Sempre positiva l'esperienza artistica alla Biennale, ho apprezzato varie opere tra cui l'arabia saudita che ha presentato enormi rose del deserto d'impatto, con scritte arabeggianti da cui spuntano parole sulle donne soggiogate, sulla loro libertà negata, un bel lavoro. Il padiglione Australiano molto d'effetto, ha portato in risalto la tematica della prevaricazione del più forte sul debole e quindi sulla popolazione indigena, che ha subito una riduzione della popolazione. All'arsenale Azerbajan ha presentato uno spazio con stoffe musiche e tonalità di blu attenti all'ascolto e a mettersi in gioco su un finale di palcoscenico. Varie proiezioni di viaggi fatti da alcuni emigrati, tracciando il loro percorso personale di viaggio e vita che raccontano segnandolo su una cartina. Molto interessante. Belli dei pannelli di un'artista africana con stoffe tinte e cucite a creare il e ricreare un'ambiente naturalistico. Un'altra artista indigena con i suoi quadri dai colori caldi ma moderati con interventi grafici molto apprezzata. La maggior parte delle esposizioni straniere anche alle mostre collaterali e ai Giardini non ha la descrizione in italiano. Questo comporta un allungamento e appesantisce la visita per cercare di cogliere l'essenza delle opere. La tematica dello straniero ovunque e quindi dell'inclusione è stata prevaricata da un'ondata di sesso-omosessualità combattuta e accettata si, ma raccontata solo con il sesso senza evidenziare i sentimenti. Ci sono anche tante ambiguità dove la donna non è più presente, sembra essere cancellata. Molte opere sono ottimi lavori, mentre altre non sono accettabili o al livello per una biennale. Apprezzabile il ritorno dei quadri, della pittura. Fare satira o trasgredire non è sempre artistico ma risulta addirittura offensivo per me e per il paese che...
Read moreI enjoyed the 2024 Art Biennale under the apt theme "Foreigners Everywhere" with a particular focus on artists from the Global South and indigenous communities. It's one of the best, if not the best Art Biennale in my memory. The show offers many discoveries, including many older artists from prior generations. I particularly enjoyed the abstract paintings from artists from the Global South in the Central Pavillion at the Giardini and the US, Italian, German, Austrian, Japanese, Benin, and Serbian...
Read morea nice exhibition of various art, worth a visit if you have time. i would recommend the giardini of biennale over the arsenale if you are pressed for time. but if you do have time then def see both....
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