From the moment we arrived, the experience was confusing and unwelcoming. The restaurant doors were locked with no instructions on how to enter, and there was nobody at the reception area to greet us.
We were seated right away once we got inside and given water, but oddly, it was placed on a side table out of reach, leaving us to get up and refill our own glasses since nobody came back to do it for us. After that, we sat for more than 20 minutes without anyone approaching us. I tried to make eye contact several times and couldn’t even meet eyes with a single employee. When a server finally did come over, there was no warmth or hospitality, just a blunt “give us your order.”
We asked about drinks and were told they take your food order first at this restaurant, which was weird considering the table next to us had wine and food menus when we sat down. We were told by the server that a sommelier would come by after placing the food order, but no one ever did. Instead, another staff member dropped off a few breadsticks after 30+ minutes with no drinks or food, with no acknowledgment of the missing drink order, curtly told me to move my menu out of his way. I explained it was still there because I hadn’t been able to order a drink, but he couldn’t have cared less. The entire interaction felt dismissive and rude.
All the while, other tables had multiple staff members hovering over them, making the lack of attention to us even more glaring. When we finally decided to leave, the staff’s response was apathetic at best, and again, delivered with attitude.
We’ve visited several Michelin restaurants across Italy, and the service has always been extraordinary. This, however, was the worst dining experience of our trip. For a restaurant with such a reputation, the indifference and rudeness were shocking. In the end, the casual pizza place across the street treated us far better and was infinitely...
Read moreSono andato con la famiglia a pranzo, con alte aspettative che sono state più che rispettate. In ordine:
-Il locale è sobrio ma raffinato, ben arredato e molto luminoso.
-Passando al cibo, la qualità della materia prima è -ovviamente- eccellente. Abbiamo preso tutti e quattro il menù degustazione (160 euro), vero e proprio percorso incentrato sulla massima valorizzazione dei prodotti, ottimi equilibri di sapori, sapidità e da rispetto per i prodotti. Subito un gradito benvenuto: una stella marina ripiena di salsa tonnata e capperi ed una tartina con wasabi, cavolo romano e acciuga. Per gli antipasti, abbiamo avuto una "divisione" perché due su quattro non mangiano ostriche, per cui: io e mio padre abbiamo avuto l'antipasto a base di ostrica bretone, accompagnata da una salsa all'acetosella, tabasco verde e una granita al cioccolato bianco; gli altri, invece, hanno avuto "Mare", piatto visivamente molto bello che, anche in virtù dell'invito ad annusare i profumi della scritta (di polvere di scampi, alghe essiccate e sale marino), rimanda direttamente al mare per l'appunto, per poi essere "cancellata" dalla spugna al prezzemolo. Sempre tra gli antipasti: finto torrone di seppia, con fave di cacao, crema di mandorle, zeste di mandarino, nocciole, nero di seppia; carpaccio di ricciola con ceviche, caviale Kaluga Amur e sedano; gamberi rossi locali accompagnati da una salsa e semi di melagrana e salicornia (uno dei piatti visivamente più belli); mazzancolle, bbq, spuma (mi pare) di topinambur, cavolo toscano ed alghe. Il primo, uno spaghetto Felicetti n. 5 cotto in brodo di crostacei, con mazzancolle ed una salsa ai ricci. Il secondo, guancia e sottoguancia di ricciola cotta in un particolare forno giapponese che conferiva al pesce una consistenza interessantissima, simile ad un lesso. Poi "Mare di plastica" (forse il piatto più bello di tutto il menù) ottimo, dal sapore molto deciso, e il fatto di essere realizzato utilizzando il 100% della seppia rende il messaggio sottostante ancor più incisivo. Il pre-dessert, gelato allo yogurt con mela verde, cialda di cioccolato bianco e zeste di limone. Il dolce, una cheesecake "scomposta", con due accompagnamenti opposti per gusto, una salsa ai lamponi, limone e menta ed una granita di mandorle, la cui alternanza rendeva il tutto equilibrato. Ottimo anche il pane, con burro, alici e origano. -Vino: abbiamo preso due bottiglie di Furore -Bianco- (Marisa Cuomo), del 2023, che volevamo provare da un po' (personalmente ho trovato eccellente).
-Servizio professionale, cortese, preparatissimo ed accogliente, nessuna nota dolente. Rilevo che al momento della scelta del menù avevamo indicato che avremmo voluto provare "Mare di plastica", che ci aveva molto incuriosito, e ci era stato detto che sarebbe stato inserito nel percorso. Tuttavia, giunti al secondo, abbiamo chiesto informazioni a riguardo e l'impressione è stata che si fossero dimenticati. Va detto che, però, con incredibile rapidità nonostante fossimo sostanzialmente l'unico tavolo rimasto -e sospetto che la cucina fosse in chiusura- ci è stato preparato in un batter d'occhio. Lungi dall'essere stato un problema, anzi l'aver sistemato in corsa a mio parere è titolo di merito.
Concludendo, abbiamo speso poco meno di 200 euro a testa, prezzo a mio avviso più che corretto. Avendo mangiato in altri ristoranti "stellati", posso dire che, per me, uno dei punti di forza di questo ristorante è la ricerca (sempre fruttuosa) dell'equilibrio in ogni piatto, con una vera e propria esaltazione dei prodotti in modo semplice (ma affatto banale). A maggior ragione mi stupisco di recensioni che criticano il gusto, critiche per me oggettivamente incomprensibili nel senso che proprio i sapori di mare veraci, decisi, in grado di prenderti proprio per la gola, sono il punto forte della cucina di Pascucci. È stata un'esperienza, con nessun piatto che ci abbia generato dubbi (come pure ci è capitato in altri ristoranti, anche più blasonati) giudizio peraltro condiviso da tutti i membri della mia famiglia. Straconsigliato e...
Read moreWe were seated immediately and given water, but that was the only positive part of the experience. We then waited over 20 minutes before anyone came to our table. When someone finally arrived, there was no welcome, no explanation of the menu—just a curt “give us your order.”
We asked about drinks and were told the sommelier would come by, but after another 15 minutes no one ever showed up. At that point, we gave up. In total, we sat from 8:45 to 9:20 and had nothing but water.
Meanwhile, every other table seemed to have 3–4 staff attending to them, which made us feel completely ignored and unwelcome. When we explained we were leaving, the response was dismissive and full of attitude.
We’ve dined at multiple Michelin-starred restaurants across Italy, and the service has been outstanding everywhere else. Here, it was the worst experience of our trip. Honestly, the pizza place across the street that we settled on was far more welcoming and...
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