Piazza Carignano is neither a monumental square as Piazza Castello nor as perfectly located as Piazza San Carlo. Yet, the square itself and the narrow medieval streets around it combine medieval austerity with Renaissance grace and offer a perfect squeeze of antique red-brick palazzi and historical buildings flanked by high facades and pretty balustraded balconies. The world-renowned Musee Egizio, a huge brick building recently restored, takes up one whole side of the square. Housing a collection of more than thirty-thousand Egyptian antiquities, granite sphinxes and statues of pharaohs, it gives an insight into an intriguing civilization that ventured into strange beliefs, mysticism and occult. Facing the Musee Egizio from Via Accademia delle Scienze and so not exactly on Piazza Carignano is Filippo Juvarra’s Baroque Church of San Filippo Neri, worthy of a visit for its fine chiaroscuro altarpieces (see the pretty altarpiece of the Virgin in the first chapel on your right) and ceiling frescoes. The highlight of the square (it also takes up a full side of the square) is the 17th-century Palazzo Carignano, another red-brick building whose sinuous facade is as unique as its history. Displayed in large letters on the imposing facade amidst a plethora of flags is the name of Vittorio Emanuele II who had the privilege to be born here on account of the fact that he was a descendant of the Savoia-Carignano branch of the Savoy dynasty. The building has been currently transformed to house a state-of-the-art history museum. Known as the Museo del Risorgimento, it occupies the top floor of the building with a display of more than 2500 pieces of historical memorabilia: documents, state registers, parliamentary speeches dating back to the times when Turin was the capital of Italy, royal portraits and fine old manuscripts. There is in addition the opportunity to attend for 4 hours of history films, mostly associated with the unification of Italy and the interwar period in Europe. Entrance to the museum is from the back side on Piazza Carlo Alberto. Facing the Museo del Risorgimento on Piazza Carignano is Turin’s oldest theatre where all Italy’s great actors and actresses have one day performed. Known as the Teatro Carignano, it is a really superb place, an ornate gilded oval structure with 84 loggias (stalls for exclusive use) and three orchestra stands. If you can’t attend for a performance, at least escape inside and see its red-carpet (literally and...
Read moreSono stato qui circa una settimana fa e ne sono rimasto davvero colpito ed è stata una bellissima scoperta. Palazzo Carignano ospita il Museo nazionale del Risorgimento italiano, il quale è il più grande spazio espositivo di storia patria italiana, il più antico e il più importante museo dedicato al Risorgimento italiano per via della ricchezza e della rappresentatività delle sue collezioni e l'unico che abbia ufficialmente il titolo di "nazionale". Infatti, racchiude una vasta esposizione e raccolta di reperti storici risalenti all'epoca del Risorgimento italiano, andando dai classici elementi cartacei originali agli arazzi d'epoca e coccarde, dalle divise ed uniformi originali alle armi e all'artiglieria originale, dai piccoli dipinti raffiguranti la situazione storica ad altri mastodonticamente grandi, dalle carrozze alle ricostruzioni a grandezza reale di personaggi storici e molto molto altro. C'è addirittura l'intera Aula dei deputati del parlamento Subalpino... Wow! Il museo si estende in lunghezza e larghezza al piano più alto del "Palazzo Carignano" e si divide in 30 sale, di cui: • Le prime 3 sale narrano le esposizioni del passato in chiave nazionale (1878, 1961), in ottica piemontese e torinese (1898, 1908, 1911) e in chiave fascista (1935, 1938), per illustrare le diverse interpretazioni che il Risorgimento ha avuto nell'800' e nel 900' • Dalla sala 4 alla sala 25 vi è l'allestimento vero e proprio: si parte dalla rivoluzione francese (1789) passando per l'età napoleonica (1796-1815), la Restaurazione (1814), i moti del 1820-1821, le rivolte del 1830-1831, le rivoluzioni del 1848, le Guerre d'indipendenza italiane (1848, 1859 e 1866), la spedizione dei Mille (1860), fino a giungere all'esposizione di reperti legati alla proclamazione del Regno d'Italia (1861) e alla presa di Roma (1870) [nella sala 24], ed alla ricostruzione dello studio ministeriale originale di Cavour. • Le sale 26, 27 e 28 sono dedicate a vari aspetti (politica, cultura, società, religiosità, istruzione, diritti dei lavoratori e lotte sindacali, forze armate) dei primi 50 anni del Regno d'Italia, visti attraverso gli occhi della borghesia e del popolo. • La sala 29 racconta i primi anni del 900' fino agli sgoccioli della 1ª guerra mondiale, conflitto che portò poi al completamento dell'unità nazionale con l'annessione del Trentino, dell'Alto Adige e della Venezia Giulia all'Italia. • La sala 30 è ricavata dalla grande aula che avrebbe dovuto ospitare la mai utilizzata Camera dei deputati del Parlamento del Regno d'Italia. In questo salone, che è utilizzato per le mostre temporanee e le manifestazioni culturali del museo, sono esposti dei grandi dipinti rappresentanti la storia militare italiana dal 1848 al 1860, che è raccontata sia dagli eventi legati all'esercito ufficiale sia dagli avvenimenti collegabili all'epopea dei volontari garibaldini. Il personale è stato molto gentile e disponibile ad ogni richiesta dei visitatori. Il biglietto d'accesso al museo prevede un costo di 10,00€ per l'intero, invece ha un costo 5,00€ se si è studenti università e di 4,00€ se si è studenti di scuola superiore. Se siete a Torino, vi consiglio di farci un salto per poter passeggiare e ammirare la meravigliosa storia italiana....
Read moreInteressante, ma esposizione pessima...vetrine non illuminate...vecchio...si potrebbe fare molto meglio con nuove teche e illuminazione a led Palazzo Carignano (Palass Carignan in piemontese), nome completo Palazzo dei Principi di Carignano1], è un edificio storico nel centro della città di Torino, pregevole esempio di architettura barocca piemontese.
Insieme a Palazzo Reale e a Palazzo Madamafa parte dei più importanti edifici storici della città e, come questi, è parte del sito seriale UNESCO Residenze Sabaude. Fu storica sede del Parlamento Subalpino e del primo Parlamento del Regno d'Italia (1861-1864).
Attualmente ospita il Museo nazionale del Risorgimento italiano, chiuso per un periodo di circa tre anni per un impegnativo intervento di restauro e riallestimento e riaperto il 18 marzo 2011, in occasione dei festeggiamenti per il 150º Anniversario dell'Unità d'Italia, con l'apertura dell'appartamento sei-settecentesco detto "dei Principi".
Nel 2016 gli appartamenti nobiliari del palazzo hanno avuto 23.119 visitatori [2]
StoriaModifica
Il complesso venne costruito per ordine di Emanuele Filiberto di Savoia-Carignano, detto "il Muto", che commissionò l'opera all'architetto Guarino Guarini. I lavori iniziarono nel 1679, sotto la direzione del collaboratore Gian Francesco Baroncelli. Provvisoria prima e, dal 1694, stabile dimora dei Principi di Carignano[3], in questo palazzo nacquero i futuri sovrani Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II di Savoia.
Nel 1831, con l'ascesa al trono di Carlo Alberto, il palazzo venne ceduto al Demanio, che vi alloggiò il Consiglio di Stato e la Direzione delle Poste.[3]
Quando, nel 1848, l'edificio venne destinato a sede della Camera dei deputati del Parlamento Subalpino, l'architetto Carlo Sadane modificò lo splendido salone delle feste all'interno del corpo ellittico. Nel 1861, con l'apertura del primo Parlamento italiano, l'aula risultò troppo piccola e per questo vennero iniziati dei lavori per costruirne una più ampia con l'ampliamento del palazzo verso piazza Carlo Alberto, il cui progetto venne affidato all'architetto Domenico Ferri e l'esecuzione a Giuseppe Bollati: i lavori iniziarono nel 1863 e terminarono nel 1871[3], mentre i deputati nel frattempo si riunirono presso un'aula più capiente e provvisoria costruita nel cortile su progetto dell'architetto Amedeo Peyron, fino al trasferimento della capitale a Firenze, nel 1864.
La grande aula, destinata ad ospitare il nuovo Parlamento italiano, non venne quindi mai utilizzata allo scopo per cui era stata costruita.
Nel 1898 l'aula del Parlamento Subalpino fu dichiarata monumento nazionale.[4
Fu in questo palazzo che si verificarono due eventi memorabili:
la lettura del proclama in cui il Principe reggente per conto di Carlo Felice, Carlo Alberto di Savoia-Carignano, concedeva lo Statutola seduta in cui il re di Sardegna e duca di Savoia, Vittorio Emanuele II, proclamava la nascita del Regno d'Italia.
Successivamente il palazzo ospitò numerosi istituti e associazioni culturali. Dopo un lungo restauro, tra il 1988 ed il 2011, il Palazzo ospita la Soprintendenza ai Beni Culturali del Piemonte e il Museo nazionale del...
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