Un aperitivo per acclimatarci e prendere confidenza col menu e si ordina. Vista la comanda, opto per un colline novaresi Barbaglia, convinto di aver specificato bianco erbaluce. Il maitre, sapientemente, mi propone all'assaggio, dalla stessa cantina di Cavallirio, un godibilissimo nero, che si rivela perfettamente abbinato sia al filetto di fassona scelto dalla mia ospite sia ai piatti di pesce per cui ho optato io. Provvidenziale incomprensione o garbatissimo controsuggerimento che fosse, ha certamente avuto ragione: grazie. Strutturato come un buon Nebbiolo ma fresco e lievemente fruttato, è stato degno accompagnatore di tutti i piatti.
In sala -meglio, in terrazza- personale presente ed efficiente, cordiale ma discreto, gentile e accogliente fin dalla telefonata di prenotazione.
Il posto non ha bisogno di recensioni, ma lo spazio ricavato lungo la salita della Motta è un gioiello di bellezza e tranquillità.
La cucina. La premessa è che non siamo tutti chef, non critici gastronomici né abbiamo titoli professionali per dare giudizi sensati su chi lavora in cucina: parliamo sempre di condivisione di un'esperienza da clienti, senza giocare ai gordonramsey di turno.
Bene, personalmente ho gustato una cena eccellente, capace di proporre con originalità riconoscibile ma mai esasperata ricette o ingredienti che si colorano di profumi, sapori o consistenze inusuali.
Chi ben comincia si gode una terrina di trotella bianca e ortiche, bagnetto ai peperoni e un croccante velo di riso Venere. Se i miei tortelli di pasta fresca al tarassaco ripieni di luccio e ricotta d'alpeggio, accompagnati da crema di zucchine trombetta e fragrante limone candito non fanno certo rimpiangere la scelta, lo spettacolare filetto al cardamaro, rosti di patate bicolore, lardo vigezzino e salvia assaggiato a tradimento dal piatto altrui è un suggerimento a lettere maiuscole sul prossimo pasto al La Motta.
Infine, la panna cotta all'arancia e melissa, granita al bitter Martini e strutzel allo zucchero di canna rende giustizia ai molti commenti positivi sul carrello dei dessert.
Prezzo? Concordo con chi lo definisce perfettamente in linea con la qualità di luogo, cucina, carta dei...
Read moreWe had a great supper and really enjoyed the clever concept of: 4 antipasti, 4 primi, 4 secondi, 4 deserts. We had real heat and humidity ("feels like" 92 / 33,5) and skipped pasta because of the heat. We had a rose from Sirmione. We had fassona, Canolo, 2 fish dishes, Tiramisu & Lemon Tree. I think another American couple sat next to us and complained that the single course they ordered didn't have enough "extras". Please do just a little research before you travel and you might enjoy a leisurely multi- course meal. I was very surprised to see so many none-5 star reviews. We would return in...
Read moreSi può definire un’esperienza “perfetta”? Siamo stati qui a pranzo in famiglia e già imboccando la salita che porta prima a La Motta e poi - in cima alla salita - alla chiesa, si tira un gran sospiro di sollievo rispetto all’affollatissima via centrale che attraversa Orta San Giulio.. una vera e propria oasi di pace, con tutto il fascino della storia che caratterizza questo locale. Abbiamo scelto di stare sulla terrazza esterna, ma anche l’interno non è male.. specie la saletta storica adibita anche a fresca cantina (torneremo sicuramente con amici!). Ci ha accolto un servizio gentilissimo, allietandoci fin da subito con la storia che caratterizza questa storica casa di Orta (risalente a oltre 1200 anni fa, pensate), proseguendo con un ritmo di servizio eccellente e ben scandito. Oltre alla location, il menù è sicuramente il punto di forza: portate ben selezionate (tutto fuorché banali), con abbinamenti ricercati e una presentazione che si fa desiderare anche alla vista. È stato tutto stellare sinceramente, dall’antipasto al dolce (piccola nota solo per gli gnocchi il cui ripieno di gambero era davvero pochissimo). Prezzi sicuramente non bassi, ma per la qualità offerta assolutamente coerenti (circa 45€ a testa con un antipasto, un primo e un dolce caduno + bottiglia di vino, acqua e caffè). Non lasciatevi abbagliare dai turistici ristoranti sul lago.. e riservate un tavolo...
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