Taverna 4 e dueterzi — Restaurant in Vicenza

Taverna 4 e dueterzi strikes a rare balance: refined yet relaxed, creative but rooted. It's clear from the first bite that the kitchen takes flavor seriously while still having a bit of fun with the presentation and combinations.

The La scarpetta, a bao filled with pulled duck ragout and served with a parmesan sauce, was smart, savory, and genuinely satisfying. The Polpo e patate, featuring octopus from Puglia and crisp mille-feuille-style potatoes with paprika mayo, was perfectly cooked and plated with care, delivering both texture and depth.

We also tried The Blonde, an omelette with brie and chives that was silky and rich-comfort food with a twist. The risotto with asparagus, goji berries, and smoked butter surprised us in the best way. It leaned into subtlety, letting the ingredients speak without overcomplicating the dish. The cannelloni with ricotta, spinach, and pecorino offered a creamy counterpoint, finished with a delicate béchamel that didn't weigh it down.

For dessert, the tiramisu was massive and indulgent without being too sweet, while the panpepato, dense with nuts and dark spice-was a firm, grown-up finish.

Service was relaxed but attentive, and the no-cover-charge pricing structure makes you feel like you're paying for what matters: the food. This place isn't chasing trends, it's quietly setting its...

Mi reco alla Taverna con due amici alle 22 e troviamo TUTTI i piatti disponibili, e non sono pochi. Da clienti esigenti ne scegliamo la gran parte, uno per tipo, quindi l’opposto di quello che desidera sentirsi ordinare uno chef a quest’ora, ma lui non fa una piega. Iniziamo con la pita con agnello, spinacio e salsa tzatziki, già divisa in tre, l’insieme è morbido, gustoso, un tuffo nel passato ai baldacchini che in Grecia servivano la pita; segue il tataki di cuore, morbidissimo con la salsa chimichurri che gli da la spinta giusta; quindi il piatto della festa, un raviolo con la base di ragù che pur essendo espresso ricorda il pasticcio della nonna la Domenica; l’omelette al formaggio, ovviamente espressa è clamorosa; lo spaghetto, al dente (parliamo di uno spaghetto, al dente, alle 22.30, a Vicenza), con tofu e pomodoro, sembra uno spaghetto al ragù, invece è un piatto vegano; segue un bao con ragù di anatra, anche questo clamoroso. Non contenti chiediamo un piatto del giorno, sono ormai le 23, e lo chef, ce lo fa ! Pasta e fagioli, con la pasta bella al dente, l’insieme tutto bello pepato, un piatto da lacrime. Per finire un pezzo di crostata e una coppa di tiramisù, entrambi strepitosi. Conto adeguato a quello che abbiamo mangiato e bevuto, anzi, mi aspettavo più alto. Complimenti a questo chef e a questo locale, più che al passo con i tempi sia come cucina che come orari di apertura/chiusura al pubblico. Parliamo di orari in cui gran parte dei locali o non ti riceve o ti riceve palesemente scocciata offrendoti metà dei piatti sul menu, dimenticandosi però che stai pagando come se fossi nell’orario di punta e con l’offerta di piatti completa. Da incoraggiare e supportare con tutto il cuore un locale e uno chef che si adeguano anche a chi il venerdì prima delle 21.30 fa fatica a sedersi a cena e non perché non rispetti chi lavora nella ristorazione, ma perché tecnicamente non ce la fa con i tempi. Auguro a questo chef e a questo locale ogni bene e il...

Small restaurant very nicely designed, with lots of thoughts and unique. There is some public parking space in front that maybe fits 4 cars.

The owner is very friendly and makes the food with fresh ingredients. This is something that one can also taste. Everything he offers seems to be organic. The taste is also great. I had the tomatoe soup and a sandwich. I generally can eat a lot, and this filled my belly well. The choices are fairly limited of what to order, but I guess this is not a bad thing, as what he cooks, he cooks very well.

I can...