Il MAO - Museo d'Arte Orientale è uno dei più recenti musei di Torino. Ubicato in pieno centro, ha sede nello storico Palazzo Mazzonis e ospita una delle raccolte artistiche asiatiche più interessanti d'Italia.
Inaugurato il 5 dicembre 2008, il MAO - Museo d'Arte Orientale di Torino è tra le più recenti istituzioni museali ad inserirsi nel già ricco contesto culturale del capoluogo piemontese. Da tempo le istituzioni locali si interrogavano su come meglio organizzare le collezioni orientali, già precedentemente conservate nel Museo Civico d'Arte Antica e, con il contributo della Regione Piemonte, della Compagnia di San Paolo e della Fondazione Agnelli, nel corso dei primi anni Duemila si è giunti ad un ragguardevole numero di reperti. Un concreto sostegno è stato garantito anche dal Comune di Torino, che ha messo a disposizione del na9scente polo museale il pregevole Palazzo Mazzonis. Il museo è stato diretto fino al 2013 da Franco Ricca, docente universitario di meccanica quantistica, da tempo appassionato cultore di arte orientale.
Frutto della necessità di fruire di un nuovo strumento per la conoscenza di mondi lontani, il MAO accoglie le collezioni orientali già precedentemente conservate nel Museo Civico d'Arte Antica ma deve molto anche al contributo dei reperti provenienti dalle collezioni della Regione Piemonte, della Compagnia di San Paolo e della Fondazione Agnelli. È obiettivo del museo custodire e rendere note al pubblico opere emblematiche della produzione artistica orientale e divenire un accesso privilegiato a studiosi della cultura asiatica, anche con l'ausilio di iniziative specifiche. L'allestimento interno, curato dall'architetto Andrea Bruno, prevede l'esposizione a rotazione di ben 1.500 opere, alcune di notevole rilevanza, disposte in cinque sezioni. I criteri che hanno suggerito le scelte progettuali hanno consentito di realizzare un godibile percorso museografico, malgrado la planimetria tipica di un edificio antico e quindi, non sempre favorevole. L'atrio d'ingresso, in cui è stato realizzato un ampio spazio vetrato, conserva il ciottolato ottocentesco che ospita i giardini zen giapponesi, con sabbia e muschio. Questo è il punto di partenza per visitare le cinque aree, caratterizzate da scelte cromatiche e stilistiche differenti, con ampio uso di teak, acciaio, vetro e una grafica museale evocativa dei luoghi di provenienza.
Il primo piano ospita la prima parte della Galleria Giapponese, dove si possono ammirare grandi paraventi dipinti e una serie di sculture lignee laccate e dorate. Al secondo piano la galleria prosegue con l'esposizione di armi e armature, dipinti, stoffe e preziose stampe.
Al terzo piano si trova la Galleria Himalayana che ospita pregiati e rari esemplari di thang-ka tibetani e sculture in bronzo; degna di nota è la parte dedicata all'esposizione dei manoscritti dalle preziose copertine lignee.
Il quarto piano conclude il percorso con la sala, rigorosamente verde, dedicata all'arte islamica. L'ambiente, caratterizzato dal soffitto a capriate dello storico edificio, appare come un ampio corridoio fiancheggiato dall'arredo espositivo che ospita velluti ottomani, ceramiche, bronzi nonché rari manoscritti persiani e copie...
Read moreCrazy museum Museum was really amazing! We spent 6 hours there and didn’t notice time flying by. The museum displays mummies (people and animals - even a crocodile!), graves, papyrus and much more. There are information spots describing (in Italian and English) everything one would like to learn about Egyptian culture. There is a small cafeteria for those who want to have a snack (food is good and not overpriced). There is also a gift shop which is surprisingly small - we bought our souvenirs elsewhere in downtown. Museum was really amazing! We spent 6 hours there and didn’t notice time flying by. The museum displays mummies (people and animals - even a crocodile!), graves, papyrus and much more. There are information spots describing (in Italian and English) everything one would like to learn about Egyptian culture. There is a small cafeteria for those who want to have a snack (food is good and not overpriced). There is also a gift shop which is surprisingly small - we bought our souvenirs elsewhere...
Read moreVisit on the afternoon of Sunday 23rd April 2023. The exhibition was great, but an employee suspiciously discriminated us at the entry of the museum.
First she asked us to move to another chair, when we were sitting on the chair in the entry lobby, because “it was beside the ticket office”, but there were only few people buying the ticket and we were absolutely not in their way.
Then our friends came back from the bookstore with a bottle of water, she quickly make a sign with her hands meaning we can’t drink water here. Here is the lobby entrance where no art works were present. Why can’t people drink at this area ? Why even sell water then ? All of your employees who work in the lobby entry drink water somewhere else ?
If there’s no rule about this then this is absolutely discrimination.
I didn’t want to dispute with her on a Sunday when I spend good time with my friends. So here is...
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