Belluno, Veneto — Travel Guide & Things to Do
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Belluno
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Belluno
Belluno, Veneto, Italy
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attractions: Caves Caglieron, Vajont Dam, Molinetto della Croda, Zumelle Castle, Dolomiti Bellunesi National Park, Cadini of Brenton, Taoyuan Weitian Temple, Lago di Santa Croce, Alpe del Nevegal S.R.L., Parco Archeologico Didattico Livelet - Villaggio palafitticolo, restaurants: Alla Stanga, Old Wild West - Belluno, Excalibur Ristorante Pizzeria Birreria, La Casera, La Trappola, Ristorante fuji, La Rossa, Officine del Buon Gusto, McDonald's Belluno, Ristorante Pizzeria Parco di Limana
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Things to Do in Belluno, Veneto, Italy - Belluno Attractions & Activities
Attractions of Belluno
Caves Caglieron
Vajont Dam
Molinetto della Croda
Zumelle Castle
Dolomiti Bellunesi National Park
Cadini of Brenton
Taoyuan Weitian Temple
Lago di Santa Croce
Alpe del Nevegal S.R.L.
Parco Archeologico Didattico Livelet - Villaggio palafitticolo
Caves Caglieron
4.4
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Open until 5:00 PM
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Vajont Dam
4.7
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Molinetto della Croda
4.6
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Zumelle Castle
4.4
(2K)
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Restaurants of Belluno
Alla Stanga
Old Wild West - Belluno
Excalibur Ristorante Pizzeria Birreria
La Casera
La Trappola
Ristorante fuji
La Rossa
Officine del Buon Gusto
McDonald's Belluno
Ristorante Pizzeria Parco di Limana
Alla Stanga
4.6
(1K)
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Old Wild West - Belluno
4.1
(1.1K)
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Excalibur Ristorante Pizzeria Birreria
4.4
(885)
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La Casera
4.4
(841)
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Open until 5:00 PM
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Caves Caglieron
Caves Caglieron
4.4Hiking Area
Thomas MoraThomas Mora
Un Viaggio Magico tra Roccia, Acqua e Sapori:
Immerso in un angolo suggestivo tra le vivaci terre di Fregona e l'incantevole borgo di Osigo, a pochi passi dalla deviazione per Piai, si cela un tesoro geologico e storico che merita assolutamente una visita: le Grotte del Caglieron. Questo complesso di cavità, un affascinante connubio tra la maestosità della natura e l'ingegno dell'uomo, si rivela un'esperienza sorprendente, capace di incantare gli occhi e deliziare il palato.
La peculiarità delle Grotte del Caglieron risiede nella loro duplice origine. La grotta più imponente e scenografica è un capolavoro naturale, scolpito nel corso dei millenni dalle impetuose acque del torrente Caglieron. L'incessante fluire ha plasmato anfratti profondi e sinuosi, creando un ambiente umido e fresco dove la luce filtra in modo suggestivo, accarezzando le pareti rocciose con giochi d'ombra inaspettati. Accanto a questa meraviglia naturale, si snodano le antiche cave di pietra, testimoni silenziose di un passato laborioso. Qui, un tempo, veniva estratta la pregiata "piera dolza", una pietra da taglio che ha impreziosito stipiti e cornici di edifici fin dal lontano Cinquecento, lasciando un segno tangibile nella storia architettonica locale.
L'intelligenza umana ha saputo valorizzare al meglio questo sito unico, creando un percorso pedonale ingegnoso e sicuro. Attraverso una serie di passerelle in legno, audaci ponticelli sospesi e sentieri ben tracciati, i visitatori possono addentrarsi nel cuore delle grotte, esplorando le diverse cavità e ammirando da vicino le stratificazioni rocciose, le piccole cascate interne e la rigogliosa vegetazione che si aggrappa tenacemente alle pareti. L'esperienza di camminare su queste strutture sospese aggiunge un pizzico di avventura all'escursione, rendendola particolarmente coinvolgente anche per chi non è un esperto camminatore.
Il percorso culmina in un luogo che aggiunge un ulteriore elemento di fascino all'esperienza: un antico mulino, sapientemente ristrutturato e trasformato in un'accogliente osteria-ristoro. Questa felice trasformazione permette ai visitatori di concludere la loro esplorazione con una pausa gustosa, immersi in un'atmosfera rustica e conviviale. L'idea di poter assaporare i sapori della cucina locale a pochi passi da un simile spettacolo naturale è indubbiamente uno dei punti di forza delle Grotte del Caglieron.
Seguendo il consiglio di amici veneti, abbiamo avuto il piacere di pranzare presso l'Osteria Cal dei Cavai a Fregona, situata nelle immediate vicinanze. Questo piccolo locale a gestione familiare ci ha conquistato per la sua autenticità e la qualità dei suoi piatti. La cucina a vista permette di apprezzare la cura e la freschezza degli ingredienti locali, trasformati in gustose proposte del giorno. L'atmosfera è calda e accogliente, ci si sente subito a casa grazie alla cordialità della proprietaria e alla genuinità dell'ambiente. Oltre all'ottima qualità del cibo, abbiamo apprezzato particolarmente i prezzi onesti, che rendono l'esperienza culinaria ancora più piacevole.
Le Grotte del Caglieron si rivelano quindi una meta ideale per chi desidera trascorrere una giornata all'insegna della natura, della storia e del buon cibo. La facilità di accesso dall'autostrada A27 (uscita Vittorio Veneto Sud) le rende facilmente raggiungibili. L'ingresso gratuito alle grotte rappresenta un ulteriore vantaggio, anche se è bene tenere presente che il parcheggio in un'area privata adiacente è a pagamento. Per chi preferisce una sosta più informale, sono disponibili aree pic-nic attrezzate nei dintorni, offrendo un'alternativa per godersi la tranquillità del paesaggio.
In conclusione, le Grotte del Caglieron non sono la solita "meraviglia" locale decantata con enfasi. Sono un luogo autentico e suggestivo, dove la forza della natura si intreccia con la testimonianza del lavoro umano, il tutto arricchito dalla possibilità di gustare ottimi piatti in un contesto unico. Un'esperienza che consigliamo vivamente a chiunque si trovi a esplorare le bellezze del Veneto
M JM J
Beautiful path, quite easy to do for people of all ages and fitness. The standard loop walk of about 1.5 miles takes you through the caves and canyon where you can see waterfalls. You're given a map at the ticket office but even without it the path is well signed and easy to follow. I recommend going early morning in summer as it can get hot hiking back up.
Also the parking is a bit complicated to figure out, it would help if there were a sign post next to it with instructions instead of on-the-go reading from the meter screen which is difficult when is very sunny as the day we went. A standard loop walking slowly takes you about 1 hour so don't pay more than 1.5h parking unless you plan on having lunch at the restaurant inside the loop path or stop at the bar near the car park.
Wendy WalkerWendy Walker
This place is amazing! So beautiful, it feels like a magic world in the rain forest. I visited on a Wednesday with my three children who are 6, 8, and 10. They loved it the scenery is absolutely stunning. There was no wait. It is definitely slick and the boardwalk through the park is mostly only fit for tennis shoes or something similar. We did the elevated portion of the trail and it was a lot less impressive than the lower portion. This also could have been because it was quite hot and I was struggling to understand the map. I highly recommend this excursion. Parking was easy, and there is a small café with drinks and snacks and a restroom.
Marino TodescoMarino Todesco
È un luogo incantevole, che sembra uscito dagli scenari di una saga di Tolkien. Il percorso è breve, ma a tratti richiede una certa prudenza per la possibile scivolosità delle superfici, specie quelle delle passerelle in legno. Conviene indossare calzature adatte almeno alle escursioni. È molto consigliato anche scegliere un periodo appena successivo a delle piogge abbondanti, per godere appieno del massimo spettacolo naturale offerto dai molteplici salti d'acqua che si susseguono scendendo verso i mulini.
La seconda e più importante raccomandazione è di visitare il parco possibilmente in un giorno feriale, perché nel fine settimana l'affollamento può rendere la visita un tormento, anziché un piacere per gli occhi e per lo spirito. In alternativa bisogna almeno entrare appena dopo l'apertura del mattino. Alcuni tratti più angusti del percorso su passerella permettono il passaggio di una persona alla volta e sono anche quelli più scivolosi, quindi conviene distanziarsi quanto necessario dalle comitive di visitatori.
L'introduzione dell'accesso a pagamento, ad un prezzo modico del biglietto di 3,50 Euro, dovrebbe consentire da un lato di sostenere le spese di manutenzione del parco e dall'altro di tener fuori chi non è seriamente interessato ad apprezzare i luoghi. I parcheggi disponibili in zona sono tutti a pagamento e la tariffa oraria comune dovrebbe essere di 1,50 Euro/h. Per condurre una visita appagante è completa ci vogliono da un'ora e mezza a due ore, a seconda della prestanza fisica individuale. Il tratto di percorso più faticoso è quello che risale un erto pendio e culmina alla Grotta FAI, che però è attualmente chiusa perché valutata pericolante. Alle due estremità del percorso ad anello, cioè vicino all'entrata e nei pressi del punto più basso, si trovano anche dei luoghi di ristoro, che sono rispettivamente un bar ed un bar con ristorante.
Luca PizzolatoLuca Pizzolato
The Caglieron Caves - Grotte del Caglieron are fantastic. This place is a beautiful testimony of the work of man and the power of nature.
The caves offer an irresistible, fairytale and breathtaking path. Totally free.
Before entering you can visit the cave of San Lucio for free. In this cave the cheese is preserved. Outside you can taste and buy cheese.
Tip: for foreign tourists. Bring a guide in your language. Unfortunately, at the moment there are no translations in English or in the main languages.
Don't forget to visit the Grotte del Caglieron. You will be enthusiastic about the experience!
Vajont Dam
Vajont Dam
4.7Historical Place
Wioleta DudaWioleta Duda
Our visit to the Vajont Dam in Italy was a mixed experience. While we were unable to walk on the dam itself, as it seemed to be reserved for pre-announced visits only, we did find access to the bottom of the dam. Taking a walk in this area offered a unique perspective and allowed us to appreciate the grandeur of the structure.
However, it's impossible to separate the Vajont Dam from its tragic history. The dam is forever linked to the devastating landslide and subsequent flooding in 1963, which resulted in significant loss of life and property. This somber history casts a shadow over the site, serving as a reminder of the profound impact of that tragic event. Our visit was a mix of awe at the engineering feat and a reflection on the profound sorrow associated with this place.
Simone CaldironiSimone Caldironi
Posto da visitare almeno una volta nella vita, si respira l'aria della tragedia, non voluta dalla natura, ma voluta dall'uomo. Io e mia moglie circa 3 anni fa abbiamo fatto la visita guidata di gruppo. C'era la neve sul terreno, per questo motivo è stata un po' faticosa. Mi piacerebbe tornarci con una bella giornata di sole. Di questa storia fino al 2003 non sapevo nulla, poi in tv diedero il film di Martinelli dal titolo "Vajont" e mi appassionai a questa vicenda. Addirittura scoprì che qualche anno prima Marco Paolini aveva fatto addirittura un monologo sulla storia del Vajont, stupendo, toccante, emozionante, struggente, in ricordo di tante persone con le loro vite, le loro storie, le loro tradizioni, i loro lavori, i loro campi, i loro raccolti, i loro sogni, i loro amori, vita fatta di semplicità, cose genuine. Genitori, figli, zii, nonni, fratelli, sorelle, animali, case, campi, terreni trovarono la morte quella notte del 9 ottobre 1963, perchè l'uomo ha sfidato la natura, ha costruito dove non si doveva costruire, perchè non c'è stato controllo da parte di chi doveva controllare, perchè chi aveva in "Mano" la situazione non ha avuto il coraggio di evacuare tutte le persone lungo la valle del Piave, bastava semplicemente dire " NO RITIRIAMOCI, ABBIAMO SBAGLIATO, ANDIAMO VIA TUTTI PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI" ed invece come succede oggi nessuno può sbagliare o meglio chi sbaglia non paga gli errori commessi. Guardate i telegiornali, i televideo di oggi, fino ad ora che sto scrivendo nessun titolo per il Vajont, nessun titolo sul televideo, perchè? Solo il tg3 Veneto e Telebelluno Dolomiti ne parlano. Non dimentichiamoci, sono morti circa 2000 persone, ancora oggi purtroppo la vita degli uomini viene messa in secondo piano per interessi. Per interesse nessuno penso sarebbe contento che un genitore, un figlio, zii, nonni, nipoti, persone venissero messi all'ultimo posto della "classifica", la vita umana va salvaguardata, non ha prezzo, non dimentichiamolo
Lester WagmanLester Wagman
A reminder of the respect needed for the power and sometimes cruel beauty of nature. Definitely worth a visit if travelling through the Dolomites. This was the site of a terrible tragedy in 1963 when a massive landslide in the night from the slopes of Monte Toc above displaced millions of litres of water over the dam, drowning 1910 people (Including any children) in the village below. The dam is now disused and the site of a number of moving monuments and memorials to those who lost their lives.
Francesca RubinoFrancesca Rubino
La diga del Vajont è imponente, ma nello stesso tempo trasmette fragilità. Pensare a ciò che è successo.. alle vittime.... Arrivare sul luogo si viene accolti da un silenzio... Leggere i nomi di quei bambini mai nati e vedere l'età che avevano fa rabbrividire... È un luogo sacro quindi quando ci si reca li massimo rispetto. Purtroppo la visita guidata non è possibile farla durante la settimana ma solo nel weekend... Consiglio di visitare il sito o di vedere gli orari per non trovarsi come noi senza poter accedere alla diga. Il costo è di 7€ per adulto fino ai 6 anni gratis. Peccato perché ci sono molti visitatori che arrivano da ogni parte d'Italia e del mondo ogni giorno è rimangono delusi per un mancato servizio durante la settimana... Se si vuole monitore il flusso turistico è consigliabile secondo me distribuirlo almeno dal giovedì alla domenica (se non è possibile tutta la settimana) visto che un operatore ha un costo... Ma soprattutto che non ci siano affollamenti durante il sabato e la domenica. Comunque è possibile attraverso la galleria in pietra sia in macchina che a piedi per vedere la diga verso Longarone ovviamente con prudenza, inoltre c'è anche un sentiero che dal parcheggio a pagamento (2€ all' ora) parte attraverso un tunnel di ferro per poter camminare lungo il Vajont è il monte Toc. Consiglio di farlo nelle ore non di punta perché fa caldo e il sole batte forte.Detto ciò consiglio di visitare questo luogo della memoria.
La SusiLa Susi
Attraversando Longarone la memoria ricorda subito le parole di Paolini sul vento maleodorante che ha investito il paese prima della distruzione, quella notte del 9 ottobre 1963, quando un'onda di 70 metri investì il paese a 95 km/h uccidendo in 5 minuti 1910 persone tra cui circa 400 bambini sotto i 15 anni. Ti pare di sentirlo quel vento fetido. Si risale la valle attraverso un tunnel stretto a senso alternato. Ogni tanto le finestre concedono uno scorcio sui ripidi versanti. E poi il parcheggio a 2,00 euro/h, che presto si riempie di turisti che verranno sfamati dal camioncino dei panini operativo già al mattino presto. Lungo il parcheggio si snoda un girotondo di bandierine tibetane. Ogni bandierina, un bambino morto. Più sotto, una tenda di bandierine col nome degli adulti. Nel tunnel le lapidi con le foto. Una chiesa di orribile cemento, qualche scultura a dir vero suggestiva e poi via, verso Erto. Lungo la strada che prosegue, l'enorme nicchia di distacco appare in tutta la sua drammaticità e stupidità. Uno studente al termine del primo anno di Geologia, con un semplice rilevamento fotografico e geologico, una semplice bussola con inclinometro avrebbe detto di no, che lì una diga non si poteva fare. Un franapoggio quasi verticale appoggiato su uno strato di argilla lubrificante e un invaso riempito alla base a premere sul piede tiltando ciò che i saggi contadini chiamavo Monte Toc, un monte che viene giù a tocchi.
Molinetto della Croda
Molinetto della Croda
4.6Historical Place
Luca BissoniLuca Bissoni
..la recente costruzione del parcheggio fa si che non ci si possa sbagliare sull'epoca in cui siamo, e viviamo, ma, già solo percorrendo a piedi quel breve tratto a fianco del torrente Lierza che separa il parcheggio dal "Mulinetto" (.. trovo riduttivo chiamarlo così....!) ancora si può respirare l'aria e percepire l'atmosfera di una volta...di un tempo passato... Bellissimo il luogo, direi quasi fiabesco, incantato ,e di grande suggestione... ..ottimo se vogliamo dedicarci qualche minuto per riflettere soli con i nostri pensieri.... Bellissima l'opera di restauro e recupero del mulino, bellissimo il contesto e le bacheche con le spiegazioni.. un vero e proprio tuffo nel passato insomma!!!
Ottimo per far capire anche ai bambini che non esiste solo la televisione e il cellulare.... Poi...il fascicolo dell'acqua e della costruzione così arroccata... superlativo!
Molto bella, e utile, anche l'area "relax" ivi presente che consente di soffermarsi a contemplare la natura circostante comodamente seduti all'ombra delle piante soprastanti. Possibilità inoltre di effettuare una visita, a pagamento, all'interno del mulino stesso vedendo ancora in funzione tutti i vari meccanismi ed ingranaggi che permettevano, e permettono tutt'ora, di macinare la granella di mais, per ottenere la polenta, con la "sola" forza dell'acqua.... Veramente consigliato!! 🤗
roberto stoccoroberto stocco
Se dovessi recensire solo la suggestiva area del Molinetto della Croda di Refrontolo, meriterebbe ben più di 5 stelline. L'area ben curata e tenuta in perfetto stato da una oculata manutenzione a cura della Pro loco e dall'amministrazione comunale. Ricca di sentieri escursionistici, la zona offre diverse possibilità di passeggiate fra natura e storia. Una fragilità intrinseca, deriva dalla costituzione geologica, data da arenarie e conglomerati, molto fragili ed instabili. Ultimamente tutto il territorio è stato interessato da una estensione parossistica della monocultura del prosecco. Depauperando il territorio di boschi autoctoni che, con le loro radici, sostenevano il fragile equilibrio. Ultimamente si susseguono smottamenti e frane, un po ovunque che mirano l'integrità delle alture. Senza contare le massicce irrorazioni di pesticidi che ammorbano e avvelenano l'area. Patrimonio dell'UNESCO, andrebbe più tutelata e valorizzata, magari ripristinando antichi sentieri franati sotto le ruspe dei "prosseccari". Fino agli anni '50, erano presenti diverse miniere per l'estrazione della lignite, un carbone fossile "povero", che contribuita al sostentamento. Oramai abbandonate, se ne stanno perdendo le tracce. Andrebbero tutelate e valorizzate, magari creando percorsi appositi di visita dedicati all'archeologia industriale
Gretabeta1964 MGretabeta1964 M
Il Mulinetto della Croda è un luogo incantevole che sembra uscito da una fiaba. Immerso nel verde delle colline venete, questo antico mulino del XVII secolo è perfettamente conservato e rappresenta una tappa ideale per chi ama la natura, la storia e le atmosfere autentiche.
La struttura, affacciata su una suggestiva cascata, è ben tenuta e visitabile anche all’interno, dove si può ancora ammirare il funzionamento del mulino e scoprire come si macinavano i cereali un tempo. Il percorso museale è semplice ma molto interessante, arricchito da pannelli esplicativi e da oggetti d’epoca che rendono la visita coinvolgente.
L’ambiente circostante è perfetto per passeggiate rilassanti, con sentieri che offrono splendidi scorci panoramici. È un posto che trasmette pace e serenità, ideale anche per una gita fuori porta in famiglia o con amici.
Consiglio di fermarsi anche al bar o al piccolo ristorante adiacente per gustare qualche prodotto tipico della zona.
In conclusione, il Mulinetto della Croda è una piccola perla che merita assolutamente una visita: affascinante, ben curato e immerso in uno scenario naturale davvero unico.
Noi abbiamo fatto il percorso ad anello ed è stupendo, portatevi le scarpe da treking.
Se si vuole visitare il mulino il prezzo di ingresso è di 4 euro a testa e li vale tutti
Cogito Ergo SumCogito Ergo Sum
Qualche tempo fa ho avuto modo di visitare questa splendida struttura nell'ambito di una gita pomeridiana fuori porta. Giunti in loco verso le 16.30 🕟, abbiamo lasciato l'auto 🚘 presso l'area parcheggio 🅿️ spostandoci a piedi 🚶🏻♂️ verso il mulino. Dopo aver percorso il viale d'accesso, ci siamo quindi trovati davanti ad uno scenario davvero degno di nota, quasi fiabesco 🧝🏻♀️🦄. Non mi dilungo ulteriormente nella descrizione di ciò che abbiamo visto, anche a fronte delle numerosissime recensioni 📝 già presenti in rete; segnalo piuttosto che, durante la nostra visita, abbiamo anche avuto modo di ammirare un'esposizione di presepi artigianali allestita presso i locali di servizio. Molto gradevole poi la breve passeggiata 🚶🏻♂️ che permette di risalire il corso d'acqua 💧 che alimenta la struttura. Il biglietto 🎫 d'ingresso costa 3 euro 💶, dunque si tratta di tariffe tutto sommato esigue. Senz'altro CONSIGLIATO 👍.
P.S.❗️❗️❗️GOOGLE CENSURA❗️❗️❗️
RECENSIONE RIPUBBLICATA CON QUESTO NUOVO PROFILO CREATO A SEGUITO DEL VERGOGNOSO E INGIUSTIFICATO OSCURAMENTO DEL PRECEDENTE DA PARTE DEGLI AMMINISTRATORI DI GOOGLE
❗️❗️❗️STOP CENSURA❗️❗️❗️
M. Sebastien Bellet GravaM. Sebastien Bellet Grava
Charming 17th century "mill on the rock"! It's know that the people of Veneto are called "pollentoni" for all the polenta they used to eat (they hadn't many other options)... And this is one of the place where they grinded the corn. Right in the heart of the Unesco Prosecco Hills, where you can discover much more than just Prosecco. 🤗






