La basilica di Sant'Andrea è uno dei monumenti più importanti e conosciuti della città di Vercelli. Fu fondata nel 1219 e completata nel 1227. Si tratta di un esempio precoce di architettura gotica italiana, ispirato a modelli cistercensi. In essa si fondono in modo paradigmatico la tradizione romanica ed i nuovi influssi del gotico europeo. La Basilica venne realizzata per volere del cardinale vercellese Guala Bicchieri, legato di papa Innocenzo III presso la corte inglese. Quando il vescovo rientrò in patria dalla sua missione, il giovane re Enrico III d’Inghilterra gli donò la chiesa di St. Andrew's a Chesterton, vicino a Cambridge, con tutte le sue rendite, come segno di gratitudine per l’attività svolta. Il vescovo diede infatti un contributo fondamentale a stabilizzare la situazione del regno inglese, riconfermando la Magna Carta concessa nel 1215 dal padre di Enrico, Giovanni Senza Terra. Con le rendite delle terre inglesi, Guala Bicchieri finanziò la costruzione della basilica vercellese, che mantenne sempre stretti rapporti con l’Inghilterra. La facciata della basilica si lascia ammirare per il suo equilibrio cromatico, ottenuto grazie all'impiego di pietra verde di Pralungo, di bionda calcarenite del Monferrato e di serpentino di Oria in Valsolda. A tali sfumature di colore si contrappone il rosso del cotto ed il bianco dell'intonaco nella parte alta dei due campanili gemelli che incorniciano la facciata, mentre la forma della facciata mostra il debito stilistico della basilica verso l'architettura romanica di area lombardo-emiliana. L'autore dei due gruppi scultorei visibili sulla facciata è forse individuabile in Benedetto Antelami o, più verosimilmente, in maestri seguaci dell'Antelami, provenienti dal cantiere del battistero di Parma. Una schietta impronta gotica caratterizza l'interno della basilica, con le sue tre navate, il transetto, l'alto tiburio ed il coro. La basilica all'interno si presenta piuttosto spoglia di elementi decorativi che non siano le sottolineature cromatiche della slanciata tensione gotica degli archi e delle volte. Di particolare interesse sono anche gli stalli lignei del coro. Si tratta di un'opera realizzata dall'ebanista cremonese Paolo Sacca a partire dal 1511. Gli stalli, danneggiati nel 1802 durante la soppressione degli ordini religiosi, vennero restaurati nel 1829 a cura dell'ebanista vercellese Ignazio Revelli. Attualmente la basilica è transennata in alcune sue parti a causa del distacco di materiale dalle facciate e dal campanile, presenta inoltre una vistosa crepa nel tiburio. Gli ultimi interventi di restauro risalgono a metà degli anni Novanta, altri si sono resi necessari in...
Read moreal limitare del piccolo centro storico di Vercelli, dove si parcheggia comodamente sia la domenica che in settimana, è presente il monumento più famoso e importante della città: la basilica di Sant'Andrea, voluta dal Cardinal Guala Bicchieri, iniziata nel 1219 e terminata solo 8 anni più tardi. esempio precoce di gotico misto a romanico si presenta particolare fin dalla facciata, su cui si alternano i colori verde, bianco e rosso. nella lunetta centrale è raffigurato il martirio di Sant'Andrea, in una delle due laterali Guala Bicchieri che presenta al santo il modellino della chiesa. all'interno è spoglia ma con alcuni capolavori veramente interessanti, quali gli stalli del coro, intagliati nel 1500 e restaurati nell'800 e la bellissima tomba affrescata dell'abate Tommaso Gallo, chiamato dal Guala Bicchieri a reggere la chiesa, che si trova nella cappella a destra dell'altare. notevole l'alto tiburio che faceva da campanile prima della costruzione di quello ancora oggi visibile, staccato dalla chiesa. bellissimo anche il chiostro, con le piccole colonne che circondano il praticello con pozzo al centro. sulla porta che da' accesso alla chiesa c'è un altorilievo duecentesco con Giovanni Battista e Giovanni l'Evangelista. in occasione degli 800 anni dalla sua fondazione la città tributa omaggio a questa basilica con una mostra diffusa su tutti i musei cittadini e l'archivio di stato. ad ARCA è esposta la Magna Charta del 1217, sicuramente la parte più importante dell'intero evento, insieme con il coltello eucaristico appartenuto al Cardinale e alla cassetta che probabilmente ne conteneva i resti, murata qui in Sant'Andrea; al Museo Leone si possono vedere una cinquantina di progetti e disegni attinenti al Sant'Andrea e altre chiese; al museo Borgogna è presentato un video di 17 minuti che mostra foto ottocentesche della chiesa e i suoi successivi restauri; al museo del tesoro del duomo sono esposti alcuni reperti sacri tra cui un Mappamondo di metà '200 e infine all'archivio di stato si può vedere il testamento del Guala Bicchieri, fondatore del Sant'Andrea, e il documento che attesta la posa della prima pietra. ad eccezione di quest'ultima, aperta fino al 19 aprile, le altre mostre sono visitabili fino al 9 giugno. consigliatissimo il tour della chiesa e di tutte le mostre, fattibile in un'unica giornata, fatta eccezione per l'archivio di stato che non è aperto...
Read moreCostruita in un breve lasso di tempo dal 1219 al 1227 per volere del Cardinal Guala Biccheri l’Abbazia di Sant’Andrea a Vercelli è annoverata ancor oggi come uno dei primi esempi di architettura gotica in Italia. Prima fra tutto troneggia la facciata a capanna costruita in mattoni e pietra locale, sormontata da due snelle torrette e decorata da tre stupendi portali strombati a tutto sesto. Tra questi il portale centrale e quello si sinistra sono decorati tutt’oggi con lunette scolpite attribuibili alla scuola antelamica raffiguranti rispettivamente il martirio di Sant’Andrea, e il fondatore Biccheri in atto di donare la chiesa al Santo. L’interno è a croce latina suddiviso in tre navate scandite da campate con volte a crociera costolonate e archi a sesto acuto. Direttamente sul capocroce del transetto si affaccia l’abside centrale in cui si trova l’altare maggiore e un bellissimo coro ligneo del XVI secolo, illuminati dal grande rosone che domina la testata rettangolare dell’abside. Adiacenti all’abside centrale si trovano inoltre quattro cappele laterali(due per lato) e all’interno di una di queste si trova tutt’ora la tomba di Tommaso Gallo, primo abate di Sant’Andrea. L’incrocio del transetto è poi sormontato da un tiburio ottagonale sempre costruito in mattoni mentre la torre campanaria che affianca la l’edificio sulla destra è più tarda e risale al XV secolo. Sulla sinistra invece la chiesa è affiancata da un chiostro che in origine ospitava i canonici vittorini a cui era affidata la gestione dell’Abbazia; tra gli ambienti del chiostro: vi sono il Piccolo Studio e l’Aula Magna dell’Università del Piemonte Orientale che occupano gli spazi un tempo destinati rispettivamente alla Foresteria e al refettorio. Infine vi è la sala Capitolare che conserva le sue forme medievali e ospita una dolcissima Madonna col Bambino di Bernardino Lanino. Per le sue straordinarie peculiarità la critica oggi lo ritiene un episodio unico del suo genere sia in Italia...
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