Anche se ho lavorato qui per cinque mesi, posso dire con sicurezza di aver provato praticamente tutto il menù. Come capo, Caterina, proprietaria e cuoca, non ha mai lasciato passare un solo giorno di servizio senza prepararmi qualcosa da mangiare, cosa che dovrebbe essere scontata, ma che in molti posti non lo è. Un giorno, mentre mangiavo il pranzo che mi aveva preparato, le ho detto che quello che aveva cucinato mi aveva riportato all'infanzia e che aveva un sapore molto simile a un piatto che preparava mia madre quando ero piccolo. Mi ha detto emozionata che, per lei, "è il miglior complimento che possa sentire come cuoca". Quando vai a mangiare da La Pecora e Il Lupo, la persona dietro a tutto, quella che cucina per te, è una persona che ama cucinare e servire ai propri clienti, che lo fa con passione, una persona a cui piace vedere i propri clienti mangiare bene. Una persona per la quale il complimento migliore è dirle che il suo cibo ti ha fatto tornare alla mente quei ricordi d'infanzia legati ai sapori. L'atmosfera è molto rilassata e informale, il che potrebbe sembrare disorganizzato ad alcuni. Per me è familiare, accogliente e bello, sia come cliente che come dipendente. È anche il momento di riflettere un po' sulla mentalità che si ha quando si mangia fuori. Se il cibo è buono e il servizio è buono, su 100 persone, solo 2 o 3 pensano di lasciare un commento gentile, o addirittura positivo, perché "è così che deve essere, cosa si aspettano?". Se il cibo è cattivo o il servizio non è perfetto, siamo più che veloci a lasciare commenti negativi e persino inutilmente offensivi. Dietro ogni ristorante ci sono persone, non servitori. Sì, ovviamente se si sceglie di aprire un ristorante come carriera, ci si aspetta un certo livello, uno standard di qualità, ma bisogna ricordare che ci sono esseri umani in gioco, con le loro preoccupazioni e paure.
Sarò sempre più che grato di aver fatto parte dello staff di uno dei ristoranti migliori e più accoglienti...
Read moreViste le recensioni degli ultimi giorni lasciate da altri clienti, mi viene da pensare di aver sbagliato indirizzo..... Il locale sembra carino, con un dehors in cortile e parecchio spazio interno. All'arrivo due ragazze indubbiamente inesperte che non sanno nulla del menù né di quello che c'è o non c'è e ad ogni richiesta vanno a chiedere in cucina ... dove ci è parso di capire regni tanta disorganizzazione e da cui arrivano voci poco rassicuranti di qualcuno che spiega passo a passo ad un'altra ragazza cosa deve fare ..... !!! Dopo aver letto le recensioni circa le loro bruschette, che per altro occupano un'intera pagina del menù con una scelta vastissima, decidiamo di ordinarne due tipi.... ci viene risposto che sono finite.... (siamo arrivati - dopo aver prenotato - che c'erano 2 tavoli da due e due da quattro persone... ).... stupore .... anche perché il menù non offre chissà quale altra scelta.... optiamo per un primo, ci viene detto che un primo (su tre) non è disponibile, ordiniamo il pecorino fritto... non c'è, ordiniamo l'insalata.... non c'è nemmeno quella.... il pane di accompagnamento... non c'è.... anzi si, secco e scaldato del giorno prima!!! ma perché aprire in queste condizioni?? Onestamente mi dispiace per le ragazze.... buttate a servire ai tavoli senza esperienza ma soprattutto senza nessuno a dar loro una mano... anzi, il titolare seduto comodamente e tranquillamente ad un tavolo all'interno che si godeva la cena mentre in cucina la cuoca impazziva dietro l'aiutante nuova e inesperta e le ragazze che non sapevano più come scusarsi ai tavoli.... davvero una brutta immagine. Se le bruschette sono davvero così buone credo ci sia un potenziale in tutto ciò... ma vanno riviste e riorganizzate un...
Read moreNon nominare il nome ABRUZZO in vano! Siamo da poco residenti nelle Marche (Falconara) per lavoro. Spesso, capita che dall’Abruzzo, ci fermiamo nel week end, al rientro domenicale, per una cena fuori in tranquillità. Abbiamo scelto questo locale per non sentirci “Spaesati”, ma avremmo fatto meglio a scegliere un fast-food. Partiamo dal presupposto che l’arrosticino VA COTTO e MANGIATO, punto e basta e non va accompagnato con nessuna “SALSA AL VINO BIANCO”. Ok per la BRUSCHETTA al metro, ma era meglio, se il locale restasse impostato come braceria generica e non sponsorizzato con “ARROSTICINO”. La cameriera, pensando forse che non conoscessimo i Veri arrosticini Artigianali, ci ha invitato a provarli, dicendoci chiaramente che il peso di un arrosticino artigianale non era quantificabile, ma ahimè, al momento dell’arrivo della brocchetta, abbiamo scoperto che l’arrosticino che ci hanno servito è stato quello standard da 20 grammi. Per quanto riguarda quello di fegato, 1,50 al pezzo, assolutamente NO! Secco, cotto fino a carbonizzarlo, tanto che la carne restava attaccata allo spiedo di legno, difficile da masticare. Altra pecca su quello di fegato? Pochissima quantità di carne…sullo spiedo, vi erano solo 5 cm di carne. Non so se fosse andata persa in cottura, ma comunque NO. La cameriera, garbata si, ma con aria di superiorità, assolutamente deve imparare a saper ascoltare il cliente. Siamo esperti di arrosticini, forse un consiglio sarebbe meglio accettarlo! Conto? NO! Non ci siamo. Troppo alto, per un arrosticino standard. Siamo rimasti completamente insoddisfatti. Location scomoda da...
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