Splendida dimora abitata da un eccentrico Conte che ha fatto della sua casa un museo, passando parte della sua vita a rincorrere opere d'arte incredibili per collezionarle, seguendo il suo intuito a dispetto di quanti gli davano del pazzo. All'interno della villa si può ammirare una collezione permanente di varie opere d'arte contemporanea di artisti americani con un' ala intera (Ala dei rustici) della casa in cui sono installati neon luminosi di vari colori e misure con giochi di luce pazzeschi (meglio se fate una visita guidata altrimenti vi perdereste alcuni passaggi di un'esperienza incredibile della magia che possono creare queste opere d'arte con l'alternanza di illuminazione; i volontari del FAI sono a disposizione per spiegazioni tutti i giorni ma le visite guidate sono organizzate solo sabato e domenica). In alcune stanze, arredi rinascimentali sono attorniati da quadri che sembrano delle macchie di colore ma che in realtà sono opere d'arte e da raccolta di oggetti di arte africana e precolimbiana. Armonia totale tra i vari stili e gli ambienti. Incantevoli il marmo verde smeraldo con cui è rivestita la saletta da bagno e gli affreschi sul soffitto. All'esterno un grande parco con fontane, laghetto, viali e gallerie tra gli alberi, su una di queste si affaccia una portafinestra della casa, meraviglioso. Vista su Varese e alberi secolari a fare ombra e forti emozioni con il sottofondo musicale nell'angolo che ha dedicato a sua nipote "per trasmetterle l'amore per l'arte e per la natura". Se si desidera fermarsi per pranzo c'è un ristorante di alta cucina all'ingresso del parco. Se si è interessati alla storia della villa e delle collezioni, è possibile assistere alla trasmissione di un video in una sala al piano superiore. Accessibile a tutti, in più, questo è uno dei beni FAI accessibile anche a visitatori sordi o con disabilità intellettive, sul sito ci sono tutte le indicazioni per una visita in tutta sicurezza e per eventuale prenotazione di una guida. L'ingresso per persone con disabilità è gratuita mediante presentazione del tesserino identificativo dei portatori di handicap. All'interno prima dell'ingresso ci sono le toilette 🚻 ♿ Parcheggio interno gratuito per gli iscritti al FAI altrimenti ha costo 3€. Dal parcheggio si arriva alla villa in tutta sicurezza passando su apposito percorso adatto a tutti. I soldi per acquistare il biglietto per me...
Read morePremessa molto importante, io e mia moglie siamo soci FAI, abbiamo cercato di visitare Villa Panza durante l'ultima giornata FAI e ne siamo usciti rammaricati e molto molto delusi. All'arrivo come tesserati ci hanno fatto passare davanti ai non tesserati, abbiamo comunque lasciato 20 euro per sostenere il fai, e ci hanno per prima cosa consigliato la visita alla scuderie che ospitava una mostra estemporanea che abbiamo fato fatica a capire nelle opere in mostra unitamente dall'imbarazzo degli addetti che ci hanno accompagnato e spiegato le opere. L'unica cosa davvero bella erano i pavimenti originali in pietra e sasso, le opere in mostra... davvero.. boh.. finita la visita alle scuderie ci hanno consigliato la visita ai rustici, aperti in pompa magna per l'evento FAI. Nulla di rustico nulla di storico nulla di antico. Null'altro che una parte di villa ristrutturata come una caserma militare un lungo corridoio con stanze vuote asettiche e totalmente spoglie se non per le opere ripetitive composte da neon posizionati in modi diversi con colori diversi e null'altro. Dopo un paio di stanze la monotonia aveva già preso il sopravvento e l'imbarazzo della ragazza che ci spiegava le opere cresceva a dismisura. Poi siamo arrivati alla killer apllications due finestre vuote senza stipiti ne vetri davanti alle quali le persone si spintonavano per ammirare l'opera ovvero il parcheggio sottostante.. non abbiamo nemmeno finito la visita del piano perché per mancanza di tempo l'hanno interrotta e ci hanno invitato seccamente a tornare indietro.... A conclusione di tutto pur essendo tesserati FAI e pur avendo cmq lasciato 20 Euro a sostegno del FAI non ci hanno fatto accedere alla parte storica della villa perché non avevano più posto nelle visite guidate. Ci hanno invitato a visitare il parco.. ma dopo 20 minuti stanchi e annoiati abbiamo lasciato la Villa. Nel parco sono presenti certo delle opere la cui importanza lascia molto a desiderare. Probabilmente a gente che esce di casa solo quando è gratis potrà anche piacere.. ma visitando ville e dimore storiche tutto l'anno.. quello che abbiamo visitato ci ha lasciato con l'amaro in bocca. Forse è tutto racchiuso nella parte che non ci hanno lasciato visitare. Terremo il dubbio.
Mai più...
Read moreLa Villa Panza, conosciuta con il nome di Villa Menofoglio Litta Panza o Villa Orrigoni Menofoglio Litta Panza, è una villa situata a Biurno Superiore a Varese, conosciuta per la sua Collezione d'arte moderna, rappresenta una delle più belle ville del varesotto nonché visitabile.
Voluta nel 1748 dal marchese Paolo Antonio Menafoglio che acquistò dei terreni sul colle di Biumo Superiore che domina la città di Varese, fece innalzare dei grandi muri perimetrali, che furono in seguito riempiti di terra, e sulla sopraelevata così ottenuta fece erigere la sua villa: un grande fabbricato a tre piani, a forma di U, aperto verso un ampio giardino all'italiana; Essenzialmente concepita come una "villa di delizia", non come residenza ma come luogo dove organizzare eventi mondani. Dai Menafoglio nel 1823 passò al nobile milanese Pompeo Litta Visconti Arese che nel 1829 la amplio; La villa dispone di un parco che si estende per circa 33 mila metri quadri.
L'importanza della Villa si deve però al nuovo proprietario della villa, il conte Giuseppe Panza di Biumo che appassionato di arte contemporanea (soprattutto quella americana), iniziò nel 1959 a raccogliere un'ampia collezione, in particolare invitò celebri artisti contemporanei a trasformare alcune stanze della villa in opere d'arte ambientale: si possono ammirare le opere di da Dan Flavin, James Turrell e Robert Irwin; Sono inoltre ammirabili le tele monocromatiche e scultureminimaliste, opera degli artisti Phil Sims, David Simpson, Ruth Ann Fredenthal, Max Cole, Maria Nordman, Martin Puryear, Ford Beckman, Ross Rudell, Alfonso Fratteggiani Bianchi, Ettore Spalletti, Lawrence Carroll, Stuart Arends, Allan Graham e Winston Roeth, in totale sono raccolte cento opere.
È solo nel 1996 che la villa entrò a far parte del patrimonio del FAI (Fondo Ambiente Italiano) a seguito della donazione dei figli Giuseppe e Rosa Giovanna Panza di Biumo (che si limitarono a mantenere il secondo piano come loro abitazione). Il FAI provvide ad effettuare i restauri ed adeguamenti strutturali e dal 2001 la villa fu aperta al pubblico, riscuotendo enorme interesse fra i visitatori divenendo una delle ville più visitate...
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