La Galleria Subalpina, situata tra piazza Castello e piazza Carlo Alberto, seconda galleria commerciale di Torino prima della Galleria Nazionale (1889) e della Galleria Umberto I (1890), fu realizzata dopo la Galleria Natta (1858), demolita nel 1931 durante il rifacimento di via Roma. Ispirata ai "passages" parigini e destinata allo svago e al commercio, con caffè, libreria antiquaria, negozi d'arredi e ristorante, la Galleria Subalpina fu costruita fra il 1873 e la fine del 1874 con i finanziamenti della Banca dell'Industria Subalpina, da cui il nome e su progetto di Pietro Carrera. Architetto e ingegnere i cui lavori spaziano dallo stile Eclettico a quello Neogotico e Liberty, Carrera (1835-1887) realizzò molte opere a Torino, purtroppo in gran parte distrutte o rimaneggiate, fra cui la ricostruzione della chiesa di santa Barbara, la Conceria Fiorio (poi ampliata da Pietro Fenoglio), abitazioni nel quartiere Crocetta e, fuori città, il palazzo della Prefettura a Cuneo. Marito di Prospera Panizza, figlia dell'architetto e urbanista torinese Barnaba Panizza, Carrera progettò nel 1883 insieme con il suocero la ristrutturazione del teatro Carignano, la messa a norma di sicurezza, il loggione e un impianto elettrico simile a quello del Teatro Regio. Caratterizzata da un ampio e luminoso salone lungo cinquanta metri e largo quattordici, la Galleria Subalpina ha un'altezza di circa diciotto metri e due scalinate ai lati opposti, accanto ai rispettivi ingressi. L'apparato strutturale, ad opera dei fratelli Loro e Piattini, è una notevole fusione di più elementi e più stili, dall'Eclettico, al Rinascimentale e al Neobarocco mentre la decorazione attuale è in gran parte un'aggiunta successiva ad opera dello scultore Edoardo Rubino (1871-1954). Per tutto il perimetro, è percorsa da una balconata fra il secondo e il terzo ordine architettonico mentre la luce entra dalla volta vetrata in ferro battuto. Nel sottopiano del Salone Romano, che dal 1898 era un locale di svago, aprì nel 1905 il cinema Lumière che due anni dopo cambiò nome e divenne Cinema Romano, inaugurato il 10 giugno 1911. Chiuso per adeguamento alle norme di sicurezza, riaprì nel 1916 come teatro-varietà ma il bombardamento dell'agosto 1943 causò gravi danni all'intera struttura con il crollo dei vetri della volta e la parziale distruzione degli arredi. Anche la sala rimase chiusa fino al 5 settembre 1946 quando gli spazi furono riaperti a seguito dei lavori di ricostruzione che seguirono fedelmente i disegni originali. Nel 1958, il cinema conobbe una radicale ristrutturazione, continuata periodicamente nei decenni successivi e, ad oggi, il Nuovo Romano è la sala cinematografica più antica di Torino. Set di celebri film quali "Quattro Mosche di Velluto Grigio" di Dario Argento e de "La Donna della Domenica" di Luigi Comencini, in anni recenti la Galleria Subalpina è stata rinnovata, inserite grandi aiuole centrali che rimandano al giardino progettato inizialmente da Pietro Carrera e aperte nuove attività commerciali tuttavia è in corso un dibattito sul suo futuro. Mentre alcuni sostengono che debba rimanere sempre aperta al pubblico, altri propongono di utilizzarla per eventi privati dimostrando che non si tratta solo di un luogo di passaggio ma di un pezzo di storia torinese in...
Read moreGalleria Subalpina: Un'Oasi di Bellezza nel Cuore di Torino
La Galleria Subalpina è un gioiello architettonico nel cuore di Torino, un vero e proprio tuffo nel passato. Costruita alla fine dell'Ottocento, questa galleria è un esempio straordinario di eleganza e raffinatezza, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato.
Cosa apprezzare:
L'Architettura: L'architettura è magnifica, con la sua volta in vetro e ferro, che inonda lo spazio di luce naturale. I dettagli decorativi, le statue e le vetrine dei negozi contribuiscono a creare un'atmosfera unica e suggestiva. L'Atmosfera: Passeggiare per la Galleria è un'esperienza piacevole e rilassante. L'ambiente è curato e raffinato, con un'atmosfera che ricorda i fasti del passato. I Negozi Storici: Ospita negozi storici, eleganti e di qualità, che offrono prodotti unici e ricercati. È il luogo ideale per trovare un regalo speciale o semplicemente per fare un po' di shopping in un ambiente suggestivo. I Caffè e Ristoranti: La Galleria è anche sede di caffè e ristoranti storici, dove è possibile gustare un ottimo caffè o assaporare le specialità della cucina piemontese.
Cosa considerare:
L'Affollamento: Essendo una zona centrale, la Galleria può essere affollata, soprattutto durante le ore di punta.
In sintesi:
La Galleria Subalpina è una tappa obbligata per chi visita Torino. Un luogo incantevole dove l'arte, la storia e lo shopping si fondono in un'esperienza indimenticabile. Un'oasi di bellezza da scoprire e da vivere. Un vero e proprio simbolo...
Read moreLa Galleria Subalpina di Torino è un gioiello nascosto nel cuore della città, un luogo che incanta immediatamente chiunque abbia la fortuna di visitarla. Costruita nel 1874, questa galleria storica è un vero esempio di architettura liberty, con le sue eleganti vetrine, pavimenti in marmo e il magnifico soffitto in vetro che lascia filtrare la luce naturale, creando un'atmosfera quasi magica. Passeggiare per la Galleria Subalpina è un viaggio nel tempo, tra boutique di alta moda, librerie storiche e caffetterie che invitano a rilassarsi con una tazza di caffè e una deliziosa pasticceria. Ogni angolo della galleria racconta una storia, dalle sue origini fino ai giorni nostri, mantenendo vivo lo spirito di un'epoca passata. Ma ciò che rende davvero speciale questo luogo è la sua capacità di fondere il passato con il presente. Eventi culturali, mostre d'arte e mercatini temporanei animano la galleria durante tutto l'anno, rendendola un punto di riferimento non solo per i turisti, ma anche per i torinesi stessi. È un luogo che celebra la bellezza, la cultura e l'eleganza, un piccolo angolo di paradiso dove ogni dettaglio è curato con amore e passione. In conclusione, la Galleria Subalpina di Torino merita senza dubbio cinque stelle per la sua incomparabile bellezza, la sua atmosfera unica e la capacità di trasportare i visitatori in un'altra epoca, facendoli sentire parte di una storia senza tempo. Assolutamente...
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