Potessi dare una valutazione negativa lo farei. Scappate da questo ateneo e, se siete in tempo, non iscrivetevi nemmeno. Mi sono trasferito per lavoro e, siccome non era fattibile continuare gli studi a distanza, ho chiesto la chiusura della carriera per passare a un altro ateneo; partiamo con una premessa: se non paghi TUTTE le tasse anno per anno, o paghi in ritardo, sul portale esse3 devi necessariamente regolarizzare i pagamenti per poterti iscrivere all'anno successivo. Ora la parte divertente: alla suddetta domanda di chiusura della carriera (lasciata in pausa per motivi lavorativi, familiari e anche una buona dose di cazzeggio... ma è un altro discorso) con tasse SEMPRE pagate (spesso anche in anticipo), sono magicamente spuntati 1600 euro di penali e tasse arretrate anche di dieci anni prima. Dopo settimane nel tentativo di parlare con la segreteria ricevo candidamente una risposta dalla simpaticissima addetta "il sistema da queste tasse da pagare, ci sono sempre state" (ovviamente tutto falso perché avendo sempre pagato le tasse ed essendomi SEMPRE iscritto nella speranza di riuscire a trovare il modo di finire quelle tasse arretrate NON C'ERANO... ma "il sistema lo dice"... ODE AL SISTEMA)... l'unico ateneo che ti chiede il pizzo per chiudere la tua carriera. Nel passaggio ho perso CFU da recuperare con 8 esami in più rispetto ai due che mi mancavano a bari e in 8 mesi a Torino sono riuscito a sostenerli tutti, alzare la media, preparare la tesi e nel frattempo ho lavorato pure (full time). Questa università è vergognosamente medievale assolutamente coerente con il livello infimo di questa città che non offre altro che delusioni e calci in faccia ai cittadini, non c'è da soprendersi che scappino tutti da qui.
PS: finire elden ring senza mai morire è molto più facile di una carriera...
Read moreAlmeno per quanto riguarda il mio corso di studi in mediazione linguistica, ha dato prova di essere l'università più imbarazzante d'Italia con un servizio agli studenti veramente pessimo, massimo livello di disorganizzazione e professionalità dei professori completamente inesistente.
Spiegazioni molto confuse e senza un nesso logico le une alle altre, comportamenti talvolta infantili, per non parlare del carico di studio preteso da certi professori e non proporzionati affatto al numero di crediti formativi rilasciati. Inoltre, molte volte le conoscenze e competenze richieste per superare gli esami risultavano del tutto disallineate con le spiegazioni (in pratica dovevo farmi da autodidatta, è che senso ha iscriversi all'università se devo studiare per conto mio?).
Altro aspetto importante: sapevate che ogni corso cambia in base al cognome degli studenti? Proprio così. In base alla lettera iniziale del proprio cognome, ciascun corso sarà tenuto da professori diversi, che insegneranno argomenti quasi completamente differenti e, di conseguenza, gli esami saranno diversi. Che fantastica università, dove le conoscenze e i concetti acquisiti dipendono dal cognome! Così, se durante un colloquio di lavoro ti chiedessero di uno specifico argomento, puoi semplicemente rispondere che, purtroppo, il tuo cognome non ti ha permesso di apprendere quell'argomento. Spettacolo.
In ultima battuta vorrei far notare che il corso di studi in mediazione linguistica somigli più ad un corso di lingua e letteratura (basti confrontarlo con gli esami dei corsi di laurea corrispondenti di altre università italiane).
Consiglio vivamente a chiunque intenda studiare nel medesimo ambito di rivolgersi presso altre università d'Italia. È stata una perdita di tempo studiare qui. (Prendetelo come un...
Read moreMi sto iscrivendo a un nuovo corso di laurea a Bari, dopo essermi già laureata altrove e soprattutto dopo averci già provato e abbandonato per la disperazione in passato per altri cdl. Non potendo studiare fuori dalla puglia, e un po' anche per principio, quest'anno comincerò qui la magistrale. Già leggendo i vari regolamenti mi rendo conto delle lacune imbarazzanti. Veniamo al punto: non capisco perché non si adattino, come la maggior parte delle università, a togliere il voto più basso dal libretto e a fare la media ponderata. La rappresentanza studentesca mi pare si batta per questo senza ricevere la minima apertura da parte dell'Università. Mi chiedo cosa passi per la testa al rettore e quali siano le sue priorità, se non agevolare chi paga le tasse. L'adattamento non richiede neppure molti sforzi e risorse. Non si può vedere che utilizzino ancora la media aritmetica, svantaggiando chi proviene da questo ateneo rispetto ad altri. Nel voto di laurea nessuno andrà mai a vedere che metodo di calcolo vige in quell'università, ma sì, svantaggiamo gli studenti, mica il mondo del lavoro è per tutti.
Altra pecca: i/le prof. non pubblicano i testi di riferimento, se non a voce e a lezioni inoltrate. Guai a chiederli prima. Ma io mi chiedo, sarà mica una caccia al tesoro? Sarà cercare il testo da studiare l'esame stesso? Se unə vuole cominciare a studiare in attesa dei tempi biblici di inizio delle lezioni, per qualsiasi ragione (che sia non perdere l'esercizio allo studio, portarsi avanti con il programma, e/o addirittura la consapevolezza del palese ed esponenziale numero di fuori corso iscritti, che alimentano l'ansia di prestazione ancor prima di cominciare o per semplice e lodevole curiosità), non può farlo. Mmah. Che assurda rigidità, insensata, snervante e...
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