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Museum of Oriental Art — Attraction in Turin

Name
Museum of Oriental Art
Description
Nearby attractions
Palazzo Falletti di Barolo
Via delle Orfane, 7/A, 10122 Torino TO, Italy
Santuario della Consolata
Via Maria Adelaide, 2, 10122 Torino TO, Italy
MUSLI - Museo della Scuola e del Libro per l'Infanzia
Italia, Via delle Orfane, 7/A, 10122 Torino TO, Italy
Chapel of the Merchants
Via Giuseppe Garibaldi, 25, 10122 Torino TO, Italy
Church of Saint Augustine
Via Sant'Agostino, 17, 10122 Torino TO, Italy
Palazzo Saluzzo di Paesana
V. della Consolata, 1 bis, 10122 Torino TO, Italy
Cathedral of Saint John the Baptist
Piazza San Giovanni, 10122 Torino TO, Italy
Museo della Sindone
Via San Domenico, 28, 10122 Torino TO, Italy
Palatine Gate
Piazza Cesare Augusto, 10122 Torino TO, Italy
Antica Tettoia dell'Orologio di Porta Palazzo
Piazza della Repubblica, 30, 10152 Torino TO, Italy
Nearby restaurants
Km 5
Via San Domenico, 14, 10122 Torino TO, Italy
Las Rosas
Via Gian Francesco Bellezia, 15/f, 10122 Torino TO, Italy
La Casa Del Demone
Via San Domenico, 3B, 10122 Torino TO, Italy
Nurah Café
Via Sant'Agostino, 23/C, 10122 Torino TO, Italy
Focacceria Genovese Sant'Agostino
Via Sant'Agostino, 6, 10122 Torino TO, Italy
Osteria Al Tagliere - Via Corte d'Appello
V. Corte d'Appello, 6, 10122 Torino TO, Italy
Macario Cafè
Via San Domenico, 7, 10122 Torino TO, Italy
Osteria Il Porto
Via Gian Francesco Bellezia, 9, 10122 Torino TO, Italy
Piola da Cianci
Largo IV Marzo, 9/b, 10122 Torino TO, Italy
Tuorlo
Via Sant'Agostino, 15B, 10122 Torino TO, Italy
Nearby hotels
Hotel Dogana Vecchia
V. Corte d'Appello, 4, 10122 Torino TO, Italy
B & B Torino Très Chic
Via San Domenico, 1, 10122 Torino TO, Italy
Hotel NH Collection Torino Santo Stefano
Via Porta Palatina, 19, 10122 Torino TO, Italy
Palazzo Bellezia Luxury Suites
Via Gian Francesco Bellezia, 9, 10122 Torino TO, Italy
Corte d'Appello Rooms
V. Corte d'Appello, 6, 10122 Torino TO, Italy
Aprile
Via delle Orfane, 19, 10122 Torino TO, Italy
B&B Viastampatori
Via Stampatori, 4, 10122 Torino TO, Italy
Residence Diffusi
Via San Domenico, 5, 10122 Torino TO, Italy
B&B Torino Chic
Via Santa Chiara, 32, 10122 Torino TO, Italy
Ai Savoia B&B - Guest House
Via del Carmine, 1 F, 10122 Torino TO, Italy
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Museum of Oriental Art things to do, attractions, restaurants, events info and trip planning
Museum of Oriental Art
ItalyPiedmontTurinMuseum of Oriental Art

Basic Info

Museum of Oriental Art

Via San Domenico, 11, 10122 Torino TO, Italy
4.5(2.1K)
Open 24 hours
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spot

Ratings & Description

Info

Cultural
Accessibility
attractions: Palazzo Falletti di Barolo, Santuario della Consolata, MUSLI - Museo della Scuola e del Libro per l'Infanzia, Chapel of the Merchants, Church of Saint Augustine, Palazzo Saluzzo di Paesana, Cathedral of Saint John the Baptist, Museo della Sindone, Palatine Gate, Antica Tettoia dell'Orologio di Porta Palazzo, restaurants: Km 5, Las Rosas, La Casa Del Demone, Nurah Café, Focacceria Genovese Sant'Agostino, Osteria Al Tagliere - Via Corte d'Appello, Macario Cafè, Osteria Il Porto, Piola da Cianci, Tuorlo
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Santuario della Consolata

MUSLI - Museo della Scuola e del Libro per l'Infanzia

Chapel of the Merchants

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Museo della Sindone

Palatine Gate

Antica Tettoia dell'Orologio di Porta Palazzo

Palazzo Falletti di Barolo

Palazzo Falletti di Barolo

4.6

(1.0K)

Open 24 hours
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Santuario della Consolata

Santuario della Consolata

4.8

(1.4K)

Open until 7:00 PM
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MUSLI - Museo della Scuola e del Libro per l'Infanzia

MUSLI - Museo della Scuola e del Libro per l'Infanzia

4.6

(180)

Closed
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Chapel of the Merchants

Chapel of the Merchants

4.6

(386)

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Inside Monet
Inside Monet
Sat, Dec 13 • 9:45 AM
Viale Pier Andrea Mattioli, 25, Torino, 10125
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Ballet of lights: La Bella Addormentata in un affascinante spettacolo di luci
Ballet of lights: La Bella Addormentata in un affascinante spettacolo di luci
Fri, Dec 12 • 7:30 PM
Corso Pastrengo, 51, Collegno, 10093
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Cooking class in Turin
Cooking class in Turin
Sat, Dec 13 • 10:30 AM
10143, Turin, Piedmont, Italy
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Nearby restaurants of Museum of Oriental Art

Km 5

Las Rosas

La Casa Del Demone

Nurah Café

Focacceria Genovese Sant'Agostino

Osteria Al Tagliere - Via Corte d'Appello

Macario Cafè

Osteria Il Porto

Piola da Cianci

Tuorlo

Km 5

Km 5

4.0

(962)

Open until 2:00 AM
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Las Rosas

Las Rosas

4.2

(942)

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La Casa Del Demone

La Casa Del Demone

4.6

(1.3K)

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Nurah Café

Nurah Café

4.1

(997)

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Reviews of Museum of Oriental Art

4.5
(2,134)
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4.0
7y

Il MAO - Museo d'Arte Orientale è uno dei più recenti musei di Torino. Ubicato in pieno centro, ha sede nello storico Palazzo Mazzonis e ospita una delle raccolte artistiche asiatiche più interessanti d'Italia.

Inaugurato il 5 dicembre 2008, il MAO - Museo d'Arte Orientale di Torino è tra le più recenti istituzioni museali ad inserirsi nel già ricco contesto culturale del capoluogo piemontese. Da tempo le istituzioni locali si interrogavano su come meglio organizzare le collezioni orientali, già precedentemente conservate nel Museo Civico d'Arte Antica e, con il contributo della Regione Piemonte, della Compagnia di San Paolo e della Fondazione Agnelli, nel corso dei primi anni Duemila si è giunti ad un ragguardevole numero di reperti. Un concreto sostegno è stato garantito anche dal Comune di Torino, che ha messo a disposizione del na9scente polo museale il pregevole Palazzo Mazzonis. Il museo è stato diretto fino al 2013 da Franco Ricca, docente universitario di meccanica quantistica, da tempo appassionato cultore di arte orientale.

Frutto della necessità di fruire di un nuovo strumento per la conoscenza di mondi lontani, il MAO accoglie le collezioni orientali già precedentemente conservate nel Museo Civico d'Arte Antica ma deve molto anche al contributo dei reperti provenienti dalle collezioni della Regione Piemonte, della Compagnia di San Paolo e della Fondazione Agnelli. È obiettivo del museo custodire e rendere note al pubblico opere emblematiche della produzione artistica orientale e divenire un accesso privilegiato a studiosi della cultura asiatica, anche con l'ausilio di iniziative specifiche. L'allestimento interno, curato dall'architetto Andrea Bruno, prevede l'esposizione a rotazione di ben 1.500 opere, alcune di notevole rilevanza, disposte in cinque sezioni. I criteri che hanno suggerito le scelte progettuali hanno consentito di realizzare un godibile percorso museografico, malgrado la planimetria tipica di un edificio antico e quindi, non sempre favorevole. L'atrio d'ingresso, in cui è stato realizzato un ampio spazio vetrato, conserva il ciottolato ottocentesco che ospita i giardini zen giapponesi, con sabbia e muschio. Questo è il punto di partenza per visitare le cinque aree, caratterizzate da scelte cromatiche e stilistiche differenti, con ampio uso di teak, acciaio, vetro e una grafica museale evocativa dei luoghi di provenienza.

Il primo piano ospita la prima parte della Galleria Giapponese, dove si possono ammirare grandi paraventi dipinti e una serie di sculture lignee laccate e dorate. Al secondo piano la galleria prosegue con l'esposizione di armi e armature, dipinti, stoffe e preziose stampe.

Al terzo piano si trova la Galleria Himalayana che ospita pregiati e rari esemplari di thang-ka tibetani e sculture in bronzo; degna di nota è la parte dedicata all'esposizione dei manoscritti dalle preziose copertine lignee.

Il quarto piano conclude il percorso con la sala, rigorosamente verde, dedicata all'arte islamica. L'ambiente, caratterizzato dal soffitto a capriate dello storico edificio, appare come un ampio corridoio fiancheggiato dall'arredo espositivo che ospita velluti ottomani, ceramiche, bronzi nonché rari manoscritti persiani e copie...

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5.0
3y

Crazy museum Museum was really amazing! We spent 6 hours there and didn’t notice time flying by. The museum displays mummies (people and animals - even a crocodile!), graves, papyrus and much more. There are information spots describing (in Italian and English) everything one would like to learn about Egyptian culture. There is a small cafeteria for those who want to have a snack (food is good and not overpriced). There is also a gift shop which is surprisingly small - we bought our souvenirs elsewhere in downtown. Museum was really amazing! We spent 6 hours there and didn’t notice time flying by. The museum displays mummies (people and animals - even a crocodile!), graves, papyrus and much more. There are information spots describing (in Italian and English) everything one would like to learn about Egyptian culture. There is a small cafeteria for those who want to have a snack (food is good and not overpriced). There is also a gift shop which is surprisingly small - we bought our souvenirs elsewhere...

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3.0
2y

Visit on the afternoon of Sunday 23rd April 2023. The exhibition was great, but an employee suspiciously discriminated us at the entry of the museum.

First she asked us to move to another chair, when we were sitting on the chair in the entry lobby, because “it was beside the ticket office”, but there were only few people buying the ticket and we were absolutely not in their way.

Then our friends came back from the bookstore with a bottle of water, she quickly make a sign with her hands meaning we can’t drink water here. Here is the lobby entrance where no art works were present. Why can’t people drink at this area ? Why even sell water then ? All of your employees who work in the lobby entry drink water somewhere else ?

If there’s no rule about this then this is absolutely discrimination.

I didn’t want to dispute with her on a Sunday when I spend good time with my friends. So here is...

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Danilo BolognesiDanilo Bolognesi
Il MAO - Museo d'Arte Orientale è uno dei più recenti musei di Torino. Ubicato in pieno centro, ha sede nello storico Palazzo Mazzonis e ospita una delle raccolte artistiche asiatiche più interessanti d'Italia. Inaugurato il 5 dicembre 2008, il MAO - Museo d'Arte Orientale di Torino è tra le più recenti istituzioni museali ad inserirsi nel già ricco contesto culturale del capoluogo piemontese. Da tempo le istituzioni locali si interrogavano su come meglio organizzare le collezioni orientali, già precedentemente conservate nel Museo Civico d'Arte Antica e, con il contributo della Regione Piemonte, della Compagnia di San Paolo e della Fondazione Agnelli, nel corso dei primi anni Duemila si è giunti ad un ragguardevole numero di reperti. Un concreto sostegno è stato garantito anche dal Comune di Torino, che ha messo a disposizione del na9scente polo museale il pregevole Palazzo Mazzonis. Il museo è stato diretto fino al 2013 da Franco Ricca, docente universitario di meccanica quantistica, da tempo appassionato cultore di arte orientale. Frutto della necessità di fruire di un nuovo strumento per la conoscenza di mondi lontani, il MAO accoglie le collezioni orientali già precedentemente conservate nel Museo Civico d'Arte Antica ma deve molto anche al contributo dei reperti provenienti dalle collezioni della Regione Piemonte, della Compagnia di San Paolo e della Fondazione Agnelli. È obiettivo del museo custodire e rendere note al pubblico opere emblematiche della produzione artistica orientale e divenire un accesso privilegiato a studiosi della cultura asiatica, anche con l'ausilio di iniziative specifiche. L'allestimento interno, curato dall'architetto Andrea Bruno, prevede l'esposizione a rotazione di ben 1.500 opere, alcune di notevole rilevanza, disposte in cinque sezioni. I criteri che hanno suggerito le scelte progettuali hanno consentito di realizzare un godibile percorso museografico, malgrado la planimetria tipica di un edificio antico e quindi, non sempre favorevole. L'atrio d'ingresso, in cui è stato realizzato un ampio spazio vetrato, conserva il ciottolato ottocentesco che ospita i giardini zen giapponesi, con sabbia e muschio. Questo è il punto di partenza per visitare le cinque aree, caratterizzate da scelte cromatiche e stilistiche differenti, con ampio uso di teak, acciaio, vetro e una grafica museale evocativa dei luoghi di provenienza. Il primo piano ospita la prima parte della Galleria Giapponese, dove si possono ammirare grandi paraventi dipinti e una serie di sculture lignee laccate e dorate. Al secondo piano la galleria prosegue con l'esposizione di armi e armature, dipinti, stoffe e preziose stampe. Al terzo piano si trova la Galleria Himalayana che ospita pregiati e rari esemplari di thang-ka tibetani e sculture in bronzo; degna di nota è la parte dedicata all'esposizione dei manoscritti dalle preziose copertine lignee. Il quarto piano conclude il percorso con la sala, rigorosamente verde, dedicata all'arte islamica. L'ambiente, caratterizzato dal soffitto a capriate dello storico edificio, appare come un ampio corridoio fiancheggiato dall'arredo espositivo che ospita velluti ottomani, ceramiche, bronzi nonché rari manoscritti persiani e copie calligrafiche del Corano.
Jk Asz (Jaszk)Jk Asz (Jaszk)
A serene and immersive journey through Asian art From the very first step, MAO welcomes you with an atmosphere of pure harmony. The natural light filtering through the glass canopy illuminates the zen gardens, creating a sense of calm that sets the tone for the entire visit. The museum is masterfully curated: each floor is dedicated to a different region—India and Southeast Asia, China, Japan, the Himalayas, and the Islamic world—arranged with a museographic clarity that feels both technical and poetic. What makes MAO unique is not just the richness of its collection but the atmosphere—quiet, luminous, and contemplative. Every gallery feels like a carefully orchestrated stage where light, space, and color guide your perception. It is less a museum and more a journey through time and culture, unfolding in silence and beauty. An absolute must-visit in Turin.
Luli 65Luli 65
Ero andata per vedere la mostra "Sfumature di terra" su preziose ceramiche cinesi e mi sono fermata a vedere anche "Ricami di carta" e tutto il museo perché ne sono rimasta entusiasta. Sono stata piacevolmente colpita dalle ceramiche esposte, erano pezzi eleganti e raffinati nella loro semplicità. Ero curiosa di vedere anche la sezione "Ricami di carta", perché credevo di trovare vari origami che mi sarebbero serviti studiarne di nuovi, mentre ho trovato ben altro. È un percorso espositivo di carte ritagliate con intagli particolari. Infatti si trovano ideogrammi, fiori, animali, decorazioni, che, secondo le credenze popolari, erano in grado di allontanare gli influssi maligni. Ecco perché erano realizzati soprattutto per la "Festa di Primavera", o come conosciamo noi, il Capodanno cinese. Quest'anno è iniziato il 5 febbraio l'anno del maiale, considerato protettivo, generoso, ingenuo, infantile e dodicesimo segno dello zodiaco cinese, per il quale il museo ha allestito questa particolare mostra. Alcuni ritagli sono molto particolareggiati e i colori, come il rosso o il verde, sono profondi, proprio per scacciare ogni maleficio. Infine, ho apprezzato molto il giro nel museo, un viaggio che ad ogni piano si viene circondati da un'atmosfera mistica. Infatti si passa dalle culture cinesi e giapponesi, alle regioni himalayane e islamiche; particolari, per noi occidentali, così diversi ma affascinanti, come le stoffe, le statue in bronzo o in legno. Si può trovare anche lo stupa e i famosi kakemono dai colori decisi; anche i piatti e vasi sono molto belli e finemente decorati. Riprodotta anche una tipica stanza per il rito del thè ed infine, al quarto piano, si trovano anche alcune pagine del corano. Insomma vale proprio la pena farci una visita.
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Il MAO - Museo d'Arte Orientale è uno dei più recenti musei di Torino. Ubicato in pieno centro, ha sede nello storico Palazzo Mazzonis e ospita una delle raccolte artistiche asiatiche più interessanti d'Italia. Inaugurato il 5 dicembre 2008, il MAO - Museo d'Arte Orientale di Torino è tra le più recenti istituzioni museali ad inserirsi nel già ricco contesto culturale del capoluogo piemontese. Da tempo le istituzioni locali si interrogavano su come meglio organizzare le collezioni orientali, già precedentemente conservate nel Museo Civico d'Arte Antica e, con il contributo della Regione Piemonte, della Compagnia di San Paolo e della Fondazione Agnelli, nel corso dei primi anni Duemila si è giunti ad un ragguardevole numero di reperti. Un concreto sostegno è stato garantito anche dal Comune di Torino, che ha messo a disposizione del na9scente polo museale il pregevole Palazzo Mazzonis. Il museo è stato diretto fino al 2013 da Franco Ricca, docente universitario di meccanica quantistica, da tempo appassionato cultore di arte orientale. Frutto della necessità di fruire di un nuovo strumento per la conoscenza di mondi lontani, il MAO accoglie le collezioni orientali già precedentemente conservate nel Museo Civico d'Arte Antica ma deve molto anche al contributo dei reperti provenienti dalle collezioni della Regione Piemonte, della Compagnia di San Paolo e della Fondazione Agnelli. È obiettivo del museo custodire e rendere note al pubblico opere emblematiche della produzione artistica orientale e divenire un accesso privilegiato a studiosi della cultura asiatica, anche con l'ausilio di iniziative specifiche. L'allestimento interno, curato dall'architetto Andrea Bruno, prevede l'esposizione a rotazione di ben 1.500 opere, alcune di notevole rilevanza, disposte in cinque sezioni. I criteri che hanno suggerito le scelte progettuali hanno consentito di realizzare un godibile percorso museografico, malgrado la planimetria tipica di un edificio antico e quindi, non sempre favorevole. L'atrio d'ingresso, in cui è stato realizzato un ampio spazio vetrato, conserva il ciottolato ottocentesco che ospita i giardini zen giapponesi, con sabbia e muschio. Questo è il punto di partenza per visitare le cinque aree, caratterizzate da scelte cromatiche e stilistiche differenti, con ampio uso di teak, acciaio, vetro e una grafica museale evocativa dei luoghi di provenienza. Il primo piano ospita la prima parte della Galleria Giapponese, dove si possono ammirare grandi paraventi dipinti e una serie di sculture lignee laccate e dorate. Al secondo piano la galleria prosegue con l'esposizione di armi e armature, dipinti, stoffe e preziose stampe. Al terzo piano si trova la Galleria Himalayana che ospita pregiati e rari esemplari di thang-ka tibetani e sculture in bronzo; degna di nota è la parte dedicata all'esposizione dei manoscritti dalle preziose copertine lignee. Il quarto piano conclude il percorso con la sala, rigorosamente verde, dedicata all'arte islamica. L'ambiente, caratterizzato dal soffitto a capriate dello storico edificio, appare come un ampio corridoio fiancheggiato dall'arredo espositivo che ospita velluti ottomani, ceramiche, bronzi nonché rari manoscritti persiani e copie calligrafiche del Corano.
Danilo Bolognesi

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A serene and immersive journey through Asian art From the very first step, MAO welcomes you with an atmosphere of pure harmony. The natural light filtering through the glass canopy illuminates the zen gardens, creating a sense of calm that sets the tone for the entire visit. The museum is masterfully curated: each floor is dedicated to a different region—India and Southeast Asia, China, Japan, the Himalayas, and the Islamic world—arranged with a museographic clarity that feels both technical and poetic. What makes MAO unique is not just the richness of its collection but the atmosphere—quiet, luminous, and contemplative. Every gallery feels like a carefully orchestrated stage where light, space, and color guide your perception. It is less a museum and more a journey through time and culture, unfolding in silence and beauty. An absolute must-visit in Turin.
Jk Asz (Jaszk)

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Ero andata per vedere la mostra "Sfumature di terra" su preziose ceramiche cinesi e mi sono fermata a vedere anche "Ricami di carta" e tutto il museo perché ne sono rimasta entusiasta. Sono stata piacevolmente colpita dalle ceramiche esposte, erano pezzi eleganti e raffinati nella loro semplicità. Ero curiosa di vedere anche la sezione "Ricami di carta", perché credevo di trovare vari origami che mi sarebbero serviti studiarne di nuovi, mentre ho trovato ben altro. È un percorso espositivo di carte ritagliate con intagli particolari. Infatti si trovano ideogrammi, fiori, animali, decorazioni, che, secondo le credenze popolari, erano in grado di allontanare gli influssi maligni. Ecco perché erano realizzati soprattutto per la "Festa di Primavera", o come conosciamo noi, il Capodanno cinese. Quest'anno è iniziato il 5 febbraio l'anno del maiale, considerato protettivo, generoso, ingenuo, infantile e dodicesimo segno dello zodiaco cinese, per il quale il museo ha allestito questa particolare mostra. Alcuni ritagli sono molto particolareggiati e i colori, come il rosso o il verde, sono profondi, proprio per scacciare ogni maleficio. Infine, ho apprezzato molto il giro nel museo, un viaggio che ad ogni piano si viene circondati da un'atmosfera mistica. Infatti si passa dalle culture cinesi e giapponesi, alle regioni himalayane e islamiche; particolari, per noi occidentali, così diversi ma affascinanti, come le stoffe, le statue in bronzo o in legno. Si può trovare anche lo stupa e i famosi kakemono dai colori decisi; anche i piatti e vasi sono molto belli e finemente decorati. Riprodotta anche una tipica stanza per il rito del thè ed infine, al quarto piano, si trovano anche alcune pagine del corano. Insomma vale proprio la pena farci una visita.
Luli 65

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