Cibo: 4 Servizio: 1 Ambiente: 1 Igiene: 0
È la prima volta che scrivo una recensione così lunga, e il motivo è che sono rimasto senza parole, ma in senso negativo, ahimè! Mai visto un locale tanto disorganizzato e tanto superficiale a livello di personale. Ho effettuato con la mia compagna una prenotazione alle ore 21. Arriviamo, e lo spazio a disposizione per l'attesa, vicino al bancone, è davvero minuscolo. Locale davvero piccolo. A prescindere da questo particolare, che ai fini della valutazione non lo considererei più di tanto, noto con un certo stupore che la ragazza alla cassa, che dovrebbe svolgere esclusivamente attività di cassa, aiuta il cameriere a preparare il servizio tavola piegando dei tovaglioli, non solo dopo aver maneggiato contanti ed altro, ma poi li appoggia sopra il tablet che utilizzano per la gestione delle comande. Tutto questo davanti ai clienti in coda.
Dopo una lunga attesa, ed una coppia passata davanti a noi nonostante fosse arrivata dopo e l'orario di prenotazione fosse lo stesso, il tavolo ci è stato assegnato a distanza di più di venti minuti di attesa dalla prenotazione, e la ragazza che stava alla cassa è andata personalmente a prepararlo, improvvisandosi cameriera. Quindi le cose sono due: o lì i camerieri fanno pure i cassieri, oppure nei momenti di necessità la cassiera diventa cameriera. Il tavolo che ci è stato assegnato aveva la tovaglia sporca, probabilmente ridotta così dai clienti precedenti. Allego foto. Il cameriere è arrivato al tavolo alle ore 22. Dopo un'ora dalla prenotazione. La cosa ancora più grave è che hanno dato precedenza di servizio a clienti arrivati dopo di noi, probabilmente solo perché si trattava di una grande tavolata, tra l'altro vicino al nostro tavolo, nel dehors. Come fatto notare di persona, dalla tavolata numerosa provenivano decibel altisonanti: come se oltre a loro non ci fosse nessuno - ho visto raramente tanta maleducazione in un locale, sembrava fossero a casa loro. Abbiamo preso degli antipasti: farinata e patatine fritte caserecce. Entrambe buone. Anche qui qualche scivolone: ci è stato dato per la farinata del pepe, ma dentro il contenitore non ne era rimasto nemmeno un grammo. Va beh, capita. Le pizze arrivate successivamente, ovviamente dopo rispetto a quelle del gruppo numeroso e rumoroso arrivato dopo di noi, erano piuttosto buone: impasto leggero ed ingredienti di prima qualità. Prezzi un po' eccessivi per delle pizze! Purtroppo con la scusa del fenomeno 'pizza gourmet' i prezzi sono triplicati un po' ovunque rispetto a qualche anno fa. Dopo aver finito la pizza, ed una discreta attesa, arriva il cameriere a prendere l'ordine dei dolci, ovviamente solo dopo averlo preso alla tavolata vicino. Ordiniamo un tiramisù al pistacchio ed uno classico. Dopo quasi mezz'ora di attesa arriva la ragazza che stava inizialmente alla cassa (ma di nuovo qui? ma che è?) che chiede: 'Ragazzi, volete del caffè?'. Il cameriere si era completamente dimenticato di noi(ma della tavolata vicino no, ovviamente). Alla fine della fiera lui torna e si scusa, giustamente, cercando di porre rimedio offrendo "personalmente" (?) il dolce ma non il tiramisù, che avevano finito (ovviamente perché arrivati tutti quelli rimasti al tavolo di fianco). Io ordino una cheesecake al cioccolato, e la mia compagna del caffè, ormai spazientita. Il dolce non valeva i 6€: piccolo, un po' acido e con il biscotto alla base che sembrava cemento, tanto era difficile romperlo. Una volta alzati dal posto, la mia compagna ed io ce ne andiamo dal dehors con sgomento e delusione (riparate questa porta "automatica" - pesante per le signorine da spostare a mano) per dirigersi alla cassa. Ci tolgono dal totale dolce e caffè, e direi che è il minimo, e ci offrono un amaro. Grazie, ma no grazie. Mai visto un locale così anti igienico, disorganizzato e superficiale tutti assieme! Ragazzi, avete toppato alla grandissima, e come diceva la cassiera-cameriera "c'è sempre da migliorare". Vedremo! Noi nel dubbio non ci metteremo più piede, non volendo correre il rischio di rovinarci...
Read moreHo provato le due versioni, pizza con cornicione molto alto (piccola, minuscola e con la scusa poverissima di condimenti) e pizza a ruota di carro. La seconda, a ruota di carro, decisamente più accettabile. La prima bocciata senza pietà. Con la pizza sono abituata bene: a Scalea (il mio paese di origine) ci sono due pizzerie che sono tra le migliori pizzerie di Napoli, per essere incisiva con un po' di ironia. Il paragone non regge. Una pizza, se non è cotta a regola d'arte nel forno a legna, non si può chiamare "pizza" e su questo non si discute. Dunque zero stelle a Pummarò, zero spaccato: la pizza deve essere cotta nel forno a legna, punto. Se non è cotta nel forno a legna, si perdono la consistenza e il gusto tipici di un'ottima pizza verace. La cottura, in tutti i cibi, è fondamentale. Questo è un grave errore. Sul sito c'è l'elenco di tutti gli ingredienti e la loro provenienza, sono tutti annoverati come ingredienti squisiti e pregiati. Partiamo dalla salsa base, allora: è poco saporita, acidula, mediocre tendente al basso. La ricotta? Insapore, si sente pochissimo. Sono dell'alto Tirreno cosentino e di ricotta me ne intendo, appena fatta dai caseifici, ancora calda. No, la ricotta di Pummarò non è di certo eccellenza, è sciapa, l'eccellenza è altro. Ed ora la bufala. Hanno le bufale di Battipaglia. Ma a Battipaglia ci sono parecchi produttori. Diciamo che non è di certo tra le migliori bufale che posso gustare quando sono in Calabria, dove ogni giorno le consegnano da Battipaglia. Idem per la fiordilatte, niente di che. Altro ingrediente, il basilico: dov'è il suo profumo, il suo gusto delizioso? A parte che si dimenticano di metterlo anche se glielo ricordi espressamente (al primo ordine era assente su tre pizze, al secondo ordine era assente su una pizza), quello non è basilico di qualità. Si sente a distanza, il profumo del vero basilico! Insomma, diciamo che per Torino, Pummarò è un luogo in cui si può mangiare una pizza almeno un po' decente, ma per la vera pizza, quella genuina, devono fare ancora molta strada. Non lo consiglio per i prezzi troppo alti associati alla qualità che a Torino si trova facilmente altrove, con prezzi più congrui e miglior cura del cliente, soprattutto considerando che siamo tre persone disabili, cosa che ho fatto presente. Visto l'orgoglio oltremodo sfacciato con cui decantano i loro prodotti, sottolineo che la Pizza di Pummarò è mediocre e molto scarsa di ingredienti. Ingredienti che non sono così eccellenti come dicono. Avete ancora molta strada da fare. Il forno a legna, in primis... le basi! Ribadisco che i prezzi sono veramente alti e non giustificati per una pizza, soprattutto se mediocre come questa. Non solo: i prezzi sono alti e le braccia sono corte, perché le pizze sono molto povere degli ingredienti elencati e decantati sul sito. Insomma, c'è tanto da fare per arrivare alla vera eccellenza. Poi, tra app da scaricare, messaggi su WhatsApp e mail... passaggi inutili, quando basterebbe segnare con precisione e non sbagliare ordine e tempi di consegna. Tutta questa tecnologia per cosa? Una stella di incoraggiamento. Su tre ordini, tutte le volte hanno sbagliato qualcosa. Se scrivo un ordine, trascrivere correttamente mi sembra scontato. Invece no, qualcosa di sbagliato c'è sempre. Ieri abbiamo fatto il terzo ed ultimo ordine. Ho dovuto chiamare perchè era errato, come le altre due volte. È stato imbarazzante leggere il totale dell'importo. Per fortuna avevamo un codice sconto di dieci euro, ottenuto perdendo tempo perché non lo avevano caricato. Avevo fatto presente che in famiglia siamo in tre, gravi disabili. Hanno rifiutato di arrivare con il pos per farci pagare con il bancomat e ci hanno fatto perdere i due omaggi che ci avevano offerto. La disavventura si è conclusa con una impressione pessima. Mai più! Torneremo alla pizzeria precedente: stessa qualità (mediocre, ma accettabile per Torino), ma almeno sono gentili e ci trattano con cura e ci fanno pagare con il bancomat senza fare polemiche, in più tutte le volte ci mandano...
Read moreEsperienza triste, ma in ordine:
già al momento della prenotazione fatta telefonicamente chiedono nome, cognome e numero di cellulare. Inizia così una chat su Whatsapp: da un messaggio di conferma, a quello del giorno dopo per un sondaggio, ad un altro una settimana dopo per promozioni. È invadente chiedere questi dati personali per una semplice prenotazione. E non corretto usare questi dati per contattare la persona via messaggi privati.
Entrato nel locale ho trovato una bella location, curata, un locale esterno molto climatizzato.. e gentili camerieri. Ma a mettermi in disagio è stato il menù. Lo abbiamo trovato estremamente difficile da leggere... faticoso. È diviso in regioni, per ciascuna un elenco di pizze. Gli ingredienti sono arricchiti sempre da un aggettivo qualificativo (es: guanciale CROCCANTE), da sigle (quasi sempre IGP DOP..), provenienza, rendendo la lettura difficoltosa. Il menù è pieno di simboli, loghi, scritte, riquadri, colori: totale assenza di una gerarchia grafica equilibrata e che favorisca una scelta consapevole fra le numerosissime pizze proposte. Una proposta destagionalizzata, sempre valida, mi chiedo come facciano ad avere tutti quei tipi di formaggi freschi, ingredienti, sempre disponibili... La cameriera mi ha chiesto se volessi la pizza ordinata con cornicione o a ruota di carro, senza specificare maggiorazione di prezzo, mi sono ritrovato 2 euro in più sul conto, arrivando a pagare una normale pizza (nulla di eccezionale nè memorabile) 16 euro. Sicuramente nel menù, fra le tantissime pagine e capitoli presenti, è specificata la maggiorazione. La pizza l'abbiamo trovata mediocre, forse le aspettative create da quegli ingredienti così ricercati e il prezzo alto non hanno aiutato. Sapori piatti e ingredienti alla parvenza non freschi. Questi ultimi fattori sono quelli che ci portano a non consigliare questo posto che, aveva tutte le carte in regola per lasciare un'esperienza decisamente...
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