Alla Taverna del Buongustaio non ci sono capitato per caso, ci sono proprio andato apposta. E per una specifica ragione. Quando leggo o sento di 'classifiche' su cosa e dove mangiare, a Napoli, nostre eccellenze culinarie (che sono davvero tante, e lo dico da persona che ha girato e dunque mangiato in mezzo mondo, ed in tutta Italia escluso nessuna regione) non ci credo mai. Troppe volte ho trovato false e comprate certe recensioni e classifiche, dunque vado a verificare di persona questi celebrati guinness di primati, (pizze, fritture, genovesi, ragù, Sartú e le nostre famigerate POLPETTE. Già proprio le polpette. Il vero motivo della mia visita qui. Ci vado prima di Pasqua ma non trovo posto. Contrariato e affamato vado via (ma mi consolo con un Ragù eccellente consumato altrove) ma giuro a me stesso che DEVO tornare alla Taverna del buongustaio, ed infatti ci torno. Ieri. E, apposta per mangiare le 'famose' polpette. Entro e stavolta sono fortunato, il locale è vuoto e Giusi la signora che mi accoglie col suo bellissimo sembiante da napoletana verace (come me) mi chiede cosa voglio mangiare. 'Fingo' di guardare il menù (dove trovo però parecchie tentazioni al mio sano proposito di mangiare LE POLPETTE) e scopro subito che una porzione di polpette (che sono 2, un po' pochine rispetto alla media di altri posti) costa 'appena' 9,50 € (corretto a penna dal vecchio prezzo di 7,50) e chiedo se ne posso avere una fritta ed una al sugo, lei con rassicurante sorriso mi dice: certo. Mentre attendo mi soffermo a guardare attentamente menù (care non solo le polpette, anche i primi in media da e sopra i 10€) ma tutto il contesto da trattoria napoletana doc. Mi piace sempre sentire stoffa, e non carta, su un tavolo, e, amen per tovagliolo di carta e non stoffa, la tavola è allegra, 'calda' come quella che mi piace sentire a casa mia o quando vado a pranzo fuori. Bel bicchiere, spesso, 'casalingo' che 'leva a sete' non tipo pretenziosi finti calici di pessimo vetro. Belli anche i piatti colorati e anch'essi da 'Trattoria' di quelli che ti raccontano: rilassati, sei a NAPOLI, capitale mondiale del buon cibo, e dell'accoglienza, sei in un quartiere storico, alla Pignasecca limitrofo ad altro super celebre sito, quello dei Quartieri Spagnoli, sei insomma 'a casa'. Ora si dirà: si ma 'e purpette comm song?' Eh no, il 'contorno' è importante! Almeno per me. È ciò che in uno a bontà ed al come si è preparato un piatto, che mi fa tornare spesso o mai, in posti a me cari. Eh si perché, sfortunatamente per i locali dove vado a mangiare, io in cucina, al focolare ci so stare, eccome. Dunque analizzo anche 'come' un piatto è stato preparato. E veniamo dunque al sodo anzi a 'e purpette': buona, molto buona, quella al pomodoro (Passata Mutti, se il gusto non mi inganna) ben tirata, e con il giusto quantitativo di olio (buono, evidentemente un Evo) ben cotta e giusto mix pane e carne. Controversa quella fritta. Mi spiego meglio. Mi è piaciuta molto la frittura (asciutta, segno di corretta temperatura dell'olio, e non 'mpurpata r' uòglio' come mi è capitato tante volte di mangiare in posti dove neanche 'immaginano' cosa sia il 'punto di fumo' o a quanti gradi si frigge. 170° rigorosamente) meno la 'gommosità' della polpetta. Troppo 'cedevole' sia pure con la giusta sottile croccantezza della crosticina esterna. Deve, quella giusta in consistenza, lasciarsi dividere anche con la sola forchetta ma poi non deve 'spappolarsi' in più parti!!! Neanche troppo 'crostosa' che se ci porti la forchetta al centro te la ritrovi (la polpetta) nel tavolo affianco!!!!! Fieramente rigida nella sua crosta mal cotta, perché a lungo 'bruciata'. Dunque discreta non eccezionale. Conto sorpresa, scontatomi senza che lo avessi chiesto, dalla simpatica Giusy. Ci tornerei? Certo che si, devo assolutamente valutare Genovese e altro. La crisi post pandemica ha colpito duramente anche Napoli capitale mondiale del rapporto qualità-prezzo, La Taverna non è carissima ma ci sono a Napoli posti migliori sotto tale aspetto. Le polpette si posizionano bene in...
Read moreWe visited this place on our last night of our Napoli trip and we had really high hopes after spending 4 days in the city eating amazing food.
We got the aubergine parmigiana and two different pasta dishes. Sadly, the parmigiana was extremely salty and we literally had to take a sip of our drink after each bite ( and we have very high tolerance of salt having loved all the previous places we visited). It also did not taste fresh at all!
One the pasta dishes was equally extremely salty and the other pasta dish was so undercooked (not al dente) that was not enjoyable. We left more than half of our pasta dishes.
The staff offered to send the pasta back to the kitchen but by that point we had had so much salty food ( from the parmigiana and 1/3 of the pasta dishes) that there was no point.
Finally, we would have appreciated if they had offered a discount or apologised.
Sadly, this is not a place I’d recommend or visit again on...
Read moreLe due stelle non sono per la qualità (nella media), ma per il servizio. Nell'attesa ci hanno offerto un piatto di sconcigli, che erano molto saporiti, anche se freddini. I primi piatti sono stati buoni (genovese ottima, siciliana e maccheroni lardiati discreti). I secondi di terra erano buoni: polpette bene, meno la cotica; meno bene invece quelli mare: frittura di gamberi e calamari palesemente surgelata, baccalà ed alici fritte ripiene solo discrete. Insomma nel complesso un buon pranzo da trattoria, con alcune cose migliori di altre, e porzioni abbastanza generose. Ma! C'è un ma grande quanto una casa, anzi più di uno. Il primo è il vino! Ci chiedono se vogliamo quello della casa. Arriva una brocca da 1lt probabilmente di "aglianico" secondo loro, abbastanza allungato e soprattutto dal prezzo di addirittura 15€, senza che ci fosse un menù su cui ci fosse scritto (vi erano solo i prezzi dei primi e dei secondi). Potevano dircelo prima ed avremmo assolutamente una bottiglia, anche più adatta per dimensioni. Il secondo è il conto: 22.50€ con praticamente un primo ed un secondo a testa. In realtà abbiamo preso in 6 6 primi e 5 secondi e.... Mezzo. Sì perché, e questo è il terzo ma, ci hanno detto che c'erano 3 polpette, le hanno portate ad una sola persona e poi abbiamo ritrovato nel conto una mezza porzione di secondo in più. Insomma un conto salato per essere una trattoria napoletana che fa cucina casereccia, soprattutto in relazione ai tipi di piatti ordinati ed alla qualità soprattutto di quelli di mare, che erano ridottissimi nelle quantità. Infine la cosa peggiore è stata il conto sbagliato per ben 2 volte. La prima volta è arrivato con ben 60€ in più. La seconda con un secondo in più, con la signora che ha messo in dubbio la nostra sincerità senza prima controllare e la terza con una battuta piuttosto infelice "chi è il contabile?". Dopo aver sbagliato il conto di 60€ (su 130 circa reali) avrebbe fatto bene a chiedere scusa quante più volte possibile e basta. L'essersi limitata ad un paio di bicchierini di amaro mi fa pensare che la buona fede sia solo un'illusione. Peccato perché la qualità non è affatto male.
Brutta esperienza, se ci andate state attenti a cosa mangiate (scegliete piatti di terra) e...
Read more