Oipulpit — Restaurant in Locorotondo

Prenotato per le 21:30 in quanto non vi erano posti prima. Arriviamo con 10 minuti di anticipo e, nonostante vi siano dei posti liberi, aspettiamo un quarto d'ora circa solo per poter dire chi siamo e che abbiamo prenotato. Ci dicono che il tavolo c'è ( lo avevamo notato anche noi🙄) e che lo preparano subito.... Dopo qualche minuto ci fanno accomodare. Dopo aver scelto le pizze tramite menù qr code cerchiamo qualcuno che possa prendere l'ordine, ma vi è uno scarica barile tra i tre camerieri in sala. Finalmente arriva il sorriso forzato di circostanza che prende l'ordinazione e ci viene detto che vi è da aspettare una mezz'ora e che ci conviene prendere qualcos'altro per ingannare l'attesa, ma noi decliniamo in quanto non avremmo mangiato tutta la pizza, siamo usciti per quello... Passa la prima mezz'ora e nel caos totale di gente seduta ai tavoli in attesa anche loro, la pizza continua a non arrivare... dopo un'ora e mezza quasi finalmente arriva il momento. Per carità, la pizza è buona davvero, ma l'attesa è davvero snervante e comunque l'accettiamo in quanto è un sabato sera. Arriviamo in cassa per pagare in modo tranquillo anche se un pò stanchi. Ci viene chiesto se è andato tutto bene e noi rispondiamo che l'attesa è stata un pò troppa ma che è andata bene. A questo punto la titolare ci dice che avremmo dovuto prendere altro prima della pizza così da non notare il tempo che sarebbe corso 😳, quasi come un'imposizione! E se invece noi avessimo imposto o suggerito di inserire del personale in più come pizzaioli e camerieri? Come avrebbe reagito? Sinceramente siamo rimasti sconcertati da quella risposta... possono essere svariate le motivazioni per cui una persona sceglie di non prendere altro oltre la pizza e lei non deve entrare in merito, lei deve solo coccolare il cliente e farlo sentire a suo agio... oltretutto in altri luoghi offrono tarallini o pizze bianche per ingannare il tempo, ma noi non li avremmo comunque mangiati... a meno che la vostra non sia una strategia per fatturare di più dato che in tutte le recensioni l'attesa di un'ora un'ora e mezza è...

Pessima esperienza, non solo perché i tempi di attesa per pizze e qualche altra portata sono stati biblici, ma soprattutto perché al conto ci siamo imbattuti in una spiacevole sorpresa. Abbiamo prenotato tramite thefork riservandoci una scontistica, che però all'atto del conto non hanno per niente rispettato, giustificandosi dicendo che nel menù online è presente una voce che dice "il festival è previsto solo per il ristorante e non la pizzeria". Per prima cosa, dovrebbero definire e spiegare per bene "quando, dove e a cosa" si riferisce questo "festival". Quando un ristorante inserisce delle restrizioni alla propria offerta, queste dovrebbero essere citate nella mail di conferma della prenotazione e nella pagina principale della prenotazione, cosa che naturalmente non c'era (erano correttamente inserite le esclusioni di bevande e menù fissi). Il cliente potrebbe non aprire necessariamente il menù dall'app (trattandosi di una pizzeria). L'esclusione delle pizze non viene assolutamente citata nella mail, per correttezza avrebbero dovuto almeno comunicarcelo al tavolo durante la prenotazione dell'ordine, avendo ordinato quasi tutte pizze. Trattasi di pubblicità ingannevole, la scorrettezza di queste persone ci ha deluso fortemente, difficilmente ritorneremo e lo sconsigliamo vivamente. Naturalmente ho già comunicato a thefork l'accaduto che si scusa per l'atteggiamento della pizzeria e si dissocia da tale comportamento, è stata aperta una segnalazione all'account manager di thefork, che discuterà la cattiva tecnica di gestione della promozione con il ristoratore, affinché possano modificarla senza TRUFFARE ed INGANNARE i clienti, come successo con noi e anche con altre...

Esperienza pessima, da evitare assolutamente.

Siamo stati in questo ristorante convinti dalle belle parole lette online, ma la realtà è stata un incubo.

Attesa interminabile, nonostante il locale non fosse neanche pieno. Dopo quasi un’ora arriva l’“antipasto della casa”, che definire striminzito è un complimento: quattro cose in croce mal distribuite, e per giunta pagato a prezzo pieno per ogni persona, nonostante le quantità fossero ridicole.

Il piatto principale, un arrosto che ci aspettavamo almeno sostanzioso, era una tristezza assoluta: pezzetti contati, come se fosse razionato, e neanche particolarmente buoni.

E per finire in bellezza: il conto gonfiato. Non solo caro per quello che abbiamo mangiato, ma pure arrotondato per eccesso, come se fosse normale proporre una cosa del genere ad un cliente.

Mai più. Un ristorante che si approfitta dei clienti non merita di stare aperto. Se potessi dare zero...