pizzeria Trattoria Al Campanon, Antica Hostaria da Libero, Donna Amalia, Osteria Ai Veci Triestini, Alla Valle, Mastro Birraio, Taverna La Scaletta di Joyce, Taverna Sapori Greci, Copacabana, Hostaria Malcanton
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Castello di San Giusto

Roman Theatre of Trieste

Trieste War Memorial

Unity of Italy Square

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Parrocchia di Santa Maria Maggiore

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Lapidario Tergestino

Basilica of San Silvestro

Basevi Garden

Castello di San Giusto

Castello di San Giusto

4.5

(2.5K)

Open until 7:00 PM
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Roman Theatre of Trieste

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4.3

(2.4K)

Open 24 hours
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Trieste War Memorial

Trieste War Memorial

4.6

(136)

Open until 12:00 AM
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Unity of Italy Square

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4.8

(19K)

Open 24 hours
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No Diet Club - Unique local food in Trieste
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Olive Oil Tasting Experience
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6271, Dekani, Slovenia
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Nearby restaurants of Museo d’Antichità J.J. Winckelmann

Pizzeria Trattoria Al Campanon

Antica Hostaria da Libero

Donna Amalia

Osteria Ai Veci Triestini

Alla Valle

Mastro Birraio

Taverna La Scaletta di Joyce

Taverna Sapori Greci

Copacabana

Hostaria Malcanton

Pizzeria Trattoria Al Campanon

Pizzeria Trattoria Al Campanon

4.6

(292)

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Antica Hostaria da Libero

Antica Hostaria da Libero

4.5

(311)

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Donna Amalia

Donna Amalia

4.7

(176)

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Osteria Ai Veci Triestini

Osteria Ai Veci Triestini

4.2

(25)

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Reviews of Museo d’Antichità J.J. Winckelmann

4.6
(269)
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5.0
2y

La Storia di questo museo ebbe origine nel XIX° secolo con lo scopo di raccogliere reperti antichi che illustrassero la Storia della città; in un secondo tempo si è arricchito con le donazioni di reperti da parte di soggetti privati riguardanti diverse civiltà. Interessante osservare l’Orto Lapidario, disposto a ripiani che si è impreziosito nel tempo con le opere a carattere sepolcrale provenienti da Trieste, Aquileia ed Istria. Da notare anche il tempietto neoclassico posizionato nel ripiano più basso del sito in oggetto dove si trova il cenotafio di Johann Joachim Winckelmann, illustre storico dell’arte ed archeologo tedesco. Questo monumento, voluto fortemente da Domenico Rossetti, è il fulcro del museo ed è stato eseguito dallo scultore veneto Antonio Bosa; posta ai due lati della suddetta opera scultorea si può ammirare una selezione di preziose sculture funerarie greche appartenute all’antica collezione degli Arcadi Sonziaci. Entrando nel museo ci si trova subito davanti alla reception dove un’operatrice competente e gentile ci illustra brevemente dove sono disposte le varie opere che si è in procinto di visitare. Al piano terra si trovano le Sale Romane e le sale dell’Antico Egitto, quest’ultime arricchite da tre sarcofagi molto ben conservati e relative mummie (una sola ancora fasciata nelle sue bende). A tal riguardo è interessante vedere la proiezione delle immagini oleografiche che illustrano come si è arrivati, mediante l’utilizzo di tecniche moderne, alla ricostruzione dei tre volti imbalsamati e conservati nel museo. Al primo piano è esposto tutto quello che concerne la preistoria del Carso triestino a partire da 80.000 anni fa la quale è raccontata dai numerosi reperti rinvenuti nelle grotte. Ceramiche, armi ed ornamenti personali dell’età del bronzo e del ferro sono stati ritrovati nei Castellieri e nelle relative necropoli. La sezione greca, che trova posto al secondo piano, espone un importante repertorio di ceramica attica e magnogreca i cui pezzi si segnalano per il numero, la bellezza, le dimensioni e l’originalità. Pezzo pregiato dell’intero museo è il Rhyton d’argento sbalzato, un vaso rituale configurato a testa di giovane cerbiatto realizzato nel 400 a.C. Infine esposti in una saletta si trovano oggetti d’epoca precolombiana provenienti da El Salvador. Tutte le sale presentano vetrine tematiche dedicate le quali sono illuminate efficacemente in modo da valorizzare al massimo tutti i reperti ivi contenuti; ognuno di essi è anche provvisto di un cartellino che ne illustra sinteticamente la storia. Gli ambienti sono pulitissimi e tutto il materiale esposto si presenta agli occhi del visitatore in modo ordinato, posizionato in chiave moderna ed illuminato in modo appropriato. Si è guardato anche al risparmio energetico grazie all’installazione di sensori di movimento che si attivano spegnendo le luci ambientali una volta abbandonata la stanza. Visitare il Museo d’antichità J.J. Winckelmann è un “atto dovuto” in primis a se stessi e poi alla città di Trieste. Da osservare tutto con calma ed a palmare spento. Non...

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5.0
5y

I have to qualify that my rating of this museum is very specific. As others have mentioned, the museum is small and the only information that I saw in the main part was in Italian (although, in the cenotaph area there was some information in English). But I had never seen a real Egyptian Mummy before, and for my first time to be so close, so uninterrupted, and so unexpected was really amazing. I was the only visitor inside the museum the entire time I was there and stayed for quite a long time as the were three very different Mummies. I was able to get really close to all the exhibits and stare to my heart's content. Don't miss the mummified crocodile head, which is on a lower level in the main room and easy to overlook. I didn't know about this museum in advance, I was visiting the church next door and when leaving I saw the 'free entry' sign in Italian and just wandered in off the street and am SO GLAD I DID. But again - it's small and very specific, so please set your expectations...

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5.0
9w

This Museum of Antiquities is named in honour of J.J. (Johann Joachim) Winckelmann who was a German born archeologist and art historian who worked in the region and who was murdered in Trieste in 1769. The Museum comprises a building as well as a large 'garden' area. The museum displays several rooms with a large collection of Egyptian and Roman era-artefacts. The main panels are in English, but the individual item descriptions are only in Italian. The adjoining walled garden area was formerly the Garden of the Captain of the San Guisto fort/castle. In the garden is a collection of a large number of stone relics mainly from the last few hundred years, but there is also an excavation trench exposing Roman-era walls. In one section of the garden is the cenotaph of J.J Winckelmann. The garden area can be accessed from the San Guisto Cathedral and from Via San Guisto. Entry is free. Well...

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La Storia di questo museo ebbe origine nel XIX° secolo con lo scopo di raccogliere reperti antichi che illustrassero la Storia della città; in un secondo tempo si è arricchito con le donazioni di reperti da parte di soggetti privati riguardanti diverse civiltà. Interessante osservare l’Orto Lapidario, disposto a ripiani che si è impreziosito nel tempo con le opere a carattere sepolcrale provenienti da Trieste, Aquileia ed Istria. Da notare anche il tempietto neoclassico posizionato nel ripiano più basso del sito in oggetto dove si trova il cenotafio di Johann Joachim Winckelmann, illustre storico dell’arte ed archeologo tedesco. Questo monumento, voluto fortemente da Domenico Rossetti, è il fulcro del museo ed è stato eseguito dallo scultore veneto Antonio Bosa; posta ai due lati della suddetta opera scultorea si può ammirare una selezione di preziose sculture funerarie greche appartenute all’antica collezione degli Arcadi Sonziaci. Entrando nel museo ci si trova subito davanti alla reception dove un’operatrice competente e gentile ci illustra brevemente dove sono disposte le varie opere che si è in procinto di visitare. Al piano terra si trovano le Sale Romane e le sale dell’Antico Egitto, quest’ultime arricchite da tre sarcofagi molto ben conservati e relative mummie (una sola ancora fasciata nelle sue bende). A tal riguardo è interessante vedere la proiezione delle immagini oleografiche che illustrano come si è arrivati, mediante l’utilizzo di tecniche moderne, alla ricostruzione dei tre volti imbalsamati e conservati nel museo. Al primo piano è esposto tutto quello che concerne la preistoria del Carso triestino a partire da 80.000 anni fa la quale è raccontata dai numerosi reperti rinvenuti nelle grotte. Ceramiche, armi ed ornamenti personali dell’età del bronzo e del ferro sono stati ritrovati nei Castellieri e nelle relative necropoli. La sezione greca, che trova posto al secondo piano, espone un importante repertorio di ceramica attica e magnogreca i cui pezzi si segnalano per il numero, la bellezza, le dimensioni e l’originalità. Pezzo pregiato dell’intero museo è il Rhyton d’argento sbalzato, un vaso rituale configurato a testa di giovane cerbiatto realizzato nel 400 a.C. Infine esposti in una saletta si trovano oggetti d’epoca precolombiana provenienti da El Salvador. Tutte le sale presentano vetrine tematiche dedicate le quali sono illuminate efficacemente in modo da valorizzare al massimo tutti i reperti ivi contenuti; ognuno di essi è anche provvisto di un cartellino che ne illustra sinteticamente la storia. Gli ambienti sono pulitissimi e tutto il materiale esposto si presenta agli occhi del visitatore in modo ordinato, posizionato in chiave moderna ed illuminato in modo appropriato. Si è guardato anche al risparmio energetico grazie all’installazione di sensori di movimento che si attivano spegnendo le luci ambientali una volta abbandonata la stanza. Visitare il Museo d’antichità J.J. Winckelmann è un “atto dovuto” in primis a se stessi e poi alla città di Trieste. Da osservare tutto con calma ed a palmare spento. Non ci si pentirà.
Marcus FieldingMarcus Fielding
This Museum of Antiquities is named in honour of J.J. (Johann Joachim) Winckelmann who was a German born archeologist and art historian who worked in the region and who was murdered in Trieste in 1769. The Museum comprises a building as well as a large 'garden' area. The museum displays several rooms with a large collection of Egyptian and Roman era-artefacts. The main panels are in English, but the individual item descriptions are only in Italian. The adjoining walled garden area was formerly the Garden of the Captain of the San Guisto fort/castle. In the garden is a collection of a large number of stone relics mainly from the last few hundred years, but there is also an excavation trench exposing Roman-era walls. In one section of the garden is the cenotaph of J.J Winckelmann. The garden area can be accessed from the San Guisto Cathedral and from Via San Guisto. Entry is free. Well worth a visit.
Simone PorrelliSimone Porrelli
Una vera emozione, un Museo a cielo aperto ricco di reperti archeologici degni di nota e che riguardano diversi secoli della nostra storia. Il colle di san Giusto fra la Chiesa, il Campanile, i resti romani, le varie lapidi a memoria di guerre e momenti della storia triestina, etc sono un polo d'attrazione d'eccelsa per la città. Dispiace non poter visitare i sotterranei di san Giusto. Riguardo l'Orto Lapidario, l'ingresso è gratuito e viene richiesta sia la rilevazione della temperatura che il green pass. All'ingresso vi è, sulla destra, la rosa dei venti in pietra che una volta dominava il Molo Audace, poi sostituita da quella che vi è adesso. L'Orto è tenuto molto molto bene, ogni reperto ha il suo spazio e anche la propria descrizione. Suggestivo camminare con questo cielo e su questo tappeto di foglie, ci si sente proiettati nel passato. Il monumento di rilievo è il cenotafio di Winckelmann, obbligatorio soffermarsi sia per rendere omaggio ad un personaggio importantissimo e sia per conoscere la sua storia, della sua vita e della sua morte. Inoltre, scendendo le scale dell'Orto, si arriva direttamente al Museo vicino e al cortile esterno. Molto consigliato. A real emotion, an open-air museum full of noteworthy archaeological finds that cover several centuries of our history. The hill of San Giusto between the church, the bell tower, the Roman remains, the various memorial stones of wars and moments in Trieste's history, etc. are an excellent pole of attraction for the city. Sorry not to be able to visit the undergrounds of San Giusto. Regarding the Lapidary Garden, admission is free and both the temperature detection and the green pass are required. At the entrance there is, on the right, the stone wind rose that once dominated the Molo Audace, then replaced by the one that is now there. The garden is very well kept, each exhibit has its own space and also its own description. Suggestive to walk with this sky and on this carpet of leaves, one feels projected into the past. The most important monument is Winckelmann's cenotaph, it is compulsory to stop both to pay homage to a very important person and to learn about his history, his life and his death. Furthermore, by descending the stairs of the Garden, you arrive directly at the nearby Museum and the external courtyard. Highly recommended.
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La Storia di questo museo ebbe origine nel XIX° secolo con lo scopo di raccogliere reperti antichi che illustrassero la Storia della città; in un secondo tempo si è arricchito con le donazioni di reperti da parte di soggetti privati riguardanti diverse civiltà. Interessante osservare l’Orto Lapidario, disposto a ripiani che si è impreziosito nel tempo con le opere a carattere sepolcrale provenienti da Trieste, Aquileia ed Istria. Da notare anche il tempietto neoclassico posizionato nel ripiano più basso del sito in oggetto dove si trova il cenotafio di Johann Joachim Winckelmann, illustre storico dell’arte ed archeologo tedesco. Questo monumento, voluto fortemente da Domenico Rossetti, è il fulcro del museo ed è stato eseguito dallo scultore veneto Antonio Bosa; posta ai due lati della suddetta opera scultorea si può ammirare una selezione di preziose sculture funerarie greche appartenute all’antica collezione degli Arcadi Sonziaci. Entrando nel museo ci si trova subito davanti alla reception dove un’operatrice competente e gentile ci illustra brevemente dove sono disposte le varie opere che si è in procinto di visitare. Al piano terra si trovano le Sale Romane e le sale dell’Antico Egitto, quest’ultime arricchite da tre sarcofagi molto ben conservati e relative mummie (una sola ancora fasciata nelle sue bende). A tal riguardo è interessante vedere la proiezione delle immagini oleografiche che illustrano come si è arrivati, mediante l’utilizzo di tecniche moderne, alla ricostruzione dei tre volti imbalsamati e conservati nel museo. Al primo piano è esposto tutto quello che concerne la preistoria del Carso triestino a partire da 80.000 anni fa la quale è raccontata dai numerosi reperti rinvenuti nelle grotte. Ceramiche, armi ed ornamenti personali dell’età del bronzo e del ferro sono stati ritrovati nei Castellieri e nelle relative necropoli. La sezione greca, che trova posto al secondo piano, espone un importante repertorio di ceramica attica e magnogreca i cui pezzi si segnalano per il numero, la bellezza, le dimensioni e l’originalità. Pezzo pregiato dell’intero museo è il Rhyton d’argento sbalzato, un vaso rituale configurato a testa di giovane cerbiatto realizzato nel 400 a.C. Infine esposti in una saletta si trovano oggetti d’epoca precolombiana provenienti da El Salvador. Tutte le sale presentano vetrine tematiche dedicate le quali sono illuminate efficacemente in modo da valorizzare al massimo tutti i reperti ivi contenuti; ognuno di essi è anche provvisto di un cartellino che ne illustra sinteticamente la storia. Gli ambienti sono pulitissimi e tutto il materiale esposto si presenta agli occhi del visitatore in modo ordinato, posizionato in chiave moderna ed illuminato in modo appropriato. Si è guardato anche al risparmio energetico grazie all’installazione di sensori di movimento che si attivano spegnendo le luci ambientali una volta abbandonata la stanza. Visitare il Museo d’antichità J.J. Winckelmann è un “atto dovuto” in primis a se stessi e poi alla città di Trieste. Da osservare tutto con calma ed a palmare spento. Non ci si pentirà.
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Una vera emozione, un Museo a cielo aperto ricco di reperti archeologici degni di nota e che riguardano diversi secoli della nostra storia. Il colle di san Giusto fra la Chiesa, il Campanile, i resti romani, le varie lapidi a memoria di guerre e momenti della storia triestina, etc sono un polo d'attrazione d'eccelsa per la città. Dispiace non poter visitare i sotterranei di san Giusto. Riguardo l'Orto Lapidario, l'ingresso è gratuito e viene richiesta sia la rilevazione della temperatura che il green pass. All'ingresso vi è, sulla destra, la rosa dei venti in pietra che una volta dominava il Molo Audace, poi sostituita da quella che vi è adesso. L'Orto è tenuto molto molto bene, ogni reperto ha il suo spazio e anche la propria descrizione. Suggestivo camminare con questo cielo e su questo tappeto di foglie, ci si sente proiettati nel passato. Il monumento di rilievo è il cenotafio di Winckelmann, obbligatorio soffermarsi sia per rendere omaggio ad un personaggio importantissimo e sia per conoscere la sua storia, della sua vita e della sua morte. Inoltre, scendendo le scale dell'Orto, si arriva direttamente al Museo vicino e al cortile esterno. Molto consigliato. A real emotion, an open-air museum full of noteworthy archaeological finds that cover several centuries of our history. The hill of San Giusto between the church, the bell tower, the Roman remains, the various memorial stones of wars and moments in Trieste's history, etc. are an excellent pole of attraction for the city. Sorry not to be able to visit the undergrounds of San Giusto. Regarding the Lapidary Garden, admission is free and both the temperature detection and the green pass are required. At the entrance there is, on the right, the stone wind rose that once dominated the Molo Audace, then replaced by the one that is now there. The garden is very well kept, each exhibit has its own space and also its own description. Suggestive to walk with this sky and on this carpet of leaves, one feels projected into the past. The most important monument is Winckelmann's cenotaph, it is compulsory to stop both to pay homage to a very important person and to learn about his history, his life and his death. Furthermore, by descending the stairs of the Garden, you arrive directly at the nearby Museum and the external courtyard. Highly recommended.
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