TANTI AUGURI A ME Compleanno in alta quota. Sono a Bardonecchia in compagnia di amici e della mia amata pargola. Siamo in cinque. Cena nel cuore del paese. Il ristorante scelto è La Tavola Rotonda, locale chic in via Medail, zona pedonale riservata al passeggio tra i negozi. Il nostro tavolo è nel dehor piazzato direttamente sulla via. All'interno l'atmosfera è molto elegante e sofisticata. Molto piacevole. Per iniziare un paio di bottiglie di acqua ed una di bianco. Uno Chardonnay Piodilei Langhe DOC - Vigne di proprietà di Pio Cesare in Alba (CN). Veramente ottimo. Cominciamo dalle due ragazze. Per loro una Polenta concia con farina taragna, accompagnata da una coppetta in terracotta con formaggi misti e gorgonzola ed un piatto di Costolette di agnello con contorno di ratatouille, cipolla di Tropea caramellate e timo. Polenta buona, ma costolette buonissime. Per noi tre adulti un antipasto. Uno Sformatino di porcini con fonduta (toma locale) profumata al tartufo estivo e due Tartare di fassona con scaglie di castelmagno. Materie prime di qualità ed un'ottima presentazione. Servizio attento e premuroso gestito da ragazzi giovani e simpatici. La nostra cena prosegue con tre secondi. Una Tagliata di fassona con rucola, pomodorini, scaglie di grana e patate al cartoccio, una Anatra in Confit (cotta nel suo grasso, pere e vino) con patate rustiche e pere in pastella ed infine un Tomahawk di Cerdo Duroc (maiale) con patate al cartoccio. La tagliata un classico, l'anatra molto particolare, ma il Tomahawk cotto sulla piastra, il top della serata. Gustosissimo. Bene così. Ora ci stanno due chiacchiere col proprietario del locale davanti a tre Rum Zacapa accompagnati da cioccolato fondente e fettine di arancia. Siamo giunti al termine della nostra cena. Due caffè ed il conto. La spesa complessiva è pari a 192 euro, così distribuiti: cinque coperti 15 euro (direi eccessivo); due bottiglie di acqua 4 euro; il Pio Cesare 29 euro; i porcini 10 euro; le due tartare 24 euro; la polenta 10 euro; le costolette, l'anatra ed il Tomahawk 54 euro; la tagliata 20 euro; i tre Zacapa 24 euro ed i due caffè 2 euro. Escludendo le due ragazze che hanno inciso solo in parte, la spesa pro capite è poco superiore ai 50 euro. Un rapporto Q/P corretto. E' vero che abbiamo consumato una sola bottiglia in tre, ma si trattava di un ottimo Pio Cesare. Ed è anche vero che nel conto hanno inciso i tre Zacapa, un signor "extra". Ce ne andiamo a casa decisamente...
Read moreNon sono solita fare recensioni di questo tipo, però purtroppo la nostra esperienza di oggi è stata veramente pessima. Partendo dall'antipasto, 24€ per un tagliere del genere (allego foto) non sono assolutamente giustificati. Successivamente dopo aver fatto due domande per decidere quale primo ordinare, mi ritrovo di fronte ad incertezza e impreparazione rispetto ai propri prodotti. Volevo capire se le vongole presenti nel menù fossero veraci o meno, la risposta è stata "sono vongole... normali". "Quindi non veraci?" chiedo... "esatto". Mi viene poi specificato essere vongole 'gelo'. Praticamente hanno trovato un modo carino per dirmi che erano vongole surgelate (sottolineando la presenza dell'asterisco sul menù, nonostante io non avessi chiesto se fossero fresche o meno, bensì la tipologia di vongola). Mia madre decide comunque di ordinarle, mentre io ordino i plin (anch'essi surgelati...) al sugo d'arrosto. Purtroppo ho dovuto mangiare io gli spaghetti alle vongole in quanto estremamente salati. Io mangio salato, molto salato. Ma quegli spaghetti erano al limite del mangiabile per me, figurati per una persona "normale". Anche i plin erano super salati, ma forse il sugo dolce era riuscito a compensare un po'. Abbiamo mangiato solo ed esclusivamente perché erano le 15 ed era veramente tardi per i nostri programmi, altrimenti avremmo rimandato indietro le portate. Gentile quello che penso fosse lo chef ad offrire il dolce, ma ahimè, purtroppo, anche li c'è stata una nota amara. Tarte tatin, ingredienti: pasta brisèe, mele, cannella, gelato alla crema... arriva in tavola con una bella spolverata di cacao sopra, e della cannella neanche l'ombra. E se una di noi due fosse stata allergica/intollerante al cacao? (tra parentesi, mia madre odia il gusto del cacao...) 66€ per un pranzo del genere, senza neanche aver pagato i due dolci (12€ in totale), è inconcepibile. Non...
Read morePessima esperienza. Purtroppo avevo alte aspettative una volta letto il menù e visto l’interno del locale, molto carino e accogliente. Abbiamo aspettato più di mezz’ora per ricevere due primi, quando avevamo ordinato prima un antipasto, che a quel punto abbiamo scelto di farci portare dopo. I miei gnocchi di patate al Castelmagno erano gommosi, quindi poco cotti, e il Castelmagno non lo hanno visto neanche minimamente: la crema era bianca e granulosa, come se fosse alla ricotta. Doveva esserci anche un gel al vino rosso, che non era neanche una riduzione perché molto liquida e acquosa, sul fondo del piatto (allego foto). La polenta concia è stata servita in una piccola terrina di vetro ustionante, cosa che non è stata neanche segnalata per evitare di bruciarsi; la porzione sembrava quasi un assaggio e non c’erano le tome piemontesi indicate nel menù perché il poco formaggio che c’era sopra una volta mischiato alla polenta è scomparso e non aveva né odore né sapore. Senza neanche i formaggi la polenta era secca e granulosa, insapore. Dopo aver finito i primi abbiamo aspettato di nuovo più di 20 minuti per ricevere l’antipasto dimenticato, che doveva essere una tartare di manzo ma era un medaglione compatto di carne trita cruda, neanche battuta al coltello, non tanto fresca visto l’interno più scuro (quindi neanche fatta al momento), completamente scondita ma servita con della senape sul piatto. Il servizio è stato gentile anche se davvero molto lento, abbiamo fatto presente le nostre osservazioni a ben due camerieri diversi ma che purtroppo non ne potevano niente. Alla cassa ci è stato applicato un 10% di sconto visto il pranzo in generale e ci è stato riferito che era stato appena licenziato un cuoco. Forse anche su questo bisognerebbe fare un pensierino: quantomeno sceglietene uno onesto che usi nei piatti gli ingredienti...
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