Un posto all'aperto sarebbe un capriccio
Gentile Signore, mi duole dover constatare che, nonostante i Suoi proclamati trent’anni di esperienza nel campo della ristorazione, Ella dimostri una singolare incapacità di cogliere il cuore della questione. Gestire prenotazioni da Torino, lontani dal polso del Suo locale, è già di per sé una scelta che lascia sbalorditi, ma perseverare nel qualificare un errore marchiano – come l’incapacità di garantire un tavolo all’aperto, espressamente richiesto e confermato – un mero “incidente di comunicazione” rivela una superficialità che stride con la tanto decantata professionalità. La vera ospitalità, mi permetta, non si misura in lustri di attività né si esaurisce nel servire vivande, bensì si manifesta nel rispetto assoluto delle aspettative del cliente, nell’onorare con scrupolo una promessa e, soprattutto, nell’umiltà di riconoscere un errore senza sminuirlo con definizioni riduttive come “capriccio”. Ancora più sconcertante, tuttavia, è l’audacia di contattare mia moglie tramite un messaggio vocale su WhatsApp – un mezzo di dubbia pertinenza e ancor più dubbia professionalità – per insistere con ostinazione nel voler aver ragione, anziché prodigarsi per soddisfare le legittime richieste di una cliente. Tale insistenza, lungi dall’essere un segno di zelo, denota una preoccupante miopia nel comprendere che il cliente non è un interlocutore da zittire, ma un ospite da onorare. È poi singolare che Ella ritenga che un cliente, leso nei suoi diritti, debba placidamente accettare un’alternativa non richiesta, in un angolo buio e chiuso, come se la sua richiesta fosse un trascurabile dettaglio. La professionalità, caro Signore, non si proclama a gran voce: si dimostra con i fatti. E quando un errore viene gestito con arroganza, anziché con la doverosa assunzione di responsabilità, si segna l’abissale distanza tra chi aspira all’eccellenza e chi si accontenta di un’ordinaria sufficienza. Le auguro, con la massima cortesia, di meditare su tali distinzioni nella quiete della Sua trasferta torinese. Distinti saluti,
P.S.1 Come si può notare la risposta sotto, scarna di contenuti seri, ma colma di arroganza e tracotante prepotenza, mista ad ignoranza, sconfina nella maleducazione. Rispecchia perfettamente il loro stile. Bene a sapersi e tenete a mente....
P.S.2 Egregio "signore". con sommo stupore, leggo le Sue ultime parole, intrise di un’arroganza che, ahimè, tradisce una profonda ignoranza dei principi basilari dell’ospitalità. Ella, nel Suo impeto di difendere l’indifendibile, trasforma una legittima richiesta – quella di consumare all’aperto, da Voi medesimi promessa – in un “capriccio” degno di scherno, rivelando un approccio al cliente che rasenta il tranello medievale: “Venite pure, ma obbedite ai miei dettami, o andatevene”. Si chiama: "ingannare il cliente". Peccato che, nella Sua tracotante miopia, non colga l’essenza: non era un’ostinazione, bensì una preferenza, soddisfatta però altrove, in una fraschetteria ben più accogliente, dove il servizio non si riduce a un diktat imperioso ed arrogante. Io, che frequento tavole stellate da lustri antecedenti alla Sua "presumibile carriera", non ho mai incontrato un sì fatto penoso anfitrione tanto propenso a insultare i propri ospiti con “idiozie” (queste si) che, ironia della sorte, sembrano proiettare le Sue stesse ombre. Le consiglio vivamente di permanere nella Sua “solare Torino”, ove forse un concittadino illuminato Le impartirà una lezione di garbo, rimettendo al suo posto quella coda che, al momento, pare sventolare con troppa baldanza. Non replicherò ulteriormente: discutere con chi eleva l’insolenza a virtù equivarrebbe a dispensare perle a chi preferisce sguazzare nel fango. Cordiali saluti da chi apprezza l’eleganza, non...
Read moreClassifica osteria romana Non prongono più i menù a prezzi fisso come in passato ma solo menù alla carta. L'Antipasto prevede: tagliare di salumi, porchetta, formaggi, olive verdi e mozzarelle. In più ci sono le Bruschette al pomodoro e i fagioli all' uccelletta. I primi sono i classici della cucina romana, quindi parliamo di gricia, cacio e pepe, matriciana e carbonara. Altri piatti sono disponibili sono in inverno, come la polenta con spuntature. Bevande acqua o vino della casa Dolci tiramisù fatto in casa oppure ciambelline al vino. Diciamo che ho frequentato questo locale varie volte e questa di cui parlo oggi è la quarta esperienza vissuta. È stato sempre il nostro punto di riferimento e preferito tra tutte le fraschette che si trovano accanto, ma purtroppo ho trovato alcune cose peggiorate. Prima di tutto l'abolizione del menù a prezzo fisso, le porzioni sembravano più abbondanti e più curate. Il servizio è un po' disattento e non costante al tavolo, i tavolini e le panche su cui sedersi ( le solite da sempre) sono un po' instabili e soprattutto scomodi. L'ambiente interno non ben climatizzato poiché la porta è perennemente aperta e i tavolini all' esterno non sono molto meglio, ci sono le ventole dell' aria condizionata che emanano aria calda e in base a dove ti siedi arrivano ventate di aria calda in faccia. Inoltre il chiasso è veramente tanto, il locale è su strada quindi macchine , moto e motorini che passano, l'immediata vicinanza con le altre fraschette i venditori ambulanti che passano tra i tavoli per vendere oggettistica, chi canta e chiede monete..... Che dire?! Mal di testa solo a pensarci! I piatti sono buoni non eccelenti e la cacio e pepe di cui tanto vantano, piatto premiato da Alessandro Borghese era terribilmente salato, cremoso forse anche troppo ma terribilmente salato, che dipende dalla stagionatura del cacio ok sono d'accordo però eccedeva anche nel pepe. Mi dispiace ma era tutto molto meglio prima, nel 2019 quando li ho conosciuti per la prima volta. Certamente il locale avrebbe bisogno di un rinnovamento, soprattutto le panchine e i tavolini e il cibo è un po' da rivedere. La bistecca di manzo prima di essere cotta, si dovrebbe chiedere il grado di cottura desiderato. Inoltre non regalano più neanche le ciambelline al vino a fine pasto,...
Read moreIf there are places near heaven, Osteria Di Corte is definitely one of them. The combination of food for Gods, the service and the atmosphere is one of a kind. We ate like never, but as odd as it sounds I am not feeling like will explode at all! I never experiences eating that much, the flavor of the food and feeling good. I never had a tiramisu so tasty like this one in my entire life and I am surrounded by Italian people. Cesari, Marco, and Jennlfer made us feel like we are the last people in the world, in the last day of time. I have great experiences but this one excels all of what I could expect. Must...
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