Il nostro matrimonio si è tenuto il 7 settembre 2024 e avevamo scelto il ristorante Oasis di Forio d'Ischia come location per il ricevimento, soprattutto per la sua bellezza e per la copertura, dato che temevamo improvvisi temporali estivi o caldo eccessivo, scartando qualsiasi altra soluzione a cielo aperto. All'inizio la scelta sembrava perfetta: il panorama è mozzafiato, con il sole che tramonta sul mare, un vero spettacolo. Tuttavia, quello che ci attendeva si è rivelato un vero incubo.

Dopo la cerimonia in Chiesa e un servizio fotografico tra il Castello Aragonese di Ischia Ponte e la Chiesa del Soccorso a Forio d'Ischia, siamo arrivati al ristorante verso le 15:30. La scena che ci si è presentata davanti sembrava uscita da un film drammatico: i nostri ospiti erano seduti ai tavoli, affannati, con ventagli in mano. Mio padre, senza giacca e cravatta, era visibilmente sfinito, mentre mia zia sembrava una "spugna di sudore". Io e mia moglie ci siamo guardati increduli, chiedendoci cosa stesse succedendo.

Abbiamo cercato ripetutamente il gestore, sig. Vito, che sembrava più interessato a spiegare i piatti agli ospiti piuttosto che affrontare il vero problema: il caldo insopportabile. Quando abbiamo chiesto di regolare l'aria condizionata perché nella sala dove stavamo pranzando si soffocava, ci hanno risposto che il sistema di condizionamento era già attivo, ma che il locale non riusciva a raffreddarsi a causa delle temperature esterne. Una risposta assolutamente inaccettabile, soprattutto nel 2024! È possibile che esistano ancora strutture incapaci di gestire situazioni simili? A un certo punto, tutti gli ospiti si sono spostati nell'unica zona del locale climatizzata in maniera adeguata, ossia all'ingresso, che era diventato la sala da ballo e relax per gli ospiti. Nel frattempo, il gestore era sparito e la giornata è trascorsa nella speranza di un po' di frescura serale per riprendersi.

A fine serata, ragionando con lucidità, abbiamo ipotizzato che il problema in sala fosse dovuto a un sistema di climatizzazione centralizzato condiviso con l'hotel adiacente con pochi bocchettoni d'aria pensati per stanze di 30 mq, non per un locale di 300 mq, ma dal ristorante nessuno ci ha fornito spiegazioni chiare! Il risultato? Una giornata rovinata dal caldo e un grande imbarazzo davanti ai nostri ospiti.

Il giorno dopo, abbiamo affrontato nuovamente il gestore, che ha insistito sulla qualità del cibo (effettivamente ottima) e, di fronte alle nostre evidenti lamentele, ci ha detto di non essere a conoscenza di questa problematica perché lui aveva preso in gestione il locale nel mese di aprile, e quindi anche lui era rimasto sorpreso. Caro sig. Vito, sono due mesi che le temperature superano i 35 gradi, non mi venga a dire che questo è il primo caldo di stagione! Ha concluso con un'imbarazzante promessa: avrebbe risolto i problemi l’anno successivo 😏. Peccato che noi ci siamo sposati quest'anno 😂!

In tutto questo, ci ha applicato uno sconto ridicolo considerando il disagio. Non siamo persone che cercano di approfittare della situazione, e soprattutto non vorremmo che il ricordo del giorno più importante della nostra vita, atteso da 17 anni, fosse quello di una causa legale. Perciò abbiamo pagato e suggerito di investire in un sistema di climatizzazione adeguato!

In sintesi, l'esperienza è stata pessima a causa del caldo, anche se nulla da dire sulla qualità del cibo: lo chef è davvero bravissimo. Il personale è stato abbastanza disponibile, nonostante qualche piccolo problema con le ordinazioni, comprensibile in queste situazioni. Un grazie speciale va alla signora Sara, che ci ha risolto un problema con la musica e ci è stata accanto con grande professionalità, nonostante le difficoltà.