Ristorante Berton — Restaurant in Milan

Spectacular - this is the word which summarises my dinner last night at the Ristorante Berton.

The venue itself it a wonderfully warm, welcoming setting with mellow colours and tonalities soothing the eye when one steps into the restaurant. The choice of furniture and beautifully composed details create a marvellously 'quiet' yet elegant interior lined with very comfortable furniture and nicely laid out tables well-spread throughout the large spaces , each table set in its own subtly-framed space.

The staff are clearly carefully selected and trained down to every detail. Beyond the manners and courtesies to be expected, each and every one of them displayed great sensibility for timing and a wonderul meausre for just the right convwrsation when looking after us without ever being too overbearing (something which personally can put me off enjoyinf the entire experienxe at such reataurabts) and when explaining the narratives behind each dish - the staff truly made us feel at home, looked after and at our ease throughout.

The food? Delicious, as one would hope, I can confirm each morsel, from the home made grissini, crackers and brrads, to thr entrés, the sallad, the main and the desserts - eaxh was an explosion of wonderfully assembled flavours and textures. I loved how each meal maintained the flavour of the genuine ingredients jjst perfectly combined with the surprise of herbs, fruit and spices without ever overpowering the flavour of the main ingredients.

I must also note how wonderful thoughtful the food was put together, making it so easy to be eaten effortlessly, without those potentially awkward moments one can encounter when attempting to eat beautiful compositions of food. Here it was instead very thoughtfully crafted in perfect portions, sizes and with every shell, crust and creamy detail perfectly composed to be easily picked up and enjoyed, effortlessly.

Beyond the wonderful explosiojs of tastes and textures, diner itself truly felt like being in a setting of Alice and Wonderland, helplessly awing, gasping and giggling in delight with every single plate laid infornt of us. The colours and shapes were just beautiful, elegant and with a load of hunour too.

A truly remarkable experience dining at this restaurant, delicious, relaxing ans memorable. It felt like walking out from a fairy-tale boutique...

Il ristorante si trova nella bellissima zona di Porta Nuova/Varesine che quando avevo 10 anni, i miei genitori, mi facevano il lavaggio del cervello perchè la evitassi come la peste dato che era una delle zone più malfamate di Milano, ed ora invece…! La location è quindi davvero TOP, e anche gli interni mi sono piaciuti, eleganti, ma non artefatti. Il servizio è composto da una brigata giovane, di ottime prospettive e che sono certo si farà valere, ma già l’inizio non è niente male dato che sono a servizio in uno stellato Michelin. Per quanto riguarda l’esperienza enogastronomica, è ovvio che sarebbe un ristorante dal massimo dei voti, ma io lo devo paragonare a posti dello stesso livello, sia per offerta, che per riconoscimenti avuti. Per questo quando penso ad un giudizio su questo ristorante, mi devo confrontare con altre esperienze di pari livello che ho avuto la possibilità di vivere tipo, Horto, Sadler, Iyo, ed ecco quindi che Berton si colloca decisamente sopra Iyo, ma in tutta onestà devo anche dire che si posiziona, a mi giudizio, sotto a proposte come quelle di Sadler o dell’Horto, sia in termini di esperienza enogastronomica, che di servizio. Che cosa lo posiziona dietro a queste altre realtà? Faccio un esempio: ho scelto e chiesto un abbinamento piatto/calice perchè mi piace poter trovare l’alchimia massima tra i due protagonisti e anche perchè io e mia moglie abbiamo scelto piatti molto diversi per poter condividere una bottiglia a tutto pasto. Tuttavia, anzichè un’offerta personalizzata, ho trovata più una cosa tipo: ti dò quello che ho da “spingere”, piuttosto che cerco di trovare il miglior abbinamento per i piatti che hai preso. Tant’è che le stesse bottiglie venivano tranquillamente usate in altri tavoli che avevano piatti diversi dal mio. Insomma, ho avuto la sensazione, magari sbagliata, che, a prescindere dai piatti che avrei ordinato e soprattutto dalle mie preferenze, l’abbinamento era già preconfezionato. Resta il fatto però che la serata è stata decisamente positiva, con l’eccellenza toccata sul primo piatto dove le protagoniste erano le cicale di mare che aromatizzavano il brodo a livelli commoventi. Brodo che poteva essere sorseggiato dopo aver gustato i ravioli ripieni di gel di aglio, olio e peperoncino, e dopo aver dato un morso ad una gustosa, forse un pelo troppo sapida, focaccia con sopra la cicala stessa. L’abbinamento per questo piatto è stato il più audace, ed apprezzato, della serata: un Gewurztraminer alsaziano in purezza che dopo una lunga macerazione fa anche passaggi in legno. Abbinamento non banale e super azzeccato. Il mio percorso prosegue col secondo piatto che ancora una volta scelgo dal menù degustazione “Brodo”. Si tratta dell’agnello, servito con cicoria e accompagnato dal suo brodo aromatizzato al cardamomo. Stiamo parlando qui di uno degli agnelli più buoni mai mangiati in vita mia e ammetto di essere un consumatore biblico di agnelli! In questo caso ho trovato invece buono, ma non di più, l’abbinamento con un Etna Rosso di Pietradolce a base di Nerello Mascalese in purezza del 2018. Un piatto del genere poteva essere ulteriormente valorizzato con un abbinamento più importante…insomma siamo o no in un ristorante stellato? Stesso discorso vale per il terzo piatto che ho preso questa volta dal menù “Portanuova”, ossia la pluma di maiale al carbone, con peperoni (molto buoni e protagonisti), zenzero e arachidi. Il calice in abbinamento era un blend di Sangiovese e Malvasia Nera dei Poderi Castellare del 2020. In questo caso anche il piatto era molto, ma molto buono, ma mancava dell’effetto wow! Nel complesso l’esperienza è stata piacevole e sono davvero contento di aver provato questo ristorante e la cucina di uno chef che ha sicuramente, e meritatamente, accostato il suo nome all’eccellenza...

This restaurant deserves an additional Michelin star. The service is impeccable from entrance to exit: keeping a perfect momentum through dishes and wine tastings, switching silverware and even certain glasses course to course, and bringing out a warming cover and fresh napkin mid-course if a member of your party has to step away for a moment. None of this appears taxing on the staff, and their timing is synchronized and their demeanors are friendly and accommodating at every stage. Specifically, one member of our party preferred no seafood, and we pointed out two menu items that seemed problematic. Not only did they easily replace those options, but they also found another that was cooked in fish broth and brought out an entirely separate item in its stead, without us asking, simply because they knew that person preferred no fish. I’m not one to write excessive reviews unless the place earns it, and this place has done exactly that. Please try it, and if you like it, please recommend to your friends and even your hotel concierge, as they may pass on the good fortune to others coming through. Wish you all the best in Milan, and if you are looking for this type of upscale cuisine, then I’d say it’d be hard pressed to do significantly better....