Describing Aosta’s Cathedral as an ensemble of architectural styles in a hotchpotch does not perhaps do justice to this great structure; yet, as I approached the church from the west edge of Piazza Giovanni XXIII, this was my first impression of the building. The bell towers at the back, partly hidden from view by the bulky front are purely Romanesque and architecturally sublime. Dating back to the 11th century, they are unquestionably a rare example of untouched Romanesque in this part of Italy. But... move closer and you are faced with a voluminous out-of-style 19th-century neo-classical facade that does not in any way tally with the cathedral’s original architecture. The porticoed atrium, supported on huge columns and decorated with fine frescoes and a series of terracotta statues is undoubtedly an out-of-place replacement to an otherwise sweet Romanesque original. The gaudy fill-in painting on the tympanum is a fine work of art when seen as a stand-alone but is certainly an out-of-place addition here. The only relief is the cathedral’s Gothic interior. Austere but structurally imposing, it still holds a handful of original pieces that are worth checking out. The 12th-century mosaics preserved in the choir date back to the Romanesque era while the 4th-century baptismal font in the central nave is an untouched original. Take one of the several guided tours to the cathedral’s attic (created by lowering the ceiling in the 14th century) where a series of impressive 11th-century frescoes are perhaps the...
Read moreLa cattedrale di Santa Maria Assunta e San Giovanni Battista (in francese: Cathédrale Notre-Dame de l'Assomption et Saint-Jean Baptiste) è il principale luogo di culto della città di Aosta, sede vescovile della diocesi omonima; costituisce, assieme alla Collegiata di Sant'Orso, la testimonianza di maggior rilievo della storia dell'arte sacra in Valle d'Aosta. La sua storia ultra millenaria va ricostruita attraverso la molteplicità degli interventi che si sono succeduti e dei linguaggi architettonici impiegati, oltre alle testimonianze artistiche che essa conserva.
La storia
La origine della Cattedrale di Aosta risale alle fasi iniziali di diffusione del Cristianesimo in Valle d'Aosta: già verso la fine del IV secolo, ove oggi è la cattedrale, esisteva- come hanno provato gli scavi archeologici eseguiti - una Domus Ecclesiae di ragguardevoli proporzioni. La chiesa venne completamente riedificata nel corso del secolo XI, per volere di Anselmo I che fu vescovo in Aosta tra il 994 e il 1025(da non confondersi con Anselmo di Aosta, filosofo e santo, nato nel 1033). La "chiesa anselmiana" presentava una pianta basilicale a tre navate con tetto a capriate in legno; il portale d'ingresso era posto al centro del lato meridionale; l'abside maggiore, semicircolare, era affiancata da due torri campanarie. Nella cattedrale "anselmiana", sul lato occidentale, non vi era una vera facciata, ma solamente una "pseudofacciata" a salienti che nella parte inferiore non aveva alcun portale d'ingresso, ma si appoggiava alle strutture murarie sovrastanti il criptoportico di epoca romana. Le tre navate erano segnate da sei coppie di pilastri quadrangolari e da una coppia di pilastri a fascio di sezione quadrilobata; le dimensioni della chiesa erano di 54 x 32,4 metri, con un'altezza di oltre 15 metri per la navata centrale e di 9 metri per quelle laterali. L'interno della navata centrale venne decorato con uno straordinario ciclo di dipinti a fresco disposti su vari registri. I pittori, di "area lombarda", impegnati nella realizzazione di tale programma decorativo furono, con ogni probabilità, gli stessi che in Aosta affrescarono la collegiata di Sant'Orso. Vista dal lato orientale la cattedrale mostrava ben cinque absidi: una grande abside che chiudeva la navata centrale, le due absidi con le quali terminavano le navate minori ed altre due absidiole ricavate al piano inferiore delle torri campanarie. Il coro era in posizione alquanto sopraelevata rispetto alla pavimentazione della chiesa; al di sotto del coro, già alla fine del X secolo, era stata edificata una cripta a tre navatelle con volte a crociera sostenute da agili colonnine con capitelli medievali in marmo. Nella seconda metà dell'XI secolo la cripta, a seguito di un probabile cedimento, dovette essere rifatta: solo le prime campate conservano le colonnine primitive, mentre per le altre campate vennero utilizzate robuste colonne romane di reimpiego. Appoggiato alla navata nord, fu edificato un chiostro come spazio di incontro e di preghiera dei canonici. Sempre nella seconda metà dell'XI secolo la chiesa fu ampliata con l'edificazione del westwerk (massiccio occidentale) in forma di una seconda abside posta in corrispondenza alla navata centrale affiancata da due ulteriori campanili. Si completò in tal modo un progetto costruttivo che vedeva la navata centrale chiusa da due absidi contrapposte, ciascuna di essa affiancata da una coppia di torri campanarie (adottando una scelta di tipo nordico che trovava allora un altro esempio vicino nel coevo duomo di Ivrea). Mentre il coro nell'abside orientale, dedicato a Maria Assunta, era funzionale al collegio dei canonici presieduto dal vescovo, quello nell'abside occidentale, dedicato a San Giovanni Battista, veniva utilizzato per le cerimonie parrocchiali Risalgono ad anni tra la fine del XII e l'inizio del XIII secolo i mosaici del...
Read moreLa cattedrale di Santa Maria Assunta e San Giovanni Battista è il principale luogo di culto della città di Aosta, sede vescovile della diocesi omonima; costituisce, assieme alla Collegiata di Sant'Orso, la testimonianza di maggior rilievo della storia dell'arte sacra in Valle d'Aosta. La sua storia ultra millenaria va ricostruita attraverso la molteplicità degli interventi che si sono succeduti con diversi stili architettonici impiegati. L'origine della Cattedrale di Aosta risale alle fasi iniziali di diffusione del Cristianesimo in Valle d'Aosta: già verso la fine del IV secolo. La chiesa venne completamente riedificata nel corso del secolo XI, per volere di Anselmo I che fu vescovo in Aosta tra il 994 e il 1025. Nella cattedrale anselmiana sul lato occidentale, non vi era una vera facciata. Le tre navate erano segnate da sei coppie di pilastri quadrangolari e da una coppia di pilastri a fascio di sezione quadrilobata. L'interno della navata centrale venne decorato con uno straordinario ciclo di dipinti a fresco disposti su vari registri. I pittori, di "area lombarda", impegnati nella realizzazione di tale programma decorativo furono, con ogni probabilità, gli stessi che in Aosta affrescarono la collegiata di Sant'Orso. Vista dal lato orientale la cattedrale mostrava ben cinque absidi: una grande abside che chiudeva la navata centrale, le due absidi con le quali terminavano le navate minori ed altre due absidiole ricavate al piano inferiore delle torri campanarie. Appoggiato alla navata nord, fu edificato un chiostro come spazio di incontro e di preghiera dei canonici. Sempre nella seconda metà dell'XI secolo la chiesa fu ampliata con una seconda abside posta in corrispondenza alla navata centrale affiancata da due ulteriori campanili. Risalgono ad anni tra la fine del XII e l'inizio del XIII secolo i mosaici del pavimento del coro. Dell'antica basilica romanica molto si è perduto in relazione ai numerosi interventi successivi, ispirati da diversi linguaggi artistici e da differenti modalità di fruizione liturgica degli spazi. Restano i due campanili posti ad oriente che – pur modificati in qualche misura nel loro aspetto dall'alta cuspide gotica e dai quattro pinnacoli angolari posti sulla loro cima - mantengono una fisionomia tipicamente romanica; restano i sorprendenti mosaici del coro, la cripta con gli interessanti capitelli medievali. Restano in particolare gli affreschi superstiti - riscoperti nel 1979 nello spazio tra il tetto e le volte quattrocentesche - che lasciano comprendere quale dovesse essere la grandiosità dell'apparato decorativo interno alla chiesa e la sua complessità iconografica. Molto interessante da visitare con...
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