La Pia Congregazione dei Banchieri, Negozianti e Mercanti di Torino fu istituita nel 1662 presso la chiesa della Compagnia di Gesù, i Santi Martiri, e fu ufficialmente riconosciuta da papa Alessandro VII nel 1663. All'inizio, stabilì la propria sede in un piccolo oratorio che nel 1692 fu sostituito dall'attuale cappella grazie all’interessamento di padre Agostino Provana (1641-1726), che coinvolse il famoso pittore Andrea Pozzo (1642-1709), e al contributo dell’ingegnere civile e militare Michelangelo Garove (1648-1713). La grande sala rettangolare, più nota semplicemente come Cappella dei Mercanti, si trova nel centro storico di Torino, al numero 25 di via Garibaldi (l’antica via Dora Grossa) e, nel corso del tempo, fu riccamente decorata e abbellita da opere d'arte. Infatti, nel 1694 padre Provana chiamò da Milano il pittore Stefano Maria Legnani, detto il Legnanino (1661-1713) per affrescare la volta con temi ispirati alla Storia della Salvezza tratti dall’Antico e dal Nuovo Testamento. Il lavoro, realizzato con l’aiuto del fratello Tommaso e degli artisti Giovanni Battista e Girolamo Grandi, fu completato nel dicembre 1695 a spese dei Gesuiti. Fra il 1694 e il 1712, le pareti furono arricchite da dodici grandi quadri ispirati al tema dell’Epifania che rappresentava la festa principale della Congregazione, realizzati da artisti come Andrea Pozzo, Sebastiano Taricco, Luigi Vannier, Stefano Maria Legnani e Niccolò Carlone. Si alternano ai dipinti statue in legno marmorizzato realizzate da Carlo Giuseppe Plura (1707-1715), raffiguranti papi e padri della Chiesa. L’altare, realizzato nel 1797 da Michele Emanuele Buscaglione, è affiancato da due reliquiari e tre tele di Andrea Pozzo: Natività con i pastori, Adorazione dei Magi e Fuga in Egitto. L’organo, collocato sulla parete opposta all'altare, fu installato nel 1698 e inserito all'interno di una cantoira intagliata dall'artista Michele Crotti, successivamente modificata e ingrandita nel 1772 per contenere l'attuale organo di dimensioni maggiori. La sagrestia conserva opere di grande valore, tra cui una Adorazione dei Magi del 1620 attribuita a Guglielmo Caccia, detto il Moncalvo (1568-1625), un Piccolo Trono di Michele Brassiè del 1792 e un armadio di Natale Favriano del 1712. Oltre all'archivio della Congregazione, la sacrestia contiene anche il Calendario Meccanico Universale creato nel 1831 dall’ingegnere Giovanni Plana, un dispositivo di calcolo capace di determinare il calendario per 4000 anni, comprese le lunazioni, i giorni della settimana e le maree, estremamente preciso in quanto tiene conto di numerose variabili fra cui gli anni bisestili, la durata del giorno, la diversa velocità di rotazione della Terra durante le stagioni e molto altro. Una curiosità: alla sinistra dell’ingresso, si trova la tomba di Joseph de Maistre, scrittore e filosofo massone al servizio della monarchia sabauda, fratello di Xavier. Contrariamente a quanto riportato da alcune fonti, la cappella subì numerosi danni durante la seconda guerra mondiale: il 20 novembre 1942, un'incursione aerea distrusse la porta d’ingresso e ruppe i vetri antichi legati in piombo mentre il bombardamento del 13 luglio 1943, a causa dello spostamento d’aria, fece crollare le statue in legno danneggiandole e strappò i quadri. Un importante restauro avvenne fra il 1956 e il 1957 poi, tra il 2015 e il 2016, un nuovo intervento, condotto con il contributo di storici dell’arte e restauratori, ha interessato la volta affrescata e le pareti, la cantoria, l’organo e le statue lignee. Dopo la riapertura all'inizio del 2017, è attualmente in corso un intervento di pulizia sulle tre tele alle spalle dell'altare e sono previsti, fondi permettendo, ulteriori restauri conservativi su altri dipinti. Grazie alla sua eccellente acustica, la cappella è oggi utilizzata per concerti di musica classica inoltre, grazie all'inestimabile contributo dei volontari, è aperta al pubblico in determinati giorni e orari e continua ad affascinare i visitatori per il suo splendore e la ricchezza delle opere...
Read moreCapella barocca situata in centro a Torino, in via Garibaldi, la via che porta a Castello. Non tutti purtroppo conoscono questo autentico gioiello dell'arte barocca, non ancora troppo pubblicizzato. Quando si entra si rimane a bocca aperta, sopratuttto per il magnifico affresco del soffitto della cappella che a me ha ricordato (con le debite proporzioni!!!) il Giudizio universale della Cappella Sistina di Roma... Di notevole rilevanza anche i dipinti, una serie di quadri dedicati alla Natività e ai Re Magi (per questo a festa annuale della Congregazione è appunto il 6 gennaio), tutti risalenti al XVII secolo. Bellismo anche l'organo in legno dorato e l'altare in marmo. Ma la cosa più sorprendente è il calendario meccanizzato perpetuo di Giovanni Amedeo Plana, un astronomo piemontese di fama mondiale: questo calendario, mooolto particolare, è in grado di identificare un giorno qualunque dall'anno 1 fino al 4000, ed anche lo studio delle maree e lunazioni. E' custodito nella sacrestia della cappella ed è un oggetto davvero sorprendente, un vero e proprio prodigio tecnologico, considerato l'antenato dei nostri attuali computer. E' in pratica una grande scatola rossa appesa al muro, con scritte, ritratti, numeri, il tutto curiosamente rifinito con alcune finestrelle e incorniciato come fosse un quadro e funzionante con un meccanismo a tamburi e una manovella. La prodigiosità di questo macchinario è che vi sono memorizzati ben 46.000 dati che si possono consultare semplicemente ruotando tale manovella e impostando la data che interessa. Il prodigio è che il complicatissimo algoritmo che regola questo calcolatore meccanico (scoperto peraltro da tre studenti del Politicenico di Torino nel 2015 e studiato da numerosissimi studenti stranieri) venne realizzato con il solo supporto di carta e penna!!! Molto cordiali e ben preparate le guide che si trovano all'interno dell Cappella, tutte componenti della congregazione, che offrono appunto un servizio di guida ad...
Read moreL'angolo più affascinante e non conosciuto della Torino barocca...La cappella dei Mercanti, Negozianti e Banchieri, più nota semplicemente come cappella dei Mercanti, è un luogo di culto cattolico situato nel centro storico di Torino, al numero 25 della monumentale via Garibaldi. Grazie alla sua ottima acustica, è utilizzata per concerti di musica classica.La cappella, la cui costruzione è stata autorizzata dalle autorità nel corso del secolo XV, fu edificata a partire dalla fine del Seicento e la maggior parte delle opere conservate al suo interno è datata tra Sei e Settecento, in stile barocco.Le pareti della sala principale vedono numerosi dipinti secenteschi, tutti ispirati al tema dei Magi, alternati a statue in legno dipinto di papi di diverse epoche. Adiacenti alla parete dietro l'altare e ai lati di questo vi sono due reliquiari. Anche la bella volta affrescata presenta lo stile barocco, mentre l'organo alla parete opposta all'altare è risalente al Settecento.La sacrestia contiene diversi oggetti sacri, ma soprattutto il famoso "calendario perpetuo" di Giovanni Plana, una delle più antiche macchine di calcolo (è dotato di tamburi rotanti e di un sistema di trasmissione che permette la combinazione corretta delle diverse informazioni contenute nel sistema) che permette il calcolo calandariale preciso su un arco temporale di ben 4000 anni a partire dall'anno zero (compreso il calcolo delle lunazioni, dei giorni della settimana e delle festività...
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