L'esterno della cattedrale è caratterizzato principalmente dall'alta torre campanaria, uno dei simboli di Alghero, che spicca nel panorama urbano del centro storico. La torre, sul retro della chiesa, fa parte della prima fase di costruzione dell'edificio, è in stile tardogotico, con la canna a sezione ottagonale, diverse aperture ad arco ogivale sui lati, e, dopo una balaustra lungo la quale archi e pinnacoli si alternano, è coronata con una slanciata guglia di forma piramidale comune in Catalogna rivestita di maioliche policrome. Alla base del campanile si apre il portale che lo collega alla cappella centrale del deambulatorio. È in stile fiorito, con colonnine sormontate da archetti ogivali, decorato da sfere e piccoli gigli scolpiti nella pietra.
L'ingresso principale si trova sulla piccola piazza del Duomo, dove si affaccia il prospetto ottocentesco in stile neoclassico. Presenta un monumentale pronao classico, dotato di un timpano triangolare retto da quattro colonne di ordine dorico sorrette da un alto stilobate con scalinata centrale. Lo spazio interno del tempio è a croce latina suddiviso in tre navate, separate tra loro da pilastri e colonne di gusto classico. Ha stile tardo rinascimentale come dimostra la volta a botte leggermente ribassata impostata su un cornicione sorretto da grandi mensole classicistiche e segnata da sottarchi che dividono lo spazio sottostante in campate. Il minimo scarto dei bracci ortogonali conferisce all'impianto longitudinale una centralità di stampo rinascimentale, evidenziata dall'accentuato sviluppo in altezza. Nelle navate laterali si aprono sei cappelle, tre per lato, tutte ornate da interessanti opere d'arte. Notevoli soprattutto le prime cappelle di ciascuna navata, più grandi delle successive e coperte da cupole che gravano su alti pilastri alternati a colonne doriche in arenaria, in cui si trovano due imponenti altari ottocenteschi in stile neoclassico; di particolare rilievo la prima cappella a destra, dedicata al Santissimo Sacramento, con un imponente altare consacrato nel 1824, scolpito nel marmo e decorato al centro con un tempietto circolare che ricorda il tempio di Vesta a Roma. Altre cappelle si aprono sul transetto coperto a padiglione, che ospita anche il mausoleo marmoreo, in stile neoclassico, di Maurizio di Savoia (1762-1799), duca del Monferrato, scolpito agli inizi del XIX secolo da Felice Festa su committenza di Carlo Felice di Savoia, fratello del duca. Nel punto in cui la navata centrale incrocia il transetto si innalza la seicentesca cupola ottagonale, costruita su un alto tamburo finestrato, al di sotto della quale si trova il presbiterio. L'area presbiterale, sopra il pavimento dell'aula di qualche gradino, è cinta da una balaustra, realizzata in marmi intarsiati dal genovese Giuseppe Massetti nel 1727. Lo stesso artista realizzò anche l'altare maggiore, col gruppo scultoreo raffigurante l'Immacolata tra angeli, e l'elegante pulpito. Ai lati della scala di accesso al presbiterio fanno la guardia due leoni marmorei, secondo il modello del Duomo di Cagliari, ripreso poi in varie chiese dell'Isola. Dietro il coro ligneo, nell'abside poligonale, si aprono cinque cappelle radiali in stile gotico, unite fra loro a formare un deambulatorio. Nelle cappelle vi sono pregevoli altari lignei, opera di abili artigiani locali e deliziosi altari in marmo, fra i quali spicca quello del SS. Sacramento, realizzato in prezioso marmo di Carrara su commissione del vescovo Pietro Bianco di Sassari. Sulla cantoria in controfacciata si trova l'organo a canne Mascioni opus 477, costruito nel 1935. A trasmissione pneumatica, ha due tastiere di 58 note ciascuna ed una pedaliera...
Read moreI can only say that this is a place of beauty and of miracles , I had a unplanned chat with god here whilst on holiday with my immediate and extended family to help me recover from illness that I’ve suffered over the last few years , it is a place of warmth and instantly I felt at home as if it was meant to be . I visited twice , the first visit a impulse as I passed by , I went in and I had a private chat with god and told him my thoughts , I had never in my life visited a church to do so , I then visited a second time a couple of days later as I passed again , drawn in by the atmospheric music of a piano and flute playing random music . I again spoke to god , this time as I turned around to leave he answered through the music , a music score started playing from without a doubt my favourite film ever and a part of it where the hero fights back. Only god could have known this , a music score in a church is random enough never mind my favourite piece , it has given me the hope and the strength to start the fight I need to get my life back on track . Thank you agherro, thank you god ,I will always...
Read moreÈ il monumento ecclesiastico per eccellenza di Alghero, ‘perla’ del nord-ovest della Sardegna, un edificio carico di storia e di significati culturali, oltre che spirituali
Osservando Alghero dal mare, al di là di porto e mura di cinta, vedrai svettare il campanile di Santa Maria, fulcro religioso del centro storico. Alla proclamazione della diocesi di Alghero-Bosa (1503), la città era priva di un tempio che fungesse da cattedrale: nel 1530 ne fu avviata la costruzione. I lavori plurisecolari si rivelano dalla commistione di stili: la base è gotico-catalana, sul modello della cattedrale di Sant’Eulalia a Barcellona, gli interventi successivi seguirono un disegno tardo-rinascimentale. Nel 1593 il duomo fu consacrato, seppure non terminato: nel 1638 furono coperti con volte il transetto e a crociera la cupola.
Il campanile ottagonale ne è il simbolo. È coronato da una guglia piramidale, rivestita di maioliche policrome, tipica della Catalogna, e costellato di archi e pinnacoli. Il portale principale è in piazza del Duomo, dove si affaccia un monumentale pronao in stile neoclassico con timpano triangolare retto da colonne doriche, risalente al 1820. L’interno è a croce latina con tre navate divise da pilastri. All’ingresso, alzando lo sguardo, noterai un loggione che ospita l’antico organo. Nelle navate laterali si aprono tre cappelle per lato, ornate da opere d’arte. La prima a sinistra, dedicata a San Carlo Borromeo, ospita il fonte battesimale. La prima a destra, del Santissimo Sacramento, è la più sontuosa con altare di marmo decorato, al centro con un tempietto, ai lati da nicchie con statue delle virtù teologali. Anche il transetto custodisce capolavori, tra cui il mausoleo neoclassico di Maurizio di Savoia duca del Monferrato, scolpito da Felice Festa (1807).
All’incrocio tra navata centrale e transetto, sotto la cupola, c’è il presbiterio, sopraelevato rispetto al pavimento, dove Giuseppe Massetti realizzò (1727) l’altare maggiore in marmo policromo. Alla sua maestria si devono anche l’Immacolata tra angeli, un elegante pulpito e la balaustra della scala che termina sulla schiena di due leoni accucciati su aquile, come nel Duomo di Cagliari. Nell’abside si aprono cinque cappelle gotiche con altari lignei e in marmo. Sulla volta, gli affreschi: la cacciata dal Paradiso di Adamo ed Eva (di Mario Delitala) e l’Assunta (di Stanis Dessy). Nel tesoro della cattedrale c’è anche il retablo dorato e policromo di Vergine Maria e Anime purganti, opera di Michele...
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