Gatto Rosso — Restaurant in Taranto

La mia recente visita al ristorante Al Gatto Rosso è stata purtroppo molto deludente. Nonostante le recensioni positive che avevo letto, la realtà è stata ben diversa.

Da premettere che la location era stata scelta per una cena di lavoro, con gente del nord, ovviamente con lo scopo di far bella figura noi ed il territorio

Innanzitutto, il servizio è stato estremamente lento e disorganizzato. Abbiamo dovuto aspettare più di dieci minuti solo per essere accolti e farci assegnare un tavolo, nonostante avessimo prenotato in anticipo. Una volta seduti, il personale sembrava disinteressato e poco attento alle nostre esigenze.

L'ambiente, che speravo fosse accogliente e caldo, era invece freddo e poco curato. La decorazione era datata e mancava di qualsiasi atmosfera che rendesse il pasto piacevole. Inoltre, il ristorante era rumoroso, rendendo difficile qualsiasi conversazione (nonostante non ci fossero molti avventori).

Infine, i prezzi erano decisamente troppo alti per la qualità del cibo e del servizio offerto. Mi aspettavo una cena memorabile, ma purtroppo l'esperienza è stata tutto fuorché piacevole. In aggiunta a tutto, il mio primo era completamente immangiabile, salatissimo e purtroppo data l'assenza di personale in sala ho potuto fare le mie rimostranze solo quando oramai era pronto il secondo (il cameriere ha chiesto se volessi che fosse rifatto ma ho cortesemente risposto che era troppo tardi). Al conto, ho fatto presente nuovamente la disavventura e la signora che ha redatto il conto non si è nemmeno preoccupata di chiedere a chi più alto in grado se era il caso o meno di farmelo pagare. Risultato: su 270 € di conto non hanno tolto 25 € del primo immangiabile.

In sintesi, il ristorante Al Gatto Rosso non ha soddisfatto le mie aspettative e non lo consiglierei a chi cerca una buona esperienza culinaria. Spero che possano migliorare in futuro, ma per ora...

Un tempo, quando si aveva voglia di mangiare cose buone, si diceva "andiamo da Rino al Gatto Rosso". E lì, sempre preso dai suoi impegni di cucina, trovavamo Rino che, con lo sguardo e una battuta, ci trasmetteva il piacere di vederci e la promessa che, come al solito, ci avrebbe preso per la gola con le sue sorprese gustose e sopraffine. Oggi, che di tempo ne è passato, a Rino per primo,sempre presente e sornione, farà piacere sentir dire "andiamo da Agostino al Gatto Rosso"... Evviva! La continuità del marchio di famiglia è stato assicurato. La serietà, la ricerca ossessiva per l'assoluta freschezza della materia prima e il rispetto per il cliente, sono il marchio e la tradizione del Gatto Rosso. Taranto ha avuto in passato delle eccellenze gastronomiche che, però, non hanno saputo reggere al ricambio generazionale o al logorio del tempo...e sono scomparse. Il Gatto Rosso ha fieramente superato tutto ed ora può essere orgoglioso di essere il più antico ristorante di Taranto. Agostino ha aggiunto, alla solida tradizione di famiglia un pizzico della sua personalità e una attenzione particolare alla presentazione delle portate. Il risultato è che, tante, veramente tante, sono le cose buone da gustare preparate dalle sue mani, ma, persino nella preparazione di un piatto solo apparentemente semplice quale può essere uno spaghetto alle vongole, Agostino vi farà "sentire" qualcosa di diverso... Quel qualcosa è un sapore antico che viene da molto, molto lontano... E si chiama 'passione e amore' per il mestiere che si è scelto di fare per dare continuità a una antica tradizione di famiglia di cui Taranto...

Siamo stati in questo ristorante per una cena in due. Considerando che si propone come locale di livello superiore alla media, ci sono diversi aspetti che andrebbero rivisti.

All’arrivo, nessuno ci ha accolti: abbiamo atteso diversi minuti all’ingresso e sono stato costretto a entrare per segnalare la nostra presenza. Anche il servizio al tavolo si è rivelato piuttosto lento, già al momento della presa delle comande.

Abbiamo ordinato due antipasti – bao con tataki di tonno e crocchette di baccalà – entrambi ben eseguiti. Tuttavia, i primi piatti sono stati una vera delusione. Oltre ad arrivare sbagliati rispetto alla prenotazione, la qualità era sotto le aspettative: • Gli gnocchetti sardi con stracciatella, pomodorini e gamberi risultavano piatti e poco bilanciati. • Le linguine con vongole e bottarga erano scuocere e, cosa ancora più grave, contenevano pezzi di guscio di vongola, potenzialmente pericolosi.

Il conto finale è stato di quasi 90 euro, inclusa una bottiglia da 375 ml di vino. Un prezzo decisamente alto per un’esperienza con molte criticità. Il personale di sala, seppur cortese, è apparso inesperto e poco attento.

Peccato, perché le potenzialità ci sarebbero. Ma al momento, il livello complessivo non giustifica né il posizionamento...