La Chiesa dei SS. Silvestro Papa e Dorotea Vergine è ubicata nel Rione XIII (Trastevere), nell’antico tracciato romano di Via di Santa Dorotea al n.23, nei pressi della Porta Settimiana in Roma.
La genesi di questa chiesa parte da lontano, già nel IV secolo esisteva in piccolo edificio religioso, dopo varie vicissitudini, nel XV secolo venne ricostruita per l’anno Santo del 1500, nell’occasione furono portate le reliquie della martire Santa Dorotea, decapitata in Turchia sotto le persecuzioni dell’imperatore Diocleziano (284 - 305), l’attuale edificio venne modificato radicalmente dall’Architetto Giovanni Battista Nolli (n.1701 – m.1756) dal 1750 al 1756, essendo morto poco dopo la fine dei lavori venne poi sepolto in questa chiesa (Questo viene ricordato in una apposita lapide).
La Facciata alta e stretta, si presenta concava e su un solo ordine, la sua semplicità è interrotta da due alte lesene con capitelli compositi con motivi decorativi vegetali, i quali inquadrano il grande portale ligneo a cassettoni, incorniciato e con frontone circolare e da due doppie lesene con i medesimi capitelli che ne delimitano i fianchi.
Più in altro sempre in corrispondenza del portale è posto un finestrone vetrato, a coronamento del prospetto è posto un frontone triangolare, come fastigio è presente una semplice croce metallica, ai lati della facciata sono posti due edifici simmetrici di uguale dimensione ma di diverse fattezze.
L’interno si presenta con la pianta a croce latina, con una navata con tre cappelle per lato, un monumentale Arco di Trionfo collega la crociera al presbiterio, nell’arco vi sono ornamenti vegetali e raffigurazioni religiose.
Il soffitto della crociera è coperto da una cupola ottagonale, interamente affrescata con le storie di Santa Dorotea e con un lanternino finestrato.
Nella parte moderna del presbiterio si accede salendo un gradino e vi si trova un altare, proseguendo si devono salire alcuni gradini e la parte più antica è delimitata da una balaustra marmorea, quindi si incontra l’altare maggiore in marmo policromo, nella posizione ante Concilio Vaticano 1963, la quale prevedeva che gli sguardi dell’officiante e dei fedeli erano rivolti nella stessa direzione, sopra la mensa, si trovano i resti di Santa Dorotea, in un’urna del XIX secolo, sopra la mensa si trova il Tabernacolo dorato
Sul fondo l’’abside semicircolare, con la calotta affrescata a spicchi i dipinti nel catino dell’Abside raffigurano storie di Santa Dorotea.
Alle spalle nella mostra d’altare spicca la Pala la quale raffigura i "SS. Silvestro e Dorotea che venerano la Vergine Maria", del pittore Michele Bucci (sec. XVII) e all’interno un piccolo quadro della "Madonna del Divino Amore".
Il Soffitto è Coperto con volta a botte, riccamente affrescata con dipinti che raffigurano alcune scene della vita di Santa Dorotea e dei santi francescani del pittore Gaetano Bocchetti.
Il Pavimento è in marmo bianco con inserti neri.
Nella Cantoria presente nella Controfacciata si trova un artistico Organo a canne della chiesa costruito nel XX secolo.
Nelle Cappelle laterali sono presenti altre pregevoli...
Read morePiccola ma sontuosa, recente ma antica, unica ma duplice....una chiesa di quartiere molto sentita dai trasteverini anche grazie a una attiva parrocchia. Di origine medioevale del suo passato non resta nulla, neanche il nome visto che era dedicata a San Silvestro, poi al santo e alla martire e infine solo alla santa (ma compare insieme al santo nella pala d'altare dove sorreggono il quadro della vergine del divino amore). A una unica navata presenta una volta decorata che lascia senza fiato per la ricchezza degli affreschi che riprendono scene della vita della santa e dei frati francescani (misti agli angeli, unicità nel genere). La struttura, della seconda metà del settecento, è tardobarocca (il realizzatore è sepolto qui) ma si trovano anche elementi moderni quali un presepe napoletano perennemente allestito appena entrate, un organo elettrico sulla controfacciata e alcune vetrate decorate sui lati della volta. Le spoglie della santa sono sotto l'altare e nel pavimento è incastonato un intarsio dell'emblema dei francescani. Si trova in un vicolo dove si passa quasi solo a piedi ma merita una sosta, poco prima di porta settimiana e dell'area pedonale. Guardate le foto e i video che ho postato e le altre recensioni su Roma e le sue meraviglie che ho fatto e se sono stato utile cliccate su utile e se...
Read moreThis pretty, late Baroque church was built after 1738 for the Franciscan Conventuals by Giovanni Battista Nolli, who is buried here. It also belongs to a working parish, which celebrates Sunday Mass at: 18:00 (Sat), 9:00, 11:00, 18:00. One of the friars, Fr Osvaldo Tini, is a keen English speaker and has been celebrating Mass in English on the first Wednesday of the month at 19:00. He is also available for Confession and...
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