Nel 2022, ristornante top sui social, pieno di foto di personaggi pseudo-famosi che si fanno inmortalare mentre sono intenti a trangugiare la famosa cotolettona. Nessuna, ripeto… NESSUNA attenzione ad allergie, intolleranze varie… ma proprio come se non esistessero. Quando gli ho chiesto se avessero del pane senza glutine mi ha guardato come se gli avessi chiesto della carta igienica usata.
Il menu che contiene tutte le informazioni, guarda caso, è in ristampa (cosa confermata poi come NON VERA) e quando ho chiesto di vedere la copia cartacea che hanno obbligo di tenere in maniera “facilmente consultabile”, la cameriera è solo andata a informarsi ed è tornata con una spiegazione a voce. Il proprietario dopo mi ha mostrato tre quadretti, di cui uno riguardava i “giochi proibiti”… e un altro descriveva i limiti per la guida in stato d’ebbrezza.
Fra gli antipasti non avevano neanche una (una!) opzione senza glutine, neanche il più banale dei taglieri di salumi! Fra i primi ovviamente solo qualche risotto; fra i secondi forse una tartare, ma dopo aver chiesto se potevano togliere i crostini di pane.
Per chi non lo sapesse, dal 9 maggio 2018:
È obbligatorio per le attività ristorative e tutti i pubblici esercizi informare la clientela sugli allergeni presenti nei menù. Susssiste: l’obbligo di detenere una documentazione scritta. Secondo la normativa vigente, a partire dal 9 maggio 2018, l’indicazione degli allergeni deve essere evidenziata con carattere diverso rispetto agli altri ingredienti. L'utilizzo di dimensioni, stili o colori differenti, consente ai clienti di visualizzare gli alimenti rapidamente. Per favorire una corretta informazione, nel registro degli allergeni dovranno essere elencati gli ingredienti contenuti in ciascuno degli alimenti, evidenziando tutte le comunicazioni riguardanti gli allergeni presenti nei cibi somministrati. Le informazioni devono riguardare ogni singolo piatto o prodotto e devono riportare un’indicazione esatta degli ingredienti allergenici presenti.
Altro aspetto fondamentale da non trascurare, riguarda le modalità di comunicazione con il cliente. La corretta informazione sugli allergeni può essere fornita dagli operatori del settore attraverso vari strumenti: i classici menù, oppure degli appositi registri cartacei, o anche supporti tecnologici come smartphone e tablet. A prescindere dagli strumenti utilizzati, i gestori dei pubblici esercizi sono obbligati a renderli sempre a disposizione del cliente e ad avere un registro ufficiale per eventuali verifiche da parte delle autorità di controlllo.
Per chi non si attiene alla novità introdotte dalla norma, il Decreto prevede sanzioni molto salate. Per l’omessa indicazione degli allergeni la multa va dai 3.000 ai 24.000 euro; mentre e per l’indicazione con modalità difforme da quella normativamente prevista si va dai 1.000 agli 8.000 euro.
Secondo la normativa vigente l’indicazione degli allergeni deve essere evidenziata con carattere diverso rispetto agli altri ingredienti. L'utilizzo dimensioni, stili o colori differenti, consente ai clienti di visualizzare gli alimenti rapidamente. Questo obbligo riguarda anche la categoria dei prodotti sfusi, in quanto le direttive introdotte dall'ultimo decreto sono rivolte a qualunque luogo pubblico che somministri alimenti.
Per favorire una corretta informazione, nel registro degli allergeni dovranno essere elencati gli ingredienti contenuti in ciascuno degli alimenti, evidenziando tutte le comunicazioni riguardanti gli allergeni presenti nei cibi somministrati. Le informazioni devono riguardare ogni singolo piatto o prodotto e devono riportare un’indicazione esatta degli ingredienti allergenici presenti.
Se siete celiaci, DA EVITARE E FAR EVITARE A TUTTI I VOSTRI CONOSCENTI!
Cibo buonissimo, ma dal punto di vista descrittto, questi sono rimasti al 1975.
Unico plauso ai camerieri, rimasti tranquilli, gentili e comprensivi nonostante le miei numerose...
Read moreIl voto precisamente è 3.8, ma assegno 4 stelle ragionando naturalmente per eccesso, in quanto, credo, che per giudicare bene un menù di un ristorante bisogna essere stati in un posto più di una volta.
Come sempre proverò a sintetizzare i miei pensieri sotto forma di elenco:
🏠 LOCATION Posto molto accogliente attaccatissimo alla metro Isola, a Piazza Gae Aulenti e ad un parcheggio privato comodissimo. L’interno è molto curato, anche se piccolo. Di questi tempi sono onesto, per come la vedo io, ci sono troppi tavoli e il distanziamento non è garantito (mia percezione ed opinione personale).
🍴 MENÙ. A primo impatto me lo aspettavo più ampio. Ci sono pochi piatti, soprattutto a livello di secondi, ma questo non vuole assolutamente significare che i piatti non siano buoni, solo che alcune volte dare più possibilità di scelta può significare accontentare più palati, ma, ripeto, ci può stare come approccio strategico.
👩🏻 SERVIZIO. Avevamo prenotato per le 21.30 e quando siamo arrivati alle 21.17 ci è stato detto, giustamente, che bisognava aspettare che il nostro tavolo si liberasse, anche se c’erano altri tavoli da due liberi per ospitarci. Onestamente non ho ben capito questo meccanismo di assegnazione dei tavoli cosi rigido, ma vabbè. Alla fine ci siamo accomodati alle 21.38 (poco male). Sarà stata una distrazione ma non ci hanno controllato il Green Pass.
I camerieri invece sono stati gentilissimi. Sempre sorridenti e disponibili.
🥩 CIBO. In tutto abbiamo ordinato tre cose: delle frittelle con formaggio fuso dentro; il famoso orecchio di elefante; tagliata di manzo.
In generale devo dire che il giudizio è positivo, anche se il prezzo è un pochino alto (30€ una cotoletta di maiale, seppur enorme, è tantissimo, soprattutto se paragonata ai 28€ di tagliata di manzo che essendo carne rossa costa di più del maiale).
Il coperto (2.50€/persona) è un altro punto che personalmente ritengo di debolezza.
Ci ritornerò sicuramente, ma come in tutte le avventure ci sono punti di forza e...
Read moreCi sono posti assolutamente migliori a Milano per godere di sapori affini o di maggiore qualità. Ciò che più descrive il punteggio di questa recensione è dovuto al fatto che al momento della prenotazione nulla ci è stato detto dello stato dello spazio dedicato ai tavoli fuori, presentati solo come un'alternativa.. un sabato dei primi giorni di febbraio, al freddo e con pioggia buttati sotto un tendone da cui prendevamo gocce d'acqua addosso e nel cibo, con posaceneri in appoggio sul nostro tavolo e persino ad un passo esatto dal medesimo a disposizione dei fumatori in sala interna, malgrado le disposizioni di legge avverse. Con porta che non si chiudeva, tra pannelli di delimitazione, ma non a chiusura dello spazio outdoor e solo 3 piccole lampade riscaldanti, che ci ha costretti a mangiare con i cappotti addosso e spifferi e freddo e pioggia che hanno reso tutt'altro che confortevole la cena. Non so quante volte ci siamo alzati a cercare di chiudere la porta e abbiamo dovuto chiedere l'educazione di non fumare mentre mangiavamo, sentendoci rispondere che il posacenere era proprio lì apposta. Se non fosse che siamo stati invitati, saremmo andati via subito. Come hanno fatto altri verificando la situazione. Il mio risotto all'ossobuco è diventato di gomma dopo pochi istanti dal servizio per il freddo assurdo. Non l'ho nemmeno potuto finire, immangiabile. Apparente comprensione per il disagio evidente lamentato, ma il conto non ha previsto nemmeno uno sconto per ottemperare alla situazione. Non torneremo mai più. E anzi, consiglio di non fermarsi e invece spostarsi nei carinissimi e confortevoli locali vicini, dove oltre alla qualità e comfort dei luoghi si gode persino di una ampia e gradevolissima scelta culinaria. Per rispetto nei confronti di chi aveva prenotato abbiamo consumato la cena per scappare via subito dopo in un locale vicino. Rapporto qualità prezzo oltre modo fuori misura. Gestione...
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